Migliori film di Hayao Miyazaki | La top 10

Migliori film di Hayao Miyazaki | La top 10

Quali sono i migliori film di Hayao Miyazaki? Difficile rispondere a una domanda simile, in quanto si tratta di alcuni dei più grandi capolavori nella storia del cinema nonché di assoluti capisaldi della cultura asiatica.

Regista, sceneggiatore, autore di cartoni animati e manga e co-fondatore del leggendario Studio Ghibli, Hayao Miyazaki è universalmente riconosciuto come uno dei più geniali e rivoluzionari cineasti di sempre e i suoi lavori hanno contribuito a diffondere, anche in Occidente, la magia dell’animazione giapponese. Spesso paragonato a Walt Disney per la rilevanza dei suoi contribuiti d’animazione e ad Akira Kurosawa per l’essenzialità nella storia giapponese, il maestro Miyazaki, per oltre cinquant’anni, ha incantato il mondo intero con la forza delle sue storie, fatte di inappagabile fantasia, visionaria immaginazione e personaggi stravaganti. Con Hayao Miyazaki il cinema è stato ricoperto da una costellazione di pura meraviglia fino a diventare il riflesso delle nostre emozioni, tracciando una vasta gamma di racconti e favole che sono divenute un pilastro portante della nostra esistenza. 

Vediamo insieme quali sono i dieci migliori film di Hayao Miyazaki, andando a scoprire anche le curiosità che si celano nei retroscena della realizzazione di alcune grandi produzioni dello Studio Ghibli nate dalla mente versatile e influente del più grande cineasta d’animazione giapponese.

Top 10 film di Hayao Miyazaki 

10. Nausicaä della Valle del vento (Migliori film di Hayao Miyazaki, 1984)

Migliori film di Hayao Miyazaki | La top 10
Fonte immagine: Wikipedia

Al decimo posto il secondo film di Miyazaki, considerato tra i migliori film d’animazione mai creati. Esploriamo qui una grande varietà di generi: science fantasy, epico e avventura che ruotano attorno alla storia della principessa della Valle del vento, Nausicaä, in un’ambientazione post-apocalittica che sfida i princìpi della natura e che ha dato il via al lungo cammino verso il trionfo mondiale dell’animazione giapponese.

Curiosità: Il film è tratto dall’omonimo manga dello stesso Miyazaki, il quale accettò di realizzare il film a specifiche condizioni: sospendere il manga durante la realizzazione dell’eventuale anime e di dirigere personalmente il film, mantenendo il totale controllo sull’opera. Il budget dell’opera fu di un milione di dollari.

9. Ponyo sulla scogliera (Migliori film di Hayao Miyazaki, 2008)

Fonte immagine: Wikipedia

L’immaginazione assume forme insolite e si trasfigura in un magico racconto d’amicizia. Tratto dal racconto Iya Iya En della scrittrice giapponese Rieko Nakagawa e ricoperto dalla meraviglia del mare, il film mette in evidenza la purezza del mondo fanciullesco con estrema sensibilità e con quel tocco di autentica semplicità. Così lo Studio Ghibli si rivela essere il più grande motore cinematografico di rappresentazione dell’universo infantile.

Curiosità: L’aspetto del protagonista Sōsuke riprende quello di Gōro Miyazaki, figlio del regista, all’età di cinque anni. Ponyo pare sia stata ispirata alla figlia di Katsuya Kondō, l’animatore capo che a sua volta è rappresentato nel personaggio di Fujimoto (padre di Ponyo). Tra l’altro, il padre di Sōsuke lavora su una nave chiamata Koganei Maru. Koganei è la cittadina ad ovest di Tokyo dove si trova lo Studio Ghibli.

8. Porco Rosso (Migliori film di Hayao Miyazaki, 1992)

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Fonte immagine: Wikipedia

Sullo sfondo della Prima guerra mondiale, abbiamo a che fare con un capolavoro intrinseco di umana introspezione, una potente metafora satirica nei confronti dell’uomo. Dotato di un forte valore politico e inquadrato tra le alture dei velivoli italiani da guerra, il film arriva dritta al cuore per la forza della sua semplicità narrativa, per la profondità dei suoi personaggi e per l’animazione che disegna sul grande schermo un universo ricco di colori in cui lo spettatore smarrisce sé stesso e giunge ad una maggiore riflessione sociale.

Curiosità: Marco Pagot, amico di Miyazaki, dopo aver saputo del progetto, ha inviato al regista giapponese vari libri che descrivevano Milano, il Veneto e la costa Slava, aiutandolo così a ricreare con maggiore precisione le ambientazioni presenti nell’opera.

7. Kiki – Consegne a domicilio (Migliori film di Hayao Miyazaki, 1989)

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La difficile integrazione sociale e il percorso di maturazione sono le principali componenti di Kiki – Consegne a domicilio, altro grande pilastro della cultura cinematografica giapponese. Qualcosa di astratto, come la stregoneria, diventa una qualità professionale all’interno della quotidianità. Così, Miyazaki dimostra la sua spiccata fantasia per le storie d’animazione e la sua toccante sensibilità nella psicologia infantile.

Curiosità: La protagonista, arrivata per la prima volta in città, viene quasi investita da un autobus che riporta la scritta Studio Ghibli, che apparirà poi su altri due autobus. Lo stesso Miyazaki appare in un cameo: nella scena finale, il regista è presente nell’angolo in alto a destra dell’immagine.

6. Il ragazzo e l’airone (2023)

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Oscar e Golden Globe al miglior film d’animazione per l’ultimo capolavoro del cineasta giapponese. Dopo anni di silenzio, il maestro torna a farci sognare e farci vivere un’avventura che plana sulle nostre più audaci immaginazioni. Restando fedele alla sua delicata rappresentazione bellica (Tokyo, 1944) e alla creazione di mondi magici e creature surreali, Miyazaki arricchisce, ancora una volta, il cinema con la sua magistrale e introspettiva tecnica narrativa, portando nuovamente alla ribalta il genere anime in tutto il mondo.

Curiosità: Tratto dal romanzo E voi come vivrete? seguito all’uscita del film, il romanzo fu esaurito a causa dell’effetto sinergico del film e venne deciso di ristamparlo. In più, in un’intervista fu dichiarato che il regista stava lavorando a questa pellicola per suo nipote come se volesse lasciare la sua eredità artistica prima di andarsene viaIl film è anche considerato un dono per gli artisti delle future generazioni.

5. Si alza il vento (2013)

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Il maestro riprende una delle sue principali tematiche: l’ambientazione bellica, filtrata attraverso l’ottica visionaria di Jirō Horikoshi, progettista e inventore degli aerei da caccia usati dalla Marina imperiale giapponese durante la Seconda guerra mondiale. Così ci sentiamo partecipi di una sensazionale avventura, che va oltre i confini dell’immaginazione, arricchita da elementi storici della storia giapponese, oltre che dalla guerra, come ad esempio il terremoto del Kantō del 1923.

Curiosità: Miyazaki, da sempre appassionato di aerei e aviazione, incontrò subito vari problemi per la lavorazione: il suo timore era che il film non avrebbe trovato i gusti del pubblico e, soprattutto, era la prima volta che il regista si accostava alla creazione di un personaggio realmente esistito e una storia che doveva coprire un arco narrativo di trent’anni. In più, ci furono vari dissensi all’interno dello studio, in quanto la passione di Miyazaki per gli aeroplani militari strideva con il suo pacifismo. 

4. Il castello errante di Howl (2004)

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La realtà e il sogno si mescolano in una miscela di spensierato incanto fiabesco. Il maestro porta sul grande schermo uno dei suoi massimi capolavori, capitanato dal carisma dei suoi personaggi e dalla bellezza della sua narrazione. L’opera brilla di luce propria e scalda il cuore degli spettatori rendendo l’immaginario di Miyazaki una cosa indispensabile per il sogno umano.

Curiosità: Per la realizzazione del maniero di Howl il regista si ispirò ai lavori futuristi di Albert Robida e un altro grande contributo per la creazione del film gli fu dato dalla Guerra in Iraq, evento che turbò profondamente Miyazaki. Inoltre l’animazione è stata resa possibile dalla fusione fra tecniche digitali e analogiche: per animare il castello la CGI utilizzò circa 1400 disegni fatti a mano e colorati con l’acrilico e, tramite uno scanner, trasportati al PC per poi essere montati su un modello tridimensionale.

3. Il mio vicino Totoro (1988)

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Una favolosa simbiosi tra l’infanzia e la natura nel capolavoro degli anni ’80 Il mio vicino Totoro, che conquista il terzo posto, valorizzando la visione del fanciullo in grado di ammirare la fauna immaginifica e rifugiarsi lontano dalla realtà e dai problemi che la circondano. La fantasia si stringe forte al sogno e costruisce i pilastri per la salvezza interiore.

Curiosità: La pellicola è in parte autobiografica: quando Miyazaki e i suoi fratelli erano piccoli, la loro madre ha trascorso molto tempo in ospedale a causa di una tubercolosi spinale, così come nel caso della madre di Mei e Satsuki. Miyazaki ha scelto di realizzare come protagoniste delle bambine al posto di bambini perché altrimenti sarebbe stato troppo doloroso. Tra l’altro, il film ha ottenuto così tanto successo che il personaggio di Totoro è stato utilizzato per il logo dello Studio Ghibli.

2. Princess Mononoke (1997)

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Secondo posto per Princess Mononoke, uno dei film di Hayao Miyazaki più celebri e ricchi di meraviglia. Il maestro giapponese utilizza il mito e l’avventura, avvolti nella dimensione fantasy e nell’epoca Muromachi, come ingredienti storico-scenografici, per la realizzazione dell’eterna battaglia tra l’uomo e la natura con l’utopica speranza di una connessione universale tra tutte le cose ultraterrene. E così, ancora una volta, veniamo stregati dall’incantevole bellezza dell’universo epico-fiabesco, dominato da meravigliose creature, sullo sfondo di un racconto di rinascita e scoperta, di appartenenza e liberazione.

Curiosità: All’inizio molti elementi bloccarono la lavorazione di Miyazaki, tra cui l’aspetto della bestia, già usata ne Il mio vicino Totoro, e l’uscita de La bella e la bestia, che avrebbe reso la trama originale del film anime troppo simile al classico Disney. Inoltre l’idea del regista è stata quella di mostrare la storia nel periodo Muromachi, mostrato come l’epoca del caos e cambiamento che diede origine al Giappone moderno. Per questo motivo, al posto di elementi tipici come samurai, castelli e grandi città, vengono inseriti artigiani, spiriti della natura e foreste. 

1. La città incantata (2001)

Migliori film di Hayao Miyazaki | La top 10
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E al primo posto, naturalmente, troviamo La città incantata, il capolavoro supremo del maestro asiatico, il film che ha estasiato il mondo intero, affermando l’altissima qualità tecnica dello Studio Ghibli e la magia dell’animazione giapponese, e ha portato alla fama mondiale il nome di Hayao Miyazaki. La storia della bambina Chihiro e del suo viaggio nella città fantasma, governata dalla strega malvagia, da antiche divinità e creature magiche, è incisa nelle reminiscenze infantili di una generazione che, agli inizi degli anni 2000, è stata incantata dalla magnificenza dell’universo di Miyazaki.

Curiosità: Il regista, ogni estate, trascorreva le sue vacanze in una baita di montagna, in compagnia della sua famiglia e di cinque bambine loro amiche. Decise così di realizzare un film che avesse come protagonista una giovane eroina che le bambine potessero ammirare. La scelta di inserire un impianto termale, attorno a cui ruotasse l’intera vicenda, era basato su delle terme della città del regista, dalle quali quest’ultimo era molto affascinato perché le considerava un luogo misterioso. Si tratta, inoltre, del primo film anime nella storia ad aver vinto l’Oscar come miglior film d’animazione.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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