Cos’è la libroterapia: come funziona e quali sono gli effetti

Cos'è la libroterapia: come funziona e quali sono gli effetti

Sapete che esiste una terapia basata sull’uso dei libri per aiutare le persone in difficoltà? Scopriamo insieme che cos’è la libroterapia.

Soprattutto per gli amanti della lettura è facile comprendere quanto un libro possa essere d’aiuto in momenti difficili della propria vita. Immergersi in un romanzo, in un racconto fantasy, o in un giallo può aiutare molti a fuggire dalle circostanze della vita quotidiana ed allentare un po’ le ansie e le difficoltà che ci circondano. Ma sapete che esiste una vera e propria terapia che si basa sull’uso dei libri per aiutare le persone in difficoltà? È quella comunemente nota con il termine di libroterapia o biblioterapia.

Scopriamo insieme che cos’è la libroterapia e come funziona.

Che cos’è la libroterapia?

La libroterapia è una pratica terapeutica riconosciuta dalla comunità scientifica e che si basa sull’assegnazione al paziente da parte del terapeuta di un libro che possa aiutarlo ad affrontare la situazione difficile che sta vivendo.

Il termine biblioterapia è stato usato per la prima volta da un teologo americano, Samuel Crothers, nel suo saggio A literary clinic in cui ha evidenziato i benefici psichici derivanti dalla lettura di un libro. Tuttavia, le sue origini risalgono all’Antica Grecia quando il filosofo e pensatore Aristotele attribuiva alla lettura capacità di guarigione. Anche nell’antica Roma si evidenziò l’esistenza di un rapporto tra benessere psichico e lettura, ed i primi ospedali psichiatrici in Europa iniziarono a dotarsi di biblioteche.

Fu, però, lo psichiatra William Menninger, insieme al fratello Karl, a pubblicare nel 1937 un trattato di psichiatria in cui parlava dell’uso della libroterapia come tecnica terapeutica e dei suoi benefici. Il trattato in questione si basa su alcuni studi che Menninger ha condotto su suoi pazienti, cui aveva somministrato la lettura di diversi libri.

Per capire bene cos’è la libroterapia non bisogna credere che essa consista nella semplice lettura di un libro. Questa è un’attività che, sicuramente, molti di noi svolgono già quotidianamente. Lo scopo della terapia è, invece, molto più profondo: il paziente legge libri che possano aiutarlo ad avviare un percorso di introspezione e di riflessione. Non importa capire o meno il messaggio che il libro desidera trasmettere, o se sia piaciuto o meno. Ciò che conta sono le emozioni e i sentimenti che il romanzo suscita nel lettore, aiutandolo a prendere maggior consapevolezza di certi aspetti di sé che non riesce a far emergere, sia in terapia, sia individualmente.

Questa pratica è particolarmente diffusa negli Stati Uniti dove viene definita con il termine di «Book Therapy» mentre in Italia si è diffusa solo ultimamente.
È evidente, dunque, che per capire cos’è la libroterapia è necessario riconoscerne i benefici apportati alla psiche umana, poiché aiuta le persone ad affrontare e superare momenti particolarmente difficili per giungere ad uno status di benessere fisico e mentale.

Ma come effettivamente agisce la libroterapia sulla nostra psiche?

Come funziona e quali sono i suoi effetti?

È innanzitutto opportuno precisare che esistono due diversi tipi di libroterapia a seconda degli obiettivi che si desiderano raggiungere: libroterapia clinica ed evolutiva.

Che cos’è la libroterapia clinica? Essa consiste nel modificare un particolare comportamento o atteggiamento del lettore. Si svolge soprattutto in contesto ospedaliero ed è adatto a coloro che soffrono di deficit dell’attenzione o di disturbi alimentari. In questi casi i libri contengono informazioni dettagliate sugli argomenti specifici.

Che cos’è, invece, la libroterapia evolutiva? Lo scopo è la crescita personale del soggetto. Pertanto, i libri possono essere letti sia isolatamente che in gruppo, ed aiutano coloro che li leggono a superare problematiche quali: timidezza, difficoltà a parlare in pubblico, o per imparare a meditare.

Il libro agisce come uno strumento, un mezzo, che spinge il lettore ad approfondire aspetti di sé che, magari inconsapevolmente, stava nascondendo e che non gli consentivano di vivere con serenità. Diventa un luogo, immateriale, nel quale psicologo e paziente si confrontano e nel quale il secondo esprime tutto ciò che la lettura del romanzo gli ha provocato.
Come hanno dichiarato diversi psicologi non esiste un libro adatto, ma è il terapeuta che lo sceglie tenendo conto della situazione e delle difficoltà vissute dal proprio paziente.

Per capire cos’è la libroterapia è bene comprendere anche i benefici che apporta: 

1. Migliora i livelli di stress: potrebbe risultare banale dirlo, ma sappiamo quanto i libri possano aiutarci ad affrontare i problemi della nostra vita quotidiana. Pensate di immergervi nella lettura di un libro, di entrare in un mondo completamente diverso da quello nel quale vivete. Questo, sicuramente, allevierà le vostre ansie e preoccupazioni quotidiane.

2. Allena la mente: chiaramente la lettura contribuisce a migliorare le capacità di linguaggio, di scrittura e ad allenare la mente. Secondo diversi studi la lettura può addirittura rallentare o prevenire lo sviluppo di patologie come l’Alzheimer.

3. Sviluppa l’empatia: uno, tra i molteplici effetti della libroterapia, è lo sviluppo dell’empatia. La lettura di un libro diventa quasi un’esperienza di vita vera, permettendo, pertanto, di identificarsi con i personaggi e le storie narrate.

4. Cura l’ansia e la depressione: ultimo, ma non per importanza, tra gli effetti prodotti dalla lettura di un romanzo è la cura dell’ansia e della depressione. Secondo diversi studi, e secondo il Ministero della Salute britannico, la lettura di libri può aiutare persone affette da ansia o da forme più lievi di depressione.

Abbiamo dunque illustrato che cos’è la libroterapia e la funzione estremamente utile svolta dai libri, i quali apportano numerosi benefici. Possono aiutarci quotidianamente permettendoci di rilassarci, di scappare dalle paure o ansie quotidiane e di rifugiarci in mondi diversi e travolgenti. Fungono da spunti di riflessione per avviare percorsi di introspezione, per scoprire nodi nascosti nel proprio io e per lasciarsi aiutare da chi può portarci verso la strada del benessere, mentale e fisico.

Fonte immagine di copertina: Pixabay

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