Victor Victoria: pietra miliare del cinema queer | Recensione

Victor Victoria: pietra miliare del cinema queer| Recensione

Victor Victoria è un film musical del 1982 scritto e diretto da Blake Edwards e che ha come protagonista l’amatissima e famosissima Julie Andrews. È a sua volta un remake del film tedesco Viktor und Viktoria del 1933. È un film che porta in scena l’essere queer e i ruoli di genere, in cui «una donna finge di essere un uomo che finge di essere una donna

La trama

Il film è ambientato nella Parigi degli anni trenta del Novecento e protagonista della storia è Victoria Grant, una cantante disoccupata e in cerca di lavoro. È stata appena rifiutata dal club Chez Lui, quando incontra Toddy, un performer gay di una certa età, anche lui senza lavoro. Si trovano a girovagare per le strade di Parigi, entrambi poveri e disoccupati, e l’uomo si offre di ospitare Victoria a casa sua. Dopo una serie di disavventure comiche, Toddy e Victoria decidono di attuare uno stratagemma per risolvere i loro problemi: per riuscire a lavorare in un nightclub, la protagonista si maschera da uomo in drag, fingendo di essere il conte Victor Grazinski, un artista gay polacco che va in scena col nome d’arte Victoria. L’artista ha un incredibile successo e cattura lo sguardo del gangster King Marchand, che ne è estremamente attratto ed è convinto sia una donna, incapace e avverso a una qualsiasi possibilità di essere omosessuale. I due iniziano una relazione, per cui la donna gli rivelerà la sua vera identità, risolvendo il problema delle bugie ma portando nuovi problemi nella relazione, tra cui i ruoli all’interno della coppia e il continuare a fingere di essere un uomo di Victoria.  Contemporaneamente, il proprietario del nightclub scopre la truffa di Todd e Victoria, portando alla fine della carriera della donna, e il film finisce con un’esibizione di Toddy al posto di Victor, come «un uomo che finge di essere una donna, che finge di essere un uomo, che finge di essere una donna

I Drag show e la comunità queer

Per essere un film degli anni 80, porta in scena i temi estremamente moderni della sessualità, della comunità queer e dell’emancipazione femminile. Ma, più di tutti, vuole insegnare la tolleranza verso la comunità queer e verso i performers in drag, vuole mostrare un’apertura su quel mondo, quella comunità così odiata, così discriminata ancora oggi. È un film che parla della rappresentazione queer, dell’omosessualità e dei performer drag ancor prima dell’arrivo della modernità e di tutte le nuove rappresentazioni che i ragazzi di oggi hanno, normalizzando le persone queer e cercando di avvicinare il pubblico alla comunità. Le drag queen sono delle persone, di solito uomini, che utilizzano vestiti e make-up drag per imitare in modo molto esagerato ed enfatizzato caratteristiche del genere femminile. gli spettacoli delle drag queen sono da sempre molto apprezzati nella comunità queer e, in particolare, nel tra gli uomini gay. Più notoriamente, questa forma di spettacolo è diventata famosa grazie allo show RuPaul’s Drag Race, un reality tv molto famoso in America e con versioni italiane come Drag Race Italia.

I ruoli di genere

Un altro tema molto importante in Victor Victoria è quello dei ruoli di genere, in particolare nella relazione tra Victoria e King, che viene raccontata in chiave molto più moderna di quello che ci si aspetterebbe, considerando l’epoca in cui questo film è stato pensato e prodotto. La donna, una volta trovato un compagno che potrebbe mantenerla, si rifiuta di lasciare il proprio lavoro perché è parte di sé, è ciò che la definisce come persona e non lo abbandonerebbe mai. Julie Andrews, inoltre, mostra un’incredibile versatilità sia per quanto riguarda la recitazione che per quanto riguarda le sue doti canore, cambiando da voce maschile a femminile in modo estremamente naturale.

Victor Victoria è stato un film molto apprezzato, vincendo premi come David di Donatello e Golden Globes negli anni 80 ed essendo stato candidato per nove Oscar per poi ottenere quello per la migliore colonna sonora originale. È in realtà una commedia molto divertente, con battute dal tempismo perfetto e una recitazione molto teatrale, tipica dei film di quel periodo, ma è anche un vero e proprio musical, con numerose canzoni e spettacoli integrati nella trama perfettamente.  

Fonte immagine: Wikipedia

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