Stuck in love | Recensione film

Stuck in love, recensione film

Stuck in love è un film di genere drammatico e sentimentale del 2012, scritto e diretto dal regista e sceneggiatore statunitense Josh Boone e con protagonisti Lily Collins, Jennifer Connelly e Greg Kinnear.

La trama
La storia si apre con il protagonista del film, un uomo di nome Bill Borgens, che si trova a fare i conti con un periodo particolarmente doloroso della propria vita. 

Incapace di superare l’abbandono della moglie Erica (Jennifer Connelly), che lo ha lasciato per un uomo più giovane di lui tre anni prima, Bill si ritrova in un presente che sembra non avere nulla da offrirgli.

Pur essendo uno scrittore di successo, Bill si trova in un costante stato di blocco dal momento della separazione con la moglie.
Invece che al proprio lavoro, trascorre la maggior parte del proprio tempo pensando ad Erica e fingendo di fare jogging come scusa per passare davanti casa della donna e del suo nuovo compagno.

L’atteggiamento di Bill nei riguardi della separazione provoca l’irritazione dei propri figli, il sedicenne Rusty (Nat Woolf) e la diciannovenne Samantha (Lily Collins). 

A loro volta, i due ragazzi sono coinvolti in un dramma amoroso dopo l’altro.


Rusty, aspirante scrittore e amante dei romanzi di Stephen King, si innamora della sua compagna di classe Kate (Liana Liberato), una ragazza problematica alla quale sta cercando in tutti i modi di dichiararsi. 


Nel frattempo Sam, che è in procinto di pubblicare il suo primo romanzo, è molto più diffidente del fratello nei riguardi dell’amore.

La ragazza passa da una relazione senza impegno all’altra, senza legarsi veramente mai a nessuno dei ragazzi che frequenta. 

Questo finché non incontra Lou (Logan Lerman) un ragazzo che frequenta insieme a lei un corso di scrittura creativa e che sembra molto diverso dalle altre persone che Samantha ha frequentato.

Stuck in love, nella sua semplicità, è un film incentrato sui rapporti umani e sulla loro complessità, che nonostante la trama forse banale e le soluzioni narrative semplici e a tratti scontate riesce comunque a regalare allo spettatore una storia, nella sua drammaticità, piacevole e a tratti anche commuovente.


Alla fine della visione del film, sentiamo di aver empatizzato coi personaggi del film quasi come se fossero nostri amici, anche con quelli che, all’inizio, ci sembrano negativi e meritevoli di biasimo. 
Insomma, è un film che vale la visione, soprattutto se si cerca una storia senza impegno ma al tempo stesso godibile, un vero e proprio comfort-movie.

Fonte immagine: Screenshot dal video YouTube

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