Il samurai Yasuke: vita e carriera

samurai Yasuke

Il samurai Yasuke è stato un guerriero africano al servizio di Nobunaga, un potente signore feudale conosciuto come il “Grande Unificatore”, durante il periodo Sengoku, in Giappone. Il primo samurai di colore, era al fianco di Nobunaga quando il daimyo morì; secondo la tradizione popolare, Nobunaga incaricò Yasuke di restituire la testa a suo figlio.
Al di là della sua relazione con il famoso signore della guerra, Yasuke era una figura che rompeva la tradizione. Sebbene la sua vita sia scarsamente documentata, la sua storia parla delle sorprendenti connessioni culturali che esistevano nel Giappone del XVI secolo. Il samurai Yasuke ha attraversato barriere geografiche, culturali e linguistiche per creare, sia per necessità che per progetto personale, una nuova vita in una terra straniera.

Chi è stato Yasuke?

Non si sa molto dei primi anni di vita del samurai Yasuke. Alcuni storici ipotizzano che sia nato in Mozambico, Etiopia o Nigeria. È anche possibile che Yasuke sia stato schiavizzato e trafficato da bambino, ma abbia capito di essere un uomo libero quando ha incontrato Alessandro Valignano, un missionario gesuita italiano. Il duo viaggiò dall’India al Giappone nel 1579, con Yasuke come guardia del corpo di Valignano. Il Giappone all’epoca era nel mezzo di un brutale secolo di guerra civile, e quindi Valignano aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lui.
La guerra civile in questione iniziò nel 1467 con il crollo dello shogunato Ashikaga, che lasciò signori feudali rivali in lizza per il controllo del Giappone. Questi scontri continuarono fino alla metà del 1500, quando Nobunaga consolidò il potere unificando metà della nazione dell’isola sotto il suo regime spietato.
Il samurai Yasuke incontrò per la prima volta Nobunaga nel 1581. Nobunaga era affascinato dal colore della pelle di Yasuke, e inizialmente credeva fosse ricoperto di vernice nera. Il daimyo ordinò a Yasuke di essere lavato, ma il colore della pelle rimase invariato: ciò non ha fatto vacillare l’opinione del daimyo, e infatti Nobunaga organizzò una festa di benvenuto per il suo visitatore, che entrò ufficialmente in servizio poco dopo.

Il rapporto con Nobunaga

La Cronaca di Lord Nobunaga, un libro del XVII secolo scritto da uno dei seguaci di Nobunaga, descrive il samurai Yasuke così: «forse avere 26 o 27 anni… Quest’uomo sembrava robusto e aveva un buon comportamento. Inoltre, la sua forza formidabile superava quella di dieci uomini». Altre cronache caratterizzano il samurai come una figura intelligente e imponente che era alta più di 1 metro e ottanta. Anche se Yasuke era già un abile guerriero, spadaccino, e probabilmente ha subito un ulteriore addestramento di arti marziali dopo essersi unito all’esercito di Nobunaga.
Nel Giappone del XVI secolo, il titolo di samurai era definito come un guerriero al servizio di un signore o di un altro guerriero. Nel 1581, Nobunaga impiegò migliaia di samurai, eppure Yasuke fu il primo guerriero nato all’estero a entrare nei loro ranghi. Apparteneva al piccolo entourage intorno a Nobunaga, che era probabilmente tra i 30 e i 50 guerrieri, principalmente giovani uomini, molti degli amanti di Nobunaga. Nessuna prova indica che il samurai Yasuke e Nobunaga fossero amanti.

Anche se Yasuke era l’unico samurai di colore nell’esercito di Nobunaga, non era affatto l’unico africano presente in Giappone all’epoca. Diverse centinaia di africani hanno vissuto in Giappone durante il XVI secolo: lavoravano come interpreti, soldati, intrattenitori e altro ancora. Si dice che i residenti giapponesi di Kyoto sarebbero stati sorpresi dalla “estraneità” del samurai Yasuke, ma probabilmente non avrebbero mostrato pregiudizio in base al colore della sua pelle. Nobunaga era un uomo potente che pochi erano disposti a sfidare, quindi la sua decisione di assumere Yasuke non era controversa. In effetti, il samurai si rivelò molto popolare tra i locali, che accorrevano per vederlo.

Il tradimento di Mitsuhide la fine di Yasuke

Yasuke si unì a Nobunaga durante gli ultimi mesi della campagna di unificazione del signore feudale. La sua strategia era di imporre la pace con la forza delle armi. Anche se Nobunaga fu vicino a completare il suo obiettivo di consolidare il controllo del Giappone, i suoi sforzi si vanificarono bruscamente dopo che uno dei suoi generali di fiducia, Akechi Mitsuhide, lo tradì.
Il 21 giugno 1582, Mitsuhide tese un’imboscata a Nobunaga mentre erano in viaggio verso una battaglia. Mitsuhide aveva migliaia di soldati sotto il suo comando; Nobunaga era accompagnato da una trentina di uomini della sua cerchia ristretta, tra cui il samurai Yasuke.

Gli uomini di Mitsuhide massacrarono molti dei soldati nell’entourage di Nobunaga durante l’imboscata iniziale. Alla fine, Nobunaga, Yasuke e un inserviente di nome Mori Ranmaru, l’amante del signore feudale del tempo, si ritirarono in una delle camere del tempio. Fu qui che Nobunaga eseguì il seppuku, usando una spada per aprire il proprio addome prima che Ranmaru lo decapitasse. Ranmaru eseguì anch’egli il seppuku, chiedendo a Yasuke, a sua volta, di decapitarlo.
Una volta che Nobunaga e Ranmaru erano morti, il samurai Yasuke fuggì dal tempio con la testa del suo signore al seguito. Proteggendo i resti di Nobunaga, Yasuke negò a Mitsuhide la possibilità di prendere la testa del suo nemico e mostrarla come modo per stabilire legittimità e potere.

In conclusione

Non si sa molto del destino del samurai Yasuke dopo l’imboscata. L’ultima testimonianza nota lo descrive essere scortato in una missione gesuita dai guerrieri di Mitsuhide. Si ipotizza che Mitsuhide abbia risparmiato Yasuke per ottenere il sostegno dei missionari gesuiti.
Il generale usurpatore, ad ogni modo, non aveva alleati e sopravvisse a Nobunaga solo per pochi giorni. Il 2 luglio, uno dei servitori di Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi, sconfisse Mitsuhide nella battaglia di Yamazaki, e così Hideyoshi divenne il secondo “Grande Unificatore” del Giappone nel 1590.

Fonte immagine: Wikipedia 

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