Once Upon a Studio: il 100° anniversario della Disney

once upon a studio

Il 16 Ottobre di quest’anno The Walt Disney Company ha celebrato il suo 100° anniversario. Viene la pelle d’oca al solo pensiero! Un secolo di magia, di sogni, di risate e di tante emozioni, che ha caratterizzato l’infanzia di innumerevoli generazioni. E come celebrarlo, se non con il crossover più grande di tutti i tempi? La multinazionale non smette mai di farci sognare: per l’occasione, ha messo in scena un cortometraggio, intitolato Once Upon a Studio, frutto di tecniche cinematografiche avanzate.

La storia del trionfo della Disney

Il 16 ottobre 1923 cominciava ufficialmente l’avventura della The Walt Disney Company dei fratelli Walt E. e Roy O. Disney, fondata a Burbank in California. Walter Elias Disney era un uomo ambizioso, che con una semplice penna è riuscito a dare spazio alla sua fantasia e a creare innumerevoli personaggi Disney, che hanno conquistato milioni di spettatori. Il percorso però non è mai stato tutto in discesa: il successo di Walt Disney è stato il risultato di anni di duro lavoro, senza mai porre freno alla sua creatività, non fermandosi dinnanzi agli ostacoli. Il suo progetto ha stravolto l’intera industria dell’animazione e dell’intrattenimento, dando una prova reale del suo motto: «Se potete sognarlo, potete farlo».

A seguito di un fallimento, il trionfo della Disney è cominciato con la realizzazione di una serie di cortometraggi animati, noti come Alice comedies, che hanno segnato la nascita della Disney Brothers Cartoon Studios, a pochi passi dal diventare il più grande colosso dell’animazione e dell’intrattenimento.

Progettando centinaia e centinaia di disegni ogni giorno, il 16 gennaio 1928 Walt Disney creò il personaggio di Mickey Mouse a sua immagine e somiglianza, prestandogli la prima voce. Nel 1937, arriva il suo primo lungometraggio animato: Biancaneve e i sette nani; dopodiché, assistiamo ad una sfilza di capolavori evergreen: Pinocchio (1940), Dumbo (1941), Bambi (1942), Cenerentola (1950), Alice nel paese delle meraviglie (1951), La bella addormentata (1959) e così via.

Dopo la sua morte, avvenuta il 15 dicembre 1966, il suo sogno di portare la magia dell’animazione alle masse non si è spento: The Walt Disney Company continua a mantenere salda la sua eredità, rinnovandola nel tempo.

Facciamo un tuffo nel nuovo corto Once Upon a Studio

Once Upon A Studio è un cortometraggio celebrativo del centennio dalla fondazione degli studi, in cui la realtà si intreccia con la fantasia e il sogno. Si tratta di un eccellente crossover, in cui 543 personaggi della tradizione Disney da 85 film diversi torneranno a dominare gli schermi. Il titolo dal tono fiabesco ovviamente fa riferimento all’introduzione tradizionale di numerose fiabe: «C’era una volta...». In Italia, Once Upon a Studio ha fatto il suo ingresso sulla piattaforma streaming Disney+ il giorno stesso dell’anniversario. Ma non preoccuparti, se non sei iscritto, potrai sempre andarlo a vedere al cinema il 21 dicembre, in quanto accompagnerà il film Wish.

Successivamente, succederà qualcosa di alquanto sorprendente: i disegni dei personaggi sui muri prenderanno davvero vita. Eroi, antagonisti, principi, principesse, amici, aiutanti, e tanti altri aprono le danze a una vera e propria reunion celebrativa dell’universo che ha accompagnato la crescita di ciascuno di noi.

Trama di Once Upon a Studio

Once Upon A Studio è un omaggio al grande Burny Mattinson, il dipendente più longevo di sempre del colosso dell’animazione Disney, che purtroppo recentemente ci ha detto addio. Il tutto ha inizio proprio presso i celebri Studios, con Mattinson che fa un’esclamazione: «Oh, se questi muri potessero parlare!», riferendosi alle pareti dell’edificio, ricche di disegni e fotogrammi.

Al termine della giornata lavorativa, i dipendenti stanno lasciando le proprie postazioni per fare ritorno a casa. Ed è proprio quando l’edificio sembra essere vuoto, che avviene un emozionante colpo di scena: Topolino, in occasione del suo compleanno, sbuca fuori dalla sua cornice, seguito da Minnie, e chiede alla fatina Trilli di aiutarlo a coinvolgere tutti gli altri personaggi. Mentre tutti si recano verso l’uscita, per scattare una foto di gruppo, Topolino alza lo sguardo verso una fotografia di Walt Disney e, in un momento privato, lo ringrazia di cuore.

Una tecnica innovativa

Once Upon a Studio è frutto di un progetto tanto ambizioso quanto complesso: l’elevata quantità di personaggi inscenati e la complessità della tecnica di realizzazione vanno di pari passo. Infatti, Once Upon a Studio è stato realizzato in uno stile innovativo, in cui si sposano perfettamente animazione tradizionale e computer grafica. Prodotto scritto e diretto da Dan Abraham e Trent Correy e prodotto da Yvett Merino e Bradfort Simonsen, presenta una qualità eccezionale. Un mix di magia e realtà ha luogo in Once Upon a Studio: un’ambientazione reale abitata da personaggi animati, è un qualcosa di incredibile!

Anche il doppiaggio è opera di un lavoro intenso: una quarantina di doppiatori sono tornati a dare voce ai personaggi Disney che compaiono in Once Upon a Studio. La cosa sorprendente è che anche le voci dei doppiatori scomparsi, come Robbie Williams, hanno preso parte al corto. Ma com’è stato reso possibile? Grazie ad un lavoro impegnativo, tutto il materiale d’archivio necessario è stato recuperato e utilizzato a tal proposito, riportando in vita non solo i personaggi animati, ma anche coloro che gli hanno conferito la propria voce.

Qualsiasi età tu abbia, non puoi assolutamente perdere l’occasione di vedere uno dei più grandi crossover di sempre, Once Upon a Studio, perché, così come aveva detto il papà di Topolino, Walt Disney, «la fantasia non potrà mai invecchiare, per la semplice ragione che rappresenta un volo verso una dimensione che giace al di là del tempo».

Fonte immagine: Walt Disney Company

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