Webserie italiane: cosa sono e 3 produzioni da non perdere
In un mondo che sembra girare attorno alle grandi serie tv delle piattaforme streaming, esiste un universo narrativo parallelo, spesso più audace e sperimentale: quello delle webserie. Si tratta di mini-fiction televisive realizzate appositamente per essere fruite attraverso il web, su computer o dispositivi mobili. Apriamo una parentesi su questo mondo, presentando alcune webserie italiane che meritano di essere conosciute.
Cos’è una webserie: la fiction nata per il web
Una serie web si distingue dalle produzioni tradizionali per alcune caratteristiche fondamentali. Innanzitutto, la durata degli episodi, chiamati webisodi, è generalmente più breve, adattandosi ai ritmi di fruizione online. Inoltre, nascono spesso come produzioni indipendenti, con budget ridotti ma una maggiore libertà creativa, permettendo agli autori di affrontare temi audaci o di sperimentare con stili narrativi innovativi. La distribuzione avviene su piattaforme accessibili a tutti, come YouTube o RaiPlay, creando un rapporto diretto e immediato con il pubblico.
3 webserie italiane da conoscere, tra cult e produzioni d’autore
The Lady: il fenomeno cult di Lory Del Santo
Tra le webserie italiane più discusse, The Lady è un vero e proprio fenomeno cult. Prodotta dal 2014 al 2017, questa opera è interamente scritta, diretta e montata da Lory Del Santo. Con episodi di 12-14 minuti pubblicati su YouTube, la serie si articola in tre stagioni: L’amore sconosciuto, L’odio passionale e La perfidia patinata. La trama segue la storia di Lona, un’imprenditrice dal passato misterioso. Pur essendo diventata celebre per il suo stile recitativo e registico non convenzionale, The Lady rappresenta un esempio unico di produzione totalmente indipendente che ha saputo generare un’enorme eco mediatica.
Lontana da me: la webserie italiana teen drama di Rai Fiction
Lontana da me è una serie web che unisce il mondo della televisione tradizionale a quello del web. Protagonisti sono due volti amati dai giovanissimi, Mirko Trovato (Braccialetti Rossi) e Clara Alonso (Violetta), diretti da una star di YouTube, Claudio di Biagio. Prodotta da Palomar e Rai Fiction, questa operazione racconta una storia d’amore estiva tra Mirko, aspirante street artist, e Valeria, una ballerina argentina. La serie dimostra come i grandi produttori abbiano iniziato a guardare al web come a un terreno fertile per storie fresche e per raggiungere un pubblico più giovane.
Lost in Google: l’originalità interattiva dei The Jackal
Creata dal gruppo comico The Jackal, pionieri del web in Italia, Lost in Google è una webserie di fantascienza che brilla per originalità. Durante una giornata di lavoro, la webstar Ruzzo Simone, tentato dalla domanda “hai mai provato a cercare Google su Google?”, compie un gesto che lo proietta fisicamente nel web. La vera genialità di questa produzione risiede nella sua interazione con gli utenti: la trama di ogni episodio veniva scritta utilizzando i migliori commenti e suggerimenti lasciati dal pubblico sotto il video precedente, rendendo gli spettatori co-autori della storia.
Oltre i classici: altre webserie italiane che hanno lasciato il segno
Il panorama delle webserie italiane è ricco di perle. Un esempio fondamentale è Freaks!, un vero e proprio fenomeno generazionale che nel 2011 ha dimostrato le potenzialità narrative del web in Italia, mescolando mistero e superpoteri. Un altro caso di studio è SKAM Italia, che, prima di diventare una serie tv di successo, è nata come un progetto crossmediale, con clip pubblicate quotidianamente online per raccontare la vita dei suoi protagonisti in tempo reale. Questi esempi mostrano come le serie web siano state un laboratorio fondamentale per nuovi linguaggi e talenti, influenzando profondamente anche la televisione tradizionale. Sebbene sia un formato talvolta di nicchia, la serie web italiana rimane un modo efficace e potente per veicolare storie e messaggi in maniera diretta e autentica.
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