The Glory, la serie Netflix | Recensione

The Glory, la serie Netflix | Recensione

«Occhio per occhio, dente per dente, frattura per frattura. Coloro che le infliggono devono patire lo stesso, non so, per me sembra giusto.» Il pensiero che dà il via e allo scopo di The Glory.

The Glory, la serie Netflix | La recensione

The Glory è un drama sud coreano uscito su Netflix il 30 dicembre 2022 con le prime 8 puntate, mentre la seconda parte con le successive 8 il 10 marzo 2023, serie super acclamata dalla critica e dal pubblico non solo coreano, ma da tutto il mondo. The Glory con le sue 8 nomination al 59th Baeksang Arts Awards e i 3 premi ricevuti nella categoria Miglior Drama e Miglior Attrice per la meravigliosa Song Hye-kyo e Lim Ji-yeon, quest’ultima il premio di Miglior Attrice Non Protagonista, segnano The Glory tra le serie di punta dell’ultimo decennio, facendo conoscere il cinema sud coreano ad una grossa fetta di spettatori. Vi presentiamo la nostra recensione.

The Glory rientra nella cateogria dei thriller psicologici con tematica principale sulla vendetta, scritto da Kim Eun-sook e diretto da Ahn Gil-ho, The Glory parla della storia profonda, tragica e sofferente  della nostra protagonista Moon Dong-eun (Song Hye-kyo) ragazza povera ed emarginata che subisce delle violentissimi e oltre ogni illegalità episodi di bullismo da parte delle sue compagne di classe, un bullismo così crudo e crudele da arrivare a segnarla per tutta la vita con delle cicatrici su tutta la parte superiore del corpo per via di una piastra per capelli usata sulla sua pelle. La serie si apre con questo flashback per poi catapultarci nel presente, Moon Dong-Eun segnata da questa infanzia è una donna fredda, monoespressiva e stoica, che lavora costantemente sulla sua vendetta verso tutto il gruppo che l’ha ferita e distrutta. Un giorno osserva un notiziario, alla conduzione c’è Park Yeon-jin (Lim Ji-yeon), bellissima, solare e adorata dal pubblico, rilevandosi poi la leader di quel maledetto gruppo di bulli.  Nel corso della serie assisteremo allo studio del piano della protagonista, le vite di questi bulli tra lusso sfrenato e segreti e, infine, alcuni dei pochi aiutanti che si uniranno alla lotta di Moon Dong-eun. Non mancheranno ovviamente intrighi e scandali tra famiglie di potenti.

E da questa introduzione che The Glory ci mostra uno spaccato della società, quasi un mondo perfettamente ingiusto e al contrario, dove le persone crudeli che nascondono fin troppi segreti oscuri vengono elevati, diventano ricchi e godendo di una bella vita, mentre le persone corrette come Moon Dong-eun vivono isolate e senza nessuno. La serie è geniale non solo perché viene trattato il tema del bullismo, dove in Corea del Sud è un grave problema, ma nel corso delle puntate si toccano altri temi piuttosto crudi come la violenza domestica, la pedofilia e l’estorsione, portando The Glory ad essere più una critica sociale piuttosto che una semplice serie TV. A tal proposito lo scrittore Kim Eun-sook, dichiarò in un intervisa che The Glory si basa su un episodio di bullismo realmente accaduto dove vennero utilizzate piastre per capelli. 

Consideriamo questo k-drama come una delle produzioni più belle che siano mai apparse sulla piattaforma di Netflix, tra una fotografia eccellente, una colonna sonora iconica e un cast degno di nota che all’apparenza non sembra contenere difetti, anche se secondo noi un difetto è presente a livello di trama nella conclusione . Sconsigliamo la visione di The Glory agli spettatori troppo sensibili alle tematiche trattate. Si tratta di una serie piena zeppa di cattiveria, bullismo e violenza, è una serie molto forte. Ma chi saprà andare oltre si troverà davanti a una serie indimenticabile.

Fonte immagine in evidenza: Netflix

A proposito di Alessio Gentile

23 Anni Piccolo Content Creator Tratto di Giappone e Corea, principalmente il lato musicale Fissato con Idol, fumetti e tatuaggi

Vedi tutti gli articoli di Alessio Gentile

Commenta