Classici Disney: i 15 più belli di sempre

Classici Disney: i 15 più belli di sempre

Tutti – o quasi – i classici Disney memorabili: una selezione dei 15 migliori migliori di sempre, tenendo in considerazione diversi criteri.

Il nome di Walt Disney è sicuramente uno dei più influenti nell’ambito della cultura di massa, soprattutto se associato all’infanzia: The Walt Disney Company ha dato vita, nel corso degli ultimi 100 anni, a ciò che si può definire come un mondo incantato, attraverso lungometraggi e cortometraggi di animazione, fumetti, merchandising, canali televisivi, parchi a tema e personaggi iconici conosciuti in tutto il mondo – primo tra tutti, il mitico Topolino.

Indubbiamente, però, la prima cosa che viene in mente quando si sente nominare la Disney sono i suoi film d’animazione, e in particolar modo quelli che prendono il nome di classici Disney: dal 1934 ad oggi ne sono stati prodotti 61, la maggior parte dei quali ha riscosso un enorme successo tra la critica e, soprattutto, tra il pubblico. Nel corso degli anni, i classici Disney hanno segnato l’infanzia di milioni di bambini, e parecchie persone non perdono la propria passione per il mondo Disney neanche con il passare degli anni, continuando a riguardare e riguardare i propri film d’animazione preferiti anche da adulti.

Risulta, quindi, difficile stabilire in maniera oggettiva quali siano i classici Disney più belli in assoluto: le opinioni a riguardo possono variare in base all’impatto che un determinato film ha avuto sull’infanzia di ciascuno di noi, al periodo in cui si è cresciuti, ai personaggi a cui ci si è maggiormente affezionati e in cui ci si rispecchia, ai tempi che ci stanno più a cuore, o a quella canzone che ci è rimasta in testa. 

Ecco a voi la nostra selezione dei 15 classici Disney più belli di tutti i tempi: siete d’accordo con questa classifica?

I classici Disney più coinvolgenti

Quando si parla di classici Disney più belli in assoluto, si fa spesso riferimento alla trama e alla caratterizzazione dei personaggi, elementi che rendono un film particolarmente coinvolgente e in grado di essere apprezzato anche da un pubblico più maturo, nonostante il target di riferimento sia quello infantile. Sotto questo punto di vista, i classici Disney di spicco sono probabilmente i seguenti:

5) Zootropolis (2016)

Fonte immagine: Wikipedia

Il 55° classico Disney, probabilmente il più acclamato dalla critica di sempre, è un film d’animazione adatto a tutte le età. Il film, ambientato in una colorata metropoli popolata da animali antropomorfi, è un giallo a misura di bambino, ma presenta svariati easter egg che possono essere individuati solo da un occhi più adulto: ricordiamo, ad esempio, i riferimenti al film Il Padrino e alla serie televisiva Breaking Bad. Oltre a divertire e intrattenere con una storia avvincente e un ritmo veloce e intrigante, Zootropolis cela in sé diversi messaggi importanti: la società in cui è ambientata la pellicola è un mondo utopistico in cui gli animali fungono da simbolo per rappresentare vizi e virtù della natura umana, e in cui si ricerca una convivenza pacifica tra tutte le specie animali, senza essere mossi da istinti predatori.

Vengono toccati temi attualissimi quali la diversità, l’emarginazione, la necessità di inseguire i propri sogni e di diventare ciò che si desidera essere, ma anche la presa di coscienza del fatto che alcuni sogni siano, semplicemente, impossibili da realizzare. A ciò si unisce una grafica impeccabile e una colonna sonora non particolarmente incisiva, ma orecchiabile e attuale: insomma, un imperdibile piccolo capolavoro d’animazione!

4) Il pianeta del tesoro (2002)

Tra i classici Disney più sottovalutati, Il pianeta del tesoro è un meraviglioso film fantascientifico, che colloca la narrativa sui pirati in una suggestiva ambientazione spaziale dai toni steampunk. Sebbene il film sia impressionante anche sotto il punto di vista visivo, l’elemento centrale sono i rapporti umani e la loro complessità: la storia di Jim Hawkins è un racconto di formazione alla scoperta di stessi, e ciò viene espresso attraverso personaggi sfaccettati e complessi, primo tra tutti il cuoco John Silver, l’ambivalente antagonista del film, che nonostante tutto non risulta mai completamente cattivo agli occhi dello spettatore. Lo stesso protagonista, Jim, non è un inarrestabile eroe in grado di compiere imprese al di fuori dalla sua portata, ma un ragazzo comune, con i suoi sogni e le sue speranze, che cerca il suo posto nel mondo: non il protagonista inarrivabile che un ragazzino aspira ad essere, certo, ma quello in cui può più facilmente immedesimarsi.

3) Le follie dell’imperatore (2000)

Fonte immagine: Wikipedia

Non sarà, probabilmente, tra i classici Disney più toccanti e suggestivi, ma Le follie dell’imperatore si mostra come un film decisamente innovativo all’interno della sua casa di produzione, discostandosi dalla narrativa tipica dei film dello studio e regalando agli spettatori alti livelli di intrattenimento e tante risate. La storia racconta delle avventure del tutt’altro che amabile imperatore Kuzko, che a causa di un equivoco si ritrova trasformato in un lama: la narrazione degli eventi si svolge attraverso una serie di divertentissime gag, che rendono il film più simile ad una commedia che a un viaggio dell’eroe; degno di nota è, in particolar modo, l’irresistibile duo di antagonisti, Yzma e Kronk, che con i loro battibecchi e le divertenti scene che li vedono protagonisti riescono indubbiamente a rubare la scena allo sfortunato imperatore.  

2) Il gobbo di Notre Dame (1996)

Il gobbo di Notre Dame, basato sul noto romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, è probabilmente il più sofisticato e maturo tra i classici Disney, soprattutto prendendo in considerazione quelli dello scorso millennio: non a caso, capita non di rado di non apprezzarlo particolarmente da bambini, per poi rivalutarlo quando lo si riguarda a distanza di anni. Il film esplora tematiche controverse, quali l’infanticidio, la lussuria, il fanatismo religioso, la discriminazione e la tolleranza, che si manifestano in particolare nel personaggio del giudice Claude Frollo, probabilmente l’antagonista più cupo, spietato e ben caratterizzato creato dalla Disney.

A fare da sfondo alle vicende narrate della storia, vi sono una colonna sonora particolarmente memorabile e suggestiva e, ovviamente, la cattedrale di Notre Dame, disegnata in maniera dettagliata e magistrale, che talvolta sembra essere la vera e propria protagonista della pellicola, prendendo vita e assumendo il ruolo di giudizio divino: è alla Cattedrale che Frollo si rivolge per comunicare con Dio, chiedendogli un riconoscimento per il suo operato, una giustificazione per i suoi delitti, una guida per contrastare la sua passione verso la zingara Esmeralda; soprattutto, utilizza la struttura come una prigione per nascondere il deforme gobbo Quasimodo, dicendo a quest’ultimo che si tratti di un modo per proteggerlo. Ma la Cattedrale non pare essere d’accordo, e nel finale manifesta il proprio giudizio divino animandosi, come una sorta di deus ex machina, per decretare la fine di Frollo, il quale sarà l’unico ad essere punito per i peccati commessi. 

1) Mulan (1998)

Classici Disney: i 15 più belli di sempre
Fonte immagine: Wikipedia

Al primo posto dei classici Disney dalla trama più coinvolgente non poteva che esserci il 36° titolo secondo il canone, Mulan: si tratta di uno dei film d’animazione più amato in assoluto sia dai bambini di ieri che da quelli di oggi, grazie alle tematiche trattate che all’epoca della sua uscita sono risultate assai innovative, e che continuano tutt’ora ad essere attualissime. Al giorno d’oggi, i classici Disney non vedono più come protagoniste principesse statiche e poco caratterizzate, in attesa di una figura maschile per essere salvate, bensì protagoniste femminili a tutto tondo, indipendenti e in grado di rendersi artefici del proprio destino: nonostante ciò, Mulan continua ad essere considerata da molti una delle eroine Disney più femministe e meno stereotipate, in grado di reggere il confronto anche con i personaggi più attuali. Questo perché Mulan non si limita a non seguire gli stereotipi di genere, ma s’interroga su di essi; la ragazza prova a indossare sia le vesti della sposa, sia quelle del soldato, non riconoscendo se stessa in alcuno dei due ruoli, e identificandosi come un individuo che non risponde a ciò che la società si aspetta da una donna, né da un uomo: è semplicemente una persona. La ricerca della propria identità, il suo sentirsi tra due fuochi, viene espressa in maniera perfetta dalla colonna sonora: non è un caso che la canzone Riflesso, in cui la protagonista s’interroga sul proprio io, si collochi tra Molto onore ci darai, in cui le viene chiesto di essere una buona moglie, e Farò di te un uomo, in cui le viene chiesto di essere un buon soldato. Punto di forza del film è, insomma, la figura della protagonista, ma vi sono anche altri elementi di cui tener conto, che rendono questo film irresistibile: gli elementi della cultura e della mitologia cinese; la storia d’amore con il capitano Shang, anch’essa impostata in maniera piuttosto originale per gli espedienti narrativi tipicamente disneyani; l’importanza data alla famiglia e la centralità dell’amore che, stavolta, è un amore incondizionato di una figlia verso suo padre; l’indimenticabile e divertente mascotte Mushu. A ciò si aggiunge un’indimenticabile colonna sonora, che risulta essere incentrata nella prima parte del film: da quando si scopre del massacro compiuto dagli Unni, infatti, i toni narrativi diventano più cupi e non vi è più alcuna canzone.

Classici Disney che incantano

Merito da attribuire a parecchi classici Disney è quello di essere stati in grado di trasportare lo spettatore in un mondo incantato, attraverso i colori, le immagini, le musiche e le atmosfere suggestive che ne caratterizzano la pellicola, nonostante la trama possa risultare meno avvincente rispetto ad altre. Di questa tipologia di film, abbiamo selezionato:

5) Hercules (1997)

Fonte immagine: Wikipedia

Nonostante Hercules sia un film apprezzabile sotto ogni punto di vista, con dei protagonisti tutt’altro che stereotipati, un antagonista esilarante e una trama dinamica con parecchi riferimenti alla cultura pop, ciò che colpisce maggiormente di questa pellicola è ciò che fa da sfondo alla storia. Il mito greco non si manifesta soltanto nei personaggi e nelle vicende che avvengono all’interno dei film, ma anche e soprattutto nei disegni, in grado di evocare in maniera perfetta l’immagine dell’antica Grecia, con le sue pitture vascolari.

4) Le avventure di Peter Pan (1953)

Negli ultimi anni, si è parecchio discusso sul fatto che Peter Pan, uno dei primi classici Disney, sia un film invecchiato piuttosto male. È innegabile, effettivamente, che nella storia siano presenti diversi stereotipi propri dell’epoca della sua uscita, che attualmente risultano essere, però, inaccettabili. Tuttavia, il 14° classico Disney rimane un film memorabile per i suoi scenari suggestivi e fantastici: chi non ha desiderato poter volare assieme ai protagonisti, circondato da una scintillante polvere di fata? E chi non avrebbe voluto andare a vivere sull’Isola che non c’è, giocare con i bimbi sperduti, conoscere le sirene e combattere contro i pirati? Probabilmente, riguardando questo film a distanza di anni, questo potrebbe risultare deludente dal punto di vista della trama, ma nonostante ciò Peter Pan rimane in grado di far sentire lo spettatore parte di un mondo magico.

3) Alice nel paese delle meraviglie (1951)

Fonte immagine: Wikipedia

Qualcuno l’ha adorato fin da bambino, per qualcun altro la visione di questo film ha rappresentato una sorta di trauma infantile: fatto sta che Alice nel paese delle meraviglie è un film che non si dimentica, e il merito è soprattutto delle ambientazioni e dei disegni che ci vengono presentati. Guardando questo lungometraggio, ci si ritrova immersi in un mondo assurdo, ricco di colori, personaggi vivaci e figure a cavallo tra l’affascinante e l’inquietante: sono le immagini, più che la storia, a dare l’idea che si stia vivendo un sogno… o, magari, un incubo.

2) La bella addormentata nel bosco (1959)

Non è sicuramente tra i classici Disney più avvincenti dal punto di vista della trama, ma La bella addormentata nel bosco può essere considerato un vero e proprio capolavoro dal punto di vista artistico. Per differenziare il progetto dai precedenti film dello studio, infatti, la Disney ha deciso di puntare principalmente sull’aspetto visivo: lo stile di disegno risulta essere aguzzo e pungente, quasi come una metafora dell’arcolaio su cui si punge la principessa Aurora, caratterizzato da linee verticali, angoli retti, figure affusolate dai tratti spigolosi; i colori cupi e densi che tinteggiano gli sfondi contribuiscono a rendere l’atmosfera del film indimenticabile. E se ciò non bastasse a definire il valore artistico di questa pellicola, si può aggiungere il fatto che colonna sonora il prodotto di un adattamento del balletto La bella addormentata nel bosco di Čajkovskij.

1) Fantasia (1940)

Il terzo lungometraggio animato della Disney, risalente a più di ottant’anni fa, rappresenta una piccola perla artistica, che si distingue nettamente, come impostazione narrativa, dagli altri classici Disney. La pellicola è composta da otto segmenti animati impostati su brani di musica classica, diretti da Leopold Stokowski, di cui sette sono eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia. Per la realizzazione di questo lungometraggio, sono stati necessari oltre mille artisti e tecnici, che hanno dato vita all’enorme numero di personaggi presenti nel film: i personaggi e le storie si ispirano in maniera diretta ai brani musicali presenti nell’opera, attraverso i colori, le animazioni e i disegni. Si è trattato, insomma, di un progetto abbastanza ambizioso, che inizialmente non ha ottenuto il successo sperato; in seguito, però, Fantasia è stato ampiamente rivalutato, arrivando ad essere il ventiduesimo maggior incasso cinematografico di tutti i tempi negli USA.

I classici Disney che hanno fatto la storia

Infine, non si possono non nominare i classici Disney più incisivi e importanti, che hanno segnato una tappa fondamentale non solo nella storia della casa di produzione Walt Disney Animation Studios, ma nell’ambito dell’animazione in generale, oltre che dal punto di vista del merchandising e della cultura di massa. Ma quali sono stati questi film?

5) Frozen – Il regno di ghiaccio (2013)

Che piaccia o meno, Frozen è stato in grado di segnare la storia della Disney. Il film d’animazione del 2013 è uno dei classici Disney più conosciuti e amati da grandi e piccini, nonostante, trattandosi di un film recente, viene meno l’effetto nostalgia che fa prediligere, tendenzialmente, titoli più vecchiotti. Alla sua uscita, Frozen si è imposto come film d’animazione di maggior incasso nella storia del cinema (superato, poi, dal suo sequel), ottenendo anche diversi premi da parte della critica, per poi spopolare nell’ambito del merchandising – il marchio Disney Disney Frozen è risultato essere, a giugno del 2015, al primo posto nel mondo fra i prodotti su licenza. Frozen – Il regno di ghiaccio presenta diversi punti di forza in grado di renderlo un film così accattivante e apprezzato: l’irresistibile mascotte Olaf; il messaggio del vero amore che non si manifesta in una relazione romantica, bensì nel rapporto tra due sorelle; una storia d’amore che nasce in maniera indubbiamente più matura e consapevole rispetto a ciò che si è abituati a vedere nei classici Disney con le principesse come protagoniste; ma, soprattutto, la meravigliosa e tormentata regina di Arendelle Elsa, in grado di rubare la scena a tutti gli altri personaggi, soprattutto nella sequenza in cui prende vita la famosissima canzone Let it go.

4) La Sirenetta (1989)

Oltre ad essere uno dei classici Disney più amati di sempre, che vede come protagonista quella che, probabilmente, è la principessa Disney più apprezzata in assoluto dalle bambine di ogni generazione, La Sirenetta rappresenta una tappa importantissima all’interno della sua casa di produzione. Questa pellicola, dopo il flop al botteghino dei classici precedenti, ha dato il via a ciò che viene definito come Rinascimento della Disney: un periodo parecchio fruttuoso dal punto di vista economico per la multinazionale statunitense, in cui è stata prodotta una serie di lungometraggi di enorme successo. La Sirenetta ha aperto la strada a un nuovo metodo di narrazione, caratterizzata da personaggi più complessi e carismatici (soprattutto quelli femminili, che fino ad allora erano risultati piuttosto passivi e stereotipati), e una colonna sonora memorabile e accattivante, facendo sì che il musical si affermasse come genere di riferimento per i lungometraggi Disney successivi.    

3) La bella e la bestia (1991)

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Altro film d’animazione di grande successo, che prende vita nel periodo del Rinascimento della Disney, è La bella e la bestia, tra le pellicole più romantiche ed emozionanti della casa di produzione. Punto di forza di questo film risiede indubbiamente nella protagonista, Belle: una giovane fanciulla ribelle e ambiziosa, con la passione per la cultura e la lettura, che si oppone alle avance dell’aitante, ma arrogante e narcisista, cacciatore Gaston. Come la sirenetta Ariel, Belle è una protagonista femminile che si rende artefice del proprio destino e non attende passivamente di essere salvata da un uomo, ma la protagonista di La bella e la bestia compie un ulteriore passo in avanti: le sue gesta, infatti, non sono mosse dal desiderio di stare accanto all’uomo dei suoi sogni, bensì dal desiderio di salvare suo padre. L’amore è comunque un elemento centrale all’interno della storia, ma non è il semplice tentativo di congiungersi con la persona amata: è un conoscersi gradualmente, innamorandosi dell’essenza dell’altro piuttosto che della sua estetica, e riuscire attraverso i propri sentimenti puri a rendere l’altro una persona migliore. La Bella e la bestia è stato il primo film d’animazione in assoluto a essere candidato all’Oscar come miglior film, e rimane tutt’ora l’unico tra i classici Disney ad aver raggiunto questo ambizioso traguardo. Pur non riuscendo a portare a casa la tanto agognata statuetta, la pellicola può vantare di due premi Oscar: quello come miglior colonna sonora e quello come migliore canzone – premio assegnato alla romanticissima Beauty and the Beast, cantata da Céline Dion e Peabo Bryson.

2) Biancaneve e i 7 nani (1937)

Tra le pellicole più importanti nella storia della Disney, nonché nella storia dei film d’animazione in generale, non si può non inserire il primo dei classici Disney in assoluto: Biancaneve e i 7 nani, risalente a quasi 90 anni fa. Questo non è stato, infatti, solo il primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney Production, che ha dato vita a quelli che adesso conosciamo come classici Disney, ma anche il primo lungometraggio in rodovetro della storia del cinema, il primo lungometraggio d’animazione prodotto negli Stati Uniti d’America e il primo a essere girato completamente a colori. Probabilmente stiamo parlando di un film non invecchiato benissimo e che non attira particolarmente l’attenzione dei bambini di oggi, abituati ad altre tipologie di personaggi, espedienti narrativi e animazioni, ma rimane un titolo importantissimo, senza il quale tutti i film d’animazione Disney che tanto amiamo non sarebbero mai esistiti.

1) Il re leone (1994)

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Fonte immagine: Wikipedia

Possiamo immaginarlo: molti di voi si stavano chiedendo come mai, in questa selezione, non fosse ancora apparso questo titolo. Il re leone, 32° classico Disney, è probabilmente il film d’animazione più amato in assoluto di tutti i tempi, ma questo non è l’unico titolo di cui può vantare: è il film d’animazione tradizionale di maggior incasso cinematografico nella storia, il film d’animazione in 2D di maggior successo negli Stati Uniti e si piazza al trentanovesimo posto nella classifica dei film con maggiori incassi nella storia del cinema. Oltre al successo riscosso da parte del pubblico, Il Re Leone ha ottenuto un plauso universale da parte della critica, che ne ha lodato la trama, i disegni, le animazioni e la colonna sonora, prodotta da Hans Zimmer. Un successo del tutto meritato per quello che è a tutti gli effetti un capolavoro: la storia è una rivisitazione a prova di bambino dell’Amleto shakespeariano e ne conserva i toni drammatici, che si manifestano soprattutto nella tragica vicenda della morte di Mufasa, scena che è rimasta scolpita nell’anima dei bambini di ogni generazione. La tensione drammatica viene, però, sapientemente smorzata da diverse gag umoristiche, soprattutto per mano delle simpaticissime mascotte Timon e Pumba. A ciò si unisce una colonna sonora parecchio suggestiva, di cui è particolarmente memorabile la canzone che apre il film, Circle of Life, il cui testo racchiude l’essenza della pellicola e, forse, come suggerisce il titolo, della vita in generale.

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A proposito di Paola Cannatà

Studentessa magistrale presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale". Le mie più grandi passioni sono i peluche e i film d'animazione Disney, ma adoro anche cinema, serie TV e anime (soprattutto di genere sci-fi), i videogiochi e il buon cibo.

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