RaiPlay è la piattaforma streaming ufficiale della Rai che consente di guardare in diretta i canali televisivi e permette anche di accedere ad un catalogo ricco di film e serie tv. A differenza di altre piattaforme, RaiPlay è gratuita e bisogna soltanto creare un account.
Vediamo insieme quali sono 5 film da non perdere in streaming su RaiPlay.
1. Il sol dell’avvenire
Ultimo film diretto e interpretato da Nanni Moretti uscito nel 2023, vanta 8 candidature ai Nastri d’Argento e 7 ai David di Donatello. Il sol dell’avvenire racchiude perfettamente la poetica cinematografica del regista, citando la sua stessa filmografia e traendo liberamente ispirazione dai film di Federico Fellini, come La dolce vita. Il protagonista è Giovanni, un regista in crisi che sta girando un film ambientato nel 1956, incentrato sulla reazione di un dirigente del PCI alla rivoluzione ungherese. Giovanni è alle prese con molti dubbi creativi, dovendo decidere quale delle sue idee cinematografiche seguire, ma anche con problemi personali con la moglie, produttrice dei suoi film, che vuole divorziare. Un film intenso, autoironico, girato in gran parte a Cinecittà e accompagnato da una colonna sonora ricca di canzoni italiane.
2. Minari
Tra i 5 film da non perdere su RaiPlay c’è sicuramente Minari, diretto da Lee Isaac Chung e distribuito nelle sale cinematografiche tra il 2020 e il 2021. La storia segue la vita di una famiglia coreana negli anni ’80, che nella speranza di migliorare le proprie condizioni, si trasferisce dalla California all’Arkansas. Prendendo ispirazione dalla sua esperienza di vita, il regista ci mostra un sogno americano differente e lontano dagli stereotipi. La vita dei personaggi ruota intorno all’agricoltura, al mondo rurale e all’apprezzamento della natura e delle piccole cose. Uno sguardo intimo e tenero sui rapporti familiari e sull’importanza dei sogni. Acclamato dalla critica, ha ricevuto numerose candidature e un premio Oscar.
3. Scrapper
Film britannico presentato al Sundance Film Festival nel 2023 che segna il debutto alla regia di Charlotte Regan. La protagonista è una ragazzina di 12 anni che vive nella periferia di Londra, rimasta sola dopo la morte prematura della madre. Georgie scappa dalle grinfie degli assistenti sociali inventandosi l’esistenza di uno zio che si occupa di lei, credendo fermamente di poter essere indipendente nonostante l’età. Vive di piccoli furti che compie con il suo migliore amico e riempie la sua casa di colori cercando di andare avanti nonostante il dolore della perdita della madre. La sua vita cambia quando il padre, che non ha mai conosciuto, si presenta alla sua porta dopo aver saputo della situazione e si offre di prendersi cura di lei. Il giovane Jason non sa come fare il padre e Georgie non sa come riuscire a fidarsi di una persona che non conosce. Sebbene abbia una trama drammatica, il film appare leggero e racconta teneramente attraverso i suoi colori l’inizio del rapporto tra un padre e una figlia.
4. Lazzaro Felice
Lazzaro Felice è un film del 2018 di Alice Rohrwacher enormemente acclamato dalla critica per essere un toccante esempio del neorealismo nel cinema italiano. Vincitore di un premio al Festival di Cannes e con numerose candidature ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello, il film appare come una fiaba che racconta delle disuguaglianze sociali. Lazzaro è un giovane e innocente contadino, che vive in un villaggio isolato e lavora nei campi della Marchesa Alfonsina de Luna. Quest’ultima ha ben 54 schiavi, che lavorano per sopravvivere e sono inconsapevoli della loro condizione perché non conoscono nulla al di là delle loro case fatiscenti. Lazzaro stringe una profonda amicizia con il figlio della marchesa che decide di aiutare a liberare lui e gli altri contadini da questo sfruttamento. Attraverso lo sguardo puro del protagonista, Alice ci descrive un mondo inventato ma caratterizzato da elementi che ci riportano alla realtà dell’Italia rurale.
5. Clèo dalle 5 alle 7: film cult francese da riscoprire su RaiPlay
Diretto da Agnès Varda, questa pellicola ha rivoluzionato il cinema francese degli anni ’60. Girato in bianco e nero, il film segue due ore della vita di una giovane cantante, Clèo. La donna vaga per Parigi dalle 17:00 alle 19:00 nell’attesa di un importante appuntamento con un dottore, che potrebbe confermarle una diagnosi di cancro. In questo pomeriggio Clèo si ferma a parlare con tante persone, persino con sconosciuti per strada, nel tentativo di trovare la chiave per affrontare ciò che la aspetta. Sarà l’incontro con un soldato in partenza per la guerra in Algeria ad aiutarla a cambiare la visione delle cose: parlando con lui diventa più consapevole sul destino ultimo degli uomini, la morte. La regista utilizza le canzoni interpretate dalla protagonista per rappresentare l’evoluzione del personaggio e la sua presa di coscienza. Con lo sfondo della Parigi degli anni ’60, il film ci regala un racconto intimo che esplora la fragilità dell’animo umano di fronte ai momenti più difficili della vita.
Fonte immagine: Wikimedia Commons