Il metaverso è un’evoluzione di internet: una rete persistente e interconnessa di mondi virtuali tridimensionali in cui gli utenti, tramite avatar, possono socializzare, lavorare, giocare ed effettuare transazioni economiche. Questo concetto, reso popolare di recente, si basa sulla convergenza tra l’ubiquitous computing (informatica onnipresente) e la computer graphic, che permette di creare ambienti simulati condivisi in tempo reale. Sebbene il termine sia stato coniato dallo scrittore di fantascienza Neal Stephenson nel suo romanzo *Snow Crash* del 1992, oggi la sua costruzione è un obiettivo concreto per molte aziende tecnologiche.
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A differenza di un semplice videogioco, il metaverso non ha un inizio o una fine: è uno spazio persistente che continua a esistere e a evolversi indipendentemente dalla presenza del singolo utente. La sua vera rivoluzione, però, risiede nell’idea di un’economia digitale decentralizzata.
Metaverso vs. Internet tradizionale: le differenze chiave
Il metaverso non sostituisce internet, ma lo espande in una dimensione immersiva e interattiva. Le differenze principali risiedono nel modo in cui viviamo l’esperienza digitale.
| Aspetto | Metaverso |
|---|---|
| Interazione | Immersiva e tridimensionale (si “vive” lo spazio). |
| Identità | Rappresentata da un avatar persistente e personalizzabile. |
| Economia | Decentralizzata, basata su blockchain, criptovalute e nft (non-fungible token). |
| Proprietà | Gli utenti possono possedere realmente asset digitali (terreni, oggetti) grazie agli nft. |
Le tecnologie che abilitano il mondo virtuale
Per accedere al metaverso l’hardware più discusso include visori di realtà virtuale (VR) e dispositivi di realtà aumentata (AR). La VR immerge completamente l’utente in un ambiente digitale, mentre la AR sovrappone elementi virtuali al mondo fisico. Tuttavia, è importante sottolineare che molte piattaforme attuali sono accessibili anche tramite un normale computer. Il vero motore del metaverso è il software: la blockchain è la tecnologia che garantisce la proprietà e l’unicità degli oggetti digitali attraverso gli NFT, creando una vera e propria economia virtuale.
Esempi concreti di metaverso e piattaforme esistenti
Attualmente non esiste un unico “metaverso”, ma diverse piattaforme che ne incarnano i principi. Le più note sono:
- Decentraland: un mondo virtuale decentralizzato dove gli utenti possono acquistare terreni (LAND) come NFT, costruire e monetizzare le proprie creazioni.
- The Sandbox: una piattaforma focalizzata sulla creatività e il gaming, dove i giocatori possono creare i propri giochi e asset digitali e venderli nel marketplace.
- Roblox e Fortnite: sebbene siano principalmente piattaforme di gioco, sono considerati precursori del metaverso per i loro mondi persistenti, le economie interne e gli eventi sociali su larga scala (come i concerti virtuali).
Applicazioni e opportunità: dal fashion al real estate virtuale
Le potenzialità del mondo virtuale stanno attirando investimenti da settori molto diversi. Realtà del fashion e del luxury vendono abiti e accessori digitali per avatar, organizzando sfilate virtuali. Grandi catene di supermercati hanno acquistato terreni virtuali per creare esperienze interattive e lanciare prodotti. È persino possibile acquistare una casa virtuale o un terreno su cui costruirla, con transazioni gestite da agenti immobiliari specializzati. La ricerca accademica sta seguendo da vicino il fenomeno: nel 2022 il Politecnico di Milano ha inaugurato il progetto Metaverse Marketing Lab per analizzare le evoluzioni del mercato e il comportamento dei consumatori in questi nuovi ambienti immersivi.
Le sfide del metaverso: interoperabilità e criticità
La piena realizzazione del metaverso è ancora lontana e presenta notevoli ostacoli. La sfida principale è l’interoperabilità: la capacità di muovere il proprio avatar e i propri asset digitali senza soluzione di continuità tra le diverse piattaforme (un po’ come passare da un sito web all’altro). Attualmente, i mondi virtuali sono ecosistemi chiusi e in competizione. Altre criticità includono i costi elevati dei dispositivi di accesso, il consumo energetico delle tecnologie blockchain e le complesse questioni legate alla privacy, alla sicurezza dei dati e alla moderazione dei contenuti.
Articolo aggiornato il: 07/10/2025

