Libroterapia: cos’è e come funziona la cura attraverso i libri

Cos'è la libroterapia: come funziona e quali sono gli effetti

Soprattutto per gli amanti della lettura è facile comprendere quanto un libro possa essere d’aiuto. Immergersi in un romanzo o in un racconto può aiutare a fuggire dalle circostanze della vita quotidiana. Esiste una vera e propria terapia che si basa sull’uso dei libri per aiutare le persone in difficoltà: è quella nota come libroterapia o biblioterapia.

Questo articolo nasce con l’intento di spiegare che cos’è la libroterapia e come funziona.

I principali benefici della libroterapia

Beneficio Descrizione
Riduzione dello Stress La lettura abbassa i livelli di cortisolo e favorisce il rilassamento, offrendo una via di fuga dalle preoccupazioni quotidiane.
Sviluppo dell’Empatia Identificarsi con i personaggi e le loro storie permette di comprendere meglio le emozioni e i punti di vista altrui.
Stimolazione Cognitiva La lettura allena la mente, migliora le capacità di linguaggio e può contribuire a prevenire il declino cognitivo.
Supporto Terapeutico Offre nuovi spunti di riflessione e consapevolezza, aiutando ad affrontare ansia, depressione e altre difficoltà psicologiche.

Che cos’è la libroterapia e le sue origini

La libroterapia è una pratica di supporto psicologico che si basa sull’uso guidato dei libri per aiutare una persona ad affrontare una situazione difficile. Il termine biblioterapia fu usato per la prima volta dal teologo Samuel Crothers nel 1916. Le sue origini, però, risalgono all’Antica Grecia, quando Aristotele attribuiva alla lettura capacità di guarigione.

Fu lo psichiatra William Menninger a pubblicare nel 1937 un trattato di psichiatria in cui parlava della libroterapia come tecnica terapeutica. Questa pratica è particolarmente diffusa negli Stati Uniti come «Book Therapy».

Come funziona: il processo psicologico

Non si tratta della semplice lettura di un libro. Lo scopo è avviare un percorso di introspezione. Ciò che conta sono le emozioni che il romanzo suscita. Il processo si basa su tre fasi chiave:

  • Identificazione: il lettore si riconosce in un personaggio o in una situazione narrata.
  • Catarsi: vivendo le emozioni del personaggio in un contesto sicuro, il lettore sperimenta una liberazione emotiva.
  • Insight (Intuizione): la riflessione sull’esperienza del personaggio porta il lettore a una nuova consapevolezza e a vedere possibili soluzioni per i propri problemi.

I diversi tipi di libroterapia: clinica ed evolutiva

Esistono due diversi tipi di libroterapia:

La libroterapia clinica consiste nel modificare un particolare comportamento. Si svolge in contesto ospedaliero ed è adatta a chi soffre di disturbi specifici. In questi casi i libri sono spesso manuali di auto-aiuto o testi informativi.

La libroterapia evolutiva ha come scopo la crescita personale. I libri (principalmente romanzi e opere di narrativa) possono essere letti sia individualmente che in gruppo, e aiutano ad affrontare problematiche come la timidezza o le difficoltà relazionali.

Il libro agisce come uno strumento che spinge il lettore ad approfondire aspetti di sé. Diventa un luogo immateriale nel quale psicologo e paziente si confrontano.

I 4 principali benefici della libroterapia

1. Migliora i livelli di stress: immergersi nella lettura di un libro allevia le ansie e le preoccupazioni quotidiane.

2. Allena la mente: la lettura contribuisce a migliorare le capacità di linguaggio e ad allenare la mente. Secondo diversi studi, può rallentare o prevenire lo sviluppo di patologie come l’Alzheimer.

3. Sviluppa l’empatia: uno degli effetti della libroterapia è lo sviluppo dell’empatia. La lettura permette di identificarsi con i personaggi e le storie narrate.

4. Cura l’ansia e la depressione: secondo diversi studi, come quelli raccolti su portali scientifici come PubMed, la lettura di libri può aiutare persone affette da ansia o da forme lievi di depressione.

Altre informazioni e curiosità sulla libroterapia

La libroterapia funziona davvero?

Sì, numerosi studi scientifici hanno confermato l’efficacia della libroterapia, specialmente per disturbi d’ansia e depressione di lieve e moderata entità. È spesso utilizzata come intervento di “bassa intensità” o come supporto a un percorso psicoterapeutico tradizionale. Il Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS) la prescrive ufficialmente dal 2013 attraverso il programma “Reading Well Books on Prescription”.

Quali libri si usano per la libroterapia?

Non esiste una lista fissa, poiché la scelta del libro è altamente personalizzata. Un libroterapeuta seleziona il testo in base alla problematica, al carattere e ai gusti del lettore. Per la libroterapia evolutiva si usano spesso grandi classici della letteratura (es. “Il vecchio e il mare” per la perseveranza), mentre per quella clinica si utilizzano manuali di auto-aiuto basati su approcci validati come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC).

Posso fare libroterapia da solo?

La lettura individuale ha sempre grandi benefici (auto-aiuto). Tuttavia, la libroterapia vera e propria è un processo guidato da un professionista (psicologo, psicoterapeuta o consulente formato) che aiuta il lettore a elaborare le emozioni e le riflessioni che emergono dal testo, trasformandole in un percorso di crescita consapevole.

Abbiamo dunque illustrato che cos’è la libroterapia. I libri apportano numerosi benefici e fungono da spunti di riflessione per avviare percorsi di introspezione e lasciarsi aiutare verso la strada del benessere.

Fonte immagine di copertina: Pixabay

Articolo aggiornato il: 30/08/2025

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