Commettere un reato e finire in prigione non è mai una bella cosa, soprattutto se il sistema carcerario non è efficiente. Ci sono alcuni posti, però, in cui pagare il proprio debito con la società non è così sgradevole come si possa pensare. Lontano da modelli punitivi come il Cecot, esistono strutture basate sulla dignità e la riabilitazione. Questo articolo nasce con l’intento di presentare alcune delle migliori prigioni del mondo.
Indice dei contenuti
Le migliori prigioni del mondo e la loro filosofia
Prigione | Filosofia principale |
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Prigione di Aranjuez (Spagna) | Preservare il nucleo familiare, permettendo ai detenuti di vivere con i figli piccoli. |
Prigione di Berwyn (Galles) | Mantenere la connessione con l’esterno e il rispetto della dignità umana. |
Prigione di Pondok Bambu (Indonesia) | Offrire comfort e attività ricreative per un percorso di recupero meno traumatico. |
Prigione JVA Fuhlsbüttel (Germania) | Garantire condizioni di vita moderne e confortevoli per i detenuti a lungo termine. |
Prigione di Bastoy (Norvegia) | Massima riabilitazione attraverso responsabilità, formazione e vita comunitaria in un ambiente a minima sicurezza. |
La filosofia della riabilitazione: perché esistono queste prigioni?
Queste strutture si basano sul principio della giustizia riparativa, il cui scopo non è solo punire, ma soprattutto riabilitare. L’obiettivo è ridurre la recidiva trattando i detenuti come persone, fornendo loro strumenti educativi, formazione professionale e un ambiente che promuova la responsabilità personale. Come sono le carceri in Norvegia, ad esempio? Sono considerate un modello in questo senso, poiché si concentrano sulla normalizzazione della vita carceraria per preparare i detenuti a un reinserimento positivo nella società.
Le cinque migliori prigioni del mondo
Prigione di Aranjuez (Spagna)
Uno dei temi principali che interessa i reclusi è la lontananza dai propri cari, in particolare se si hanno dei figli. In Spagna, nella comunità di Madrid, la prigione di Aranjuez offre ai propri detenuti la possibilità di passare del tempo con la propria consorte ed i propri figli nei primi anni di vita. Il carcere, infatti, mette a disposizione unità familiari con culle e spazi gioco a tema Disney. Questa decisione, unica nel suo genere, è stata concepita sia per permettere a chi ha avuto problemi con la legge di sperimentare la vita da genitore, sia per garantire ai bambini la presenza di entrambe le figure genitoriali.
Prigione di Berwyn (Galles)
Connessione con l’esterno e rispetto umano fanno ascendere la prigione di Berwyn tra le migliori al mondo. I 2100 detenuti usufruiscono di un telefono in cella per parlare con i familiari e di un computer per organizzare visite, ordinare pasti e fare la spesa. L’altra chicca che contraddistingue questa prigione nel Regno Unito è la privacy: le guardie, infatti, prima di entrare in una stanza bussano alla porta.
Prigione di Pondok Bambu (Indonesia)
Tra le cinque prigioni migliori del mondo troviamo il carcere femminile di Pondok Bambu che, nel sud-est asiatico, ha adottato una visione all’avanguardia. Gli spazi comuni e le celle sono dotate di comfort come condizionatori e frigoriferi, e le detenute possono godere di svariate attività come il karaoke e saloni di bellezza.
Prigione JVA Fuhlsbüttel (Germania)
In Germania le prigioni sono state spesso criticate per la poca rigidezza. Tra tutte spicca la Justizvollzugsanstalt Fuhlsbüttel, vicino ad Amburgo. Considerata una delle prigioni più lussuose del mondo per detenuti a lungo termine, vanta di una recente ristrutturazione (2011) che ha modernizzato la struttura, implementando il comfort con celle spaziose dotate di letto, divano e bagno privato.
Prigione di Bastoy (Norvegia)
Averla combinata grossa prevede un carcere di massima sicurezza, ma se si tratta di quello norvegese di Bastoy allora non è poi così male. Gli ex-detenuti, infatti, testimoniano che assomigli più a un istituto professionale. Con una capacità di circa cento detenuti, la struttura, situata su un’isola, è una prigione a minima sicurezza dove i reclusi vivono in cottage privati e lavorano, gestendo la fattoria dell’isola. Offre svariate attività, come la pesca, l’equitazione e il tennis, con l’obiettivo di promuovere la responsabilità e preparare al reinserimento.
Fonte immagini: Wikimedia Commons
Articolo aggiornato il: 29/08/2025