L’Immortale di Marco D’Amore, la conferenza stampa all’Hotel Vesuvio

L'Immortale di Marco D'Amore, la conferenza stampa all'Hotel Vesuvio

Prodotto da Cattleya con Vision Distribution, in collaborazione con Sky Timvision e distribuito dalla stessa Vision Distribution, è al cinema il film di Marco D’Amore ‘L’Immortale’, presentato in conferenza stampa all’Hotel Vesuvio di Napoli. In pochi giorni ha già conquistato il pubblico sbancando al botteghino.

Quasi 2 ore di intense e contrastanti emozioni che terranno il pubblico col fiato sospeso, in un vortice di suggestioni in cui solo un personaggio come Ciro Di Marzio, interpretato magistralmente dall’attore e regista Marco D’Amore, è in grado di trascinare: tutto questo è “L’Immortale”, una pellicola nata come spin-off della celebre serie tv Gomorra di cui, appunto, ‘il boss di Secondigliano’ è il pilastro principale. Un capitolo completamente a parte quindi, che racconta la storia di Ciro partendo dall’infanzia fino al dramma della sua tragica esistenza, fatta di paura e morte. Un’esistenza frutto di ciò che gli è accaduto da quando è nato, delle persone che hanno segnato il suo percorso e che lo hanno reso ciò che è: il male assoluto.

Ambientato tra la Napoli degli anni ’80 post-terremoto e la moderna capitale lettone Riga, la storia collega perfettamente la quarta e la quinta stagione della serie televisiva: Ciro, sparato al petto dal suo unico amico Genny Savastano, in realtà non è morto e la sua “seconda vita” è un’occasione per ripercorrere con la memoria il suo vissuto fino a quel momento. Da quando nel 1980, a soli 21 giorni, viene ritrovato vivo sotto le macerie dei palazzi distrutti dal terremoto, episodio con cui si guadagnerà il soprannome di Immortale, all’infanzia passata in strada, tra furtarelli, fame e povertà, fino all’ultima guerra tra clan. Sopravvissuto anche stavolta, sarà costretto a rifugiarsi sul Baltico che farà da sfondo alla sua nuova vita criminale, condannato per l’ennesima volta all’immortalità, in un mondo, il suo, dove vivere è mille volte peggio che morire.

Marco D’Amore parla del suo ‘L’Immortale’: “Una vetta insormontabile o un abisso senza fondo, tutto questo è il personaggio di Ciro Di Marzio”

Durante la conferenza stampa di presentazione, preceduta dall’anteprima proiettata al Cinema Metropolitan di via Chiaia, il regista e protagonista Marco D’Amore ha presentato il resto del cast: Giuseppe Aiello, che interpreta Ciro Di Marzio da bambino, Giovanni Mastarella, Gennaro Di Colandrea, Marianna Robustelli, Valentina Elia, Martina Attanasio, Salvo Simeoli, Nunzio Coppola e Nello Mascia.

«Ciro è un essere umano totale, conflittuale, tridimensionale. Ha, a mio avviso, la potenza dei grandi protagonisti della letteratura teatrale come l’Amleto o lo Jago di Shakespeare, il Caligola di Camus. In questi anni trascorsi spalla a spalla con lui, l’ho amato ed odiato, l’ho compreso e condannato, l’ho sognato e ne ho avuto l’incubo. Questa ossessione mi ha fatto immaginare infinite storie possibili che ne ampliassero il racconto, ne indagassero le origini. Una di queste ha preso il sopravvento, mi ha fatto pensare a un viaggio di andata e ritorno che a partire dalla narrazione seriale conducesse gli spettatori dalla televisione al cinema e dal cinema alla televisione. Un film assolutamente autonomo e indipendente, rivolto non solo a chi è già fan della serie, ma anche a quelli che incontrano il personaggio per la prima volta, ai quali racconteremo la storia di un uomo che ha fatto una scelta precisa nella vita e dalla quale non potrà mai più tornare indietro. Porremo lo spettatore di fronte a un racconto archetipo che stimoli domande che hanno a che fare con la vita, le passioni, i desideri e il male attraverso cui si è disposti a passare per realizzarli», spiega D’Amore.

Il finale del film lascia aperti tanti possibili scenari: che ne sarà del duo criminale formato da Di Marzio e Genny Savastano? Ciro tornerà nella quinta stagione della serie? Ad ogni modo, ciò che è certo è che ‘L’Immortale’ si presenta come un prodotto cinematografico di altissima qualità sotto tutti i punti di vista, per la cui realizzazione sono stati fondamentali anche gli altri sceneggiatori, Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, Francesco Ghiaccio e Giulia Forgione. Una storia che, pur distaccandosi dalla serie originaria, sicuramente non lascia indifferenti, ma che arriva dritta al cuore, scandagliando l’animo umano nei suoi abissi più profondi come solo ‘Gomorra’ sa fare.

Foto: Pasquale Riccio.

Altri articoli da non perdere
Film con Lily James: i 3 da non perdersi
film con lily james

Lily James, l'attrice britannica dalla bellezza incantevole e dal talento straordinario, ha rapidamente conquistato il cuore degli spettatori con la Scopri di più

Trilogie cinematografiche: 6 da non perdere
Trilogie cinematografiche: le 6 da non perdere

Il termine trilogia proviene dall’antica Grecia, e all’epoca indicava un insieme di tre tragedie di uno stesso autore con uno Scopri di più

SELFIE di Agostino Ferrente, film in memoria di Davide Bifolco
SELFIE di Agostino Ferrente, film in memoria di Davide Bifolco

Dal 30 maggio sarà proiettato nelle sale italiane Selfie di Agostino Ferrente, documentario dedicato alla memoria di Davide Bifolco. Il film, che ha partecipato al Festival Scopri di più

La guerra dei Roses: Cumberbatch e Colman nel remake
La guerra dei Roses: Cumberbatch e Colman nel remake

Benedict Cumberbatch e Olivia Colman affronteranno un terribile divorzio. I due interpreti britannici saranno infatti i protagonisti di un remake Scopri di più

Quarto potere: il film di Orson Welles | Recensione
Quarto Potere il film di Orson Welles

Quarto Potere è il primo lungometraggio di Orson Welles che ha ottenuto un grande successo grazie alle capacità cinematografiche  del Scopri di più

Serie tv fantasy anni 90: le 3 da recuperare
Serie tv fantasy anni 90:le 3 da recuperare

Negli anni 90 sono stati prodotti film e serie TV che potremmo definire iconici e per i quali si prova Scopri di più

A proposito di Lorena Campovisano

Vedi tutti gli articoli di Lorena Campovisano

Commenta