Nicholas Donovan: l’omicida ispirato da una creepypasta

Nicholas Donovan: l'omicida ispirato da una creepypasta

Una storia agghiacciante che vede come protagonista un ragazzo brillante ma, al contempo, tormentato e solitario, il cui interesse per le creepypasta comprometterà profondamente la sua mente a tal punto da trasformarlo in un mostro macchiatosi di un terribile omicidio. Questa è la storia di Nicholas Donovan.

Chi era Nicholas Donovan?

Donovan nasce il 9 luglio del 2002 a Urbana, in Ohio. I suoi genitori si separarono quando lui era ancora un neonato e la sua custodia venne affidata al padre Shane, che crescerà il piccolo Donovan insieme alla sua nuova compagna, Heidi Fay Taylor. Heidi è descritta da tutti come una donna amorevole, affettuosa e premurosa che amava prendersi cura della propria famiglia e dei propri figli. Nonostante Heidi e Donovan non avessero alcun legame di sangue, i due instaurarono un bellissimo rapporto: Donovan amava Heidi e la considerava la sua madre biologica, e Heidi amava Donovan come se fosse suo figlio. Tuttavia, il loro rapporto comincia a sgretolarsi quando Nicholas Donovan compie 14 anni. Donovan era un bambino sveglio e intelligente, ma fin dalla giovane età mostrava segni di sofferenza interiore. Secondo quanto testimoniato da insegnanti e compagni di classe, molto spesso Nicholas tendeva a isolarsi, non instaurando alcun legame con i suoi coetanei. La mente del ragazzo, sempre più annebbiata da pensieri negativi, lo porterà a sviluppare pensieri suicidi e a compiere atti di autolesionismo. Donovan, sentendosi incompreso, inizia a rifugiarsi nel mondo virtuale, isolandosi sempre più da tutto e tutti. Con l’inizio dell’adolescenza, questa sua propensione all’isolamento degenera drasticamente. Questo suo odio per tutto ciò che lo circonda lo porta a rifugiarsi nella dimensione digitale, ed è qui che scopre il mondo delle creepypasta, fino a svilupparne un’ossessione.

L’ossessione per le creepypasta

Cosa sono le creepypasta?

Nicholas Donovan: l'omicida ispirato da una creepypasta
Creepypasta online – Wikimedia Commons (DeluCat)

Le creepypasta sono racconti dell’orrore che iniziarono a diffondersi su internet intorno al 2007 a una velocità disarmante. Sono storie che a volte si ispirano a fatti reali, ma nella maggior parte dei casi sono inventate. Per una definizione autorevole, si può consultare l’analisi dell’Accademia della Crusca. Negli anni, molte storie di questo tipo hanno cominciato a circolare in rete e alcune di queste hanno raggiunto una notevole popolarità tra gli utenti. Anche Nicholas Donovan (come molti ragazzini della sua età) iniziò ad appassionarsi a questi racconti del terrore; in particolare, la sua attenzione venne attirata da una delle creepypasta più famose mai circolate in rete: la storia di “Jeff the Killer”. Benché fosse chiaro a tutti che queste fossero solo storie inventate, purtroppo i personaggi di questi racconti sono spesso stati protagonisti di diversi casi di cronaca nera che hanno visto coinvolti minori che hanno agito sotto la loro presunta influenza. Nicholas Donovan è uno dei minori sulla cui psiche l’influenza delle creepypasta è stata fatale. L’influenza di Jeff sulla mente del ragazzo fu così forte che Donovan finì per percepirlo come parte della propria identità, come un’altra personalità che emergeva a sua insaputa, prendendo il controllo delle sue azioni.

La storia di Jeff the killer

Chi è Jeff the Killer? Qual è la sua storia? Nel 2008 un canale YouTube chiamato Sesseur pubblicò un video in cui raccontava la storia di Liu e suo fratello Jeff. A seguito di un incidente, Jeff, da ragazzino normale e amorevole, si trasformò in uno spietato assassino. Secondo il racconto, la dinamica dell’incidente è piuttosto strana: Jeff si sarebbe sfigurato il volto con dell’acido che stava utilizzando per pulire il bagno di casa sua. La storia non sembra molto originale, tuttavia ciò che ha attirato l’attenzione degli utenti del web è l’immagine del volto sfigurato di Jeff presente nel video. Questo racconto iniziò a diffondersi a macchia d’olio in rete e divenne estremamente famoso tra gli appassionati di creepypasta, che iniziarono a creare varie versioni di questa storia. Ad oggi, questa è una delle creepypasta più famose del web.

L’omicidio di Heidi Fay Taylor

Il 6 aprile del 2017, il 911 riceve una telefonata proprio da parte di Nicholas Donovan. Il ragazzo, con la voce spezzata dallo shock, confessa di aver ucciso sua madre Heidi. Tuttavia, poco dopo fornirà una nuova versione dei fatti, affermando di non essere stato lui il responsabile dell’omicidio, ma Jeff, una forza oscura che si celava dentro di lui e che spesso prendeva il sopravvento. Giunti sul luogo del delitto, i poliziotti trovarono Nicholas coperto di sangue e con il volto sfregiato ai lati della bocca; solo in seguito, il ragazzo testimonierà di essersi procurato autonomamente quelle ferite per assomigliare a Jeff. Macchiatosi dell’omicidio della madre Heidi, il ragazzo viene arrestato. Durante l’interrogatorio, dichiara di non ricordare bene le dinamiche dell’omicidio, perché sostiene di non essere stato padrone delle sue azioni in quel momento. In seguito alle sue dichiarazioni, Donovan viene sottoposto a valutazioni psichiatriche dalle quali emerge un possibile disturbo dissociativo dell’identità. Nonostante ciò, Nicholas Donovan, accusato di omicidio, viene portato in un centro di detenzione minorile in Ohio.

Il processo e la sentenza

Il processo inizia nel luglio del 2018 e, pur essendo minorenne, Nicholas viene processato come un adulto. Il ragazzo si dichiara non colpevole e la difesa punta sull’infermità mentale, mentre l’accusa sostiene che il gesto del ragazzo sia stato guidato dalla rabbia (immotivata) che provava verso Heidi. Il 24 luglio, Donovan viene dichiarato colpevole e condannato all’ergastolo con un minimo di 28 anni. Il padre di Nicholas, non accettando la condanna, presentò ricorso alla Corte Suprema dell’Ohio, che, accogliendo il ricorso, ritirò la sentenza, rinviando il caso al tribunale minorile. Tuttavia, il limite massimo per la giurisdizione minorile è fissato a ventun anni; di conseguenza, il processo venne accelerato, poiché Donovan aveva quasi raggiunto l’età limite. Il ragazzo venne nuovamente processato come minore e, siccome aveva scontato già quattro anni di prigione, venne rilasciato all’età di 21 anni.

Questa vicenda ci mostra come la psiche umana possa essere qualcosa di estremamente fragile e malleabile e, di conseguenza, se esposta a influenze sbagliate, può spingerci a compiere gesti estremi e irreparabili, come nel caso di Nicholas Donovan.

Fonte immagine in evidenza: Freepik

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