My Mother (film) | Recensione

My Mother | Recensione

Oggi vediamo la recensione di My Mother o anche Annem, un film turco che è stato da poco trasmesso in prima serata qui in Italia. Un film forte che ci mostra il rapporto complesso e viscerale che unisce una madre e sua figlia. 

My Mother |Trama e spoiler

Nazli è una giovane ragazza nata in un villaggio dell’entroterra turco. Fin da quando era una bambina sua madre Ayse mostra un’estrema devozione per la figlia. Le dedicherà tutta la sua vita, privandosi di ogni cosa pur di permetterle di andare a scuola e di diventare indipendente. Nel momento in cui la piccola Nazli diventa adolescente, l’attaccamento e la protettività che la madre ha nei suoi riguardi iniziano a starle sempre più stretti. Spesso vediamo scene del film in cui Nazli risponde male alla madre, arrivando addirittura al punto di ignorarla totalmente. Nonostante ciò l’amore che Ayse ha per questa ragazza è infinito e le porgerà sempre la mano. Nazli diventa una giovane ragazza, con ottimi voti e un’amica del cuore, e grazie ai suoi successi scolastici riesce ad entrare anche all’università ad Istanbul, dove si laureerà, per poi diventare maestra. L’università però dista diverse ore dal suo villaggio. Nonostante lo shock iniziale per il doversi dividersi dalla figlia che causa in Ayse un grande dolore, è contenta di condividere con lei il suo traguardo. Al momento della partenza Ayse nasconde nella valigia di Nazli barattoli di monete raccolti con il tempo all’insaputa del marito, immaginando che un giorno avrebbero potuto aiutare la figlia nel percorso scolastico. Arrivata ad Istanbul, Nazli inizia a seguire le lezioni all’università e nel pomeriggio lavora come cameriera in un locale di una vecchia amica di famiglia, non passa poi troppo tempo prima che riesca a trovare anche l’amore. Durante un pomeriggio di studio infatti la ragazza sente un forte rumore di trapano elettrico al piano di sotto, e non riuscendo a concentrarsi prende iniziativa e si reca nell’appartamento per chiedere di fare meno caos. Ad aprirle la porta è il giovane Merth, brillante ingegnere impegnato a ristrutturare degli appartamenti nel palazzo di Nazli. Tra i due sboccia subito l’amore, ma inizialmente la ragazza tiene all’oscuro il fidanzato riguardo la condizione di povertà della famiglia. Questa verrà fuori soltanto diversi mesi dopo alla cena di fidanzamento dei due ragazzi. A questa cena Ayse ed il marito arrivano con estremo ritardo e non riescono ad integrarsi con i genitori del ragazzo, entrambi ricchi facoltosi di Istanbul. Le due suocere arrivano a litigare, e la mamma di Merth non dà la sua approvazione per il matrimonio dei ragazzi. Nazli dopo quella sera cade in uno stato di depressione e decide di non voler più rivolgere parola a sua madre per averla messa in imbarazzo. Ayse quindi senza dire nulla alla figlia va a parlare con la madre di Merth promettendole che se avesse dato il permesso ai giovani di sposarsi, la donna sarebbe sparita dalla vita di Nazli. I due si sposano e dopo diverso tempo lei rimane incinta, Ayse però lo scoprirà solo in occasione del funerale del marito. Rientrerà nella vita della figlia e ci saranno da qui in poi diversi colpi di scena. My mother è un film toccante e complesso che ci aiuta a comprendere quali sono le dinamiche del rapporto madre e figlia e come l’amore delle madri superi qualsiasi cosa. 

Recensione

Il film racconta le diverse dinamiche che vi sono nel rapporto madre e figlia. Risulta difficile non restare con il fiato sospeso e chiedersi come andrà a svilupparsi la trama. Si tratta di un film struggente, dove il personaggio della madre viene fuori in ogni piccola attenzione che ha nei confronti della giovane ragazza. Il tema centrale è il sacrificio materno, ma anche il contrasto che vi è tra la tradizionale vita rurale dell’entroterra turco e la vita moderna e frenetica di Istanbul, piena di nuove possibilità per Nazli interpretata dalla promettente star turca Özge Gürel. My mother ci dà modo di riflettere su quanto sia complicato per le madri lasciar andare i propri figli e su quanto, spesso anche se tardi, i figli si accorgano di aver bisogno dei propri genitori e di non essere invincibili. Questo è ciò che si evince dal film, grazie alla straordinaria bravura degli attori, soprattutto di Sumru Yavrucuk, che interpreta Ayse, e che suscita nello spettatore empatia nei riguardi di una mamma che fa solo di tutto per proteggere sua figlia dal mondo esterno.

Fonte immagine: Amazon Prime Video

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