Kring di Ivan Venturi: la recensione del nuovo gioco

Kring di Ivan Venturi

I meno giovani, Millennials e Generazione X, sicuramente lo conosceranno già. Si tratta dello sviluppatore re del Commodore 64. Oltre che personaggio di spicco di Simulmondo, software house italiana famosa negli anni ’90 per videogiochi tra i quali Dylan Dog, 1000 Miglia e molti titoli sportivi. Kring di Ivan Venturi è il suo nuovo titolo: un gioco con colori e stile che ricordano questa piattaforma anche se con tratti vicini agli indie moderni, oltre che sviluppato da una sola persona, nel pieno stile della creazione di videogiochi negli anni ’90.

Prodotto dalla sua IV Productions, Kring invita i giocatori a trasformarsi in divinità sfigate, con il compito di evolvere e comandare le razze dei Kring, gli alieni più stupidi dell’universo, in una trama semplice, minimale ma efficace. Kring si presenta come un’amalgama psichedelica di generi in un arcade clicker che sfida ogni classificazione.

Com’è Kring di Ivan Venturi?

Ivan Venturi porta oltre 40 anni di esperienza nel campo dei videogiochi in Kring, che si rivela essere un progetto tanto audace quanto unico. Il gioco è stato sviluppato seguendo un approccio di “random design”, senza piani o progetti prefissati. Ivan ha sviluppato il gioco in 6 anni, semplicemente facendo quello che gli passava per la testa ogni giorno, in ogni stage disegnato, rendendo ogni elemento del gioco un riflesso spontaneo delle idee del suo creatore.

Una grafica disegnata a mano

Kring ha due caratteristiche peculiari. La prima è il tipico sbrilluccichio alla Commodore 64, con luci intermittenti che per tutti gli anni ’90 sono divenute famose per sospetti casi di epilessia da fotosensibilità. Opzione che si può disattivare, non rendendo certo il gioco meno bello e colorato.

La seconda è che la grafica di Kring è completamente disegnata a mano, ed è tanto affascinante quanto bizzarra, sposandosi perfettamente con l’atmosfera unica del gioco. Ogni scenario e personaggio è stato creato con una cura maniacale per i dettagli, realizzando degli ambienti e dei personaggi immediatamente riconoscibili e associabili a Kring, come i moderni meme, e immergendo i giocatori in un mondo vivacemente colorato.

La trama di Kring

Come spesso accadeva nei giochi classici degli anni ’80 e ’90, la trama di Kring è minimalista e si sviluppa nel corso del gioco. I giocatori allevano varie razze di Kring, caratterizzate da aspetti, nomi e proprie abilità. I Kring mangiano, si riproducono e muoiono di vecchiaia ma non potrebbero fare nulla senza i nostri click frenetici.

Inoltre, sono totalmente incapaci di difendersi a meno che non interveniamo noi, il loro Dio. I Kring intraprenderanno poi un viaggio con uno scopo non del tutto chiaro, cercando di colonizzare una parte della galassia sotto la guida del loro re, scelto dal giocatore.

Kring di Ivan Venturi

 

 

Kring di Ivan Venturi: il gameplay

Kring offre un’esperienza di gioco eclettica, con più di dieci minigiochi che variano dal clicker classico a shoot’em up,  a platform e altri generi difficili da definire.

“Kring è uno strambo clicker arcade adventure, il gameplay è: clicca come un forsennato e non sbaglierai”

Si riassumono con questa frase che lo sviluppatore, personificato all’inizio del gioco ci spiega. E, andando avanti col gameplay, capiremo che aveva ragione. Sono presenti, inoltre, dei cheat che sbloccano altre modalità del gioco e vengono suggerite dallo stesso sviluppatore, con messaggi all’interno dell’avventura.

Contenuti addizionali e rilascio

Al lancio i giocatori avranno accesso a una serie di contenuti aggiuntivi che arricchiranno ulteriormente l’esperienza di gioco. Tra questi, la colonna sonora originale di Kring, un artbook digitale, un archivio di giochi C64 e la versione digitale del libro “Vita di Videogiochi: memorie ad 8-bit”.

Cosa ci è piaciuto e a chi lo consigliamo

Kring si conferma come un must per varie categorie di giocatori. Gli amanti dei giochi indie in primis, i quali preferiscono piccole perle come questo piuttosto (o in alternativa) ai tripla A che dominano il mercato a prezzi non sempre abbordabili. In secundis si tratta di un titolo che non può sfuggire ai nostalgici dei videogiochi anni ’80 e primi anni ’90, e a coloro che considerano questo periodo il massimo splendore della storia dei videogiochi: grandi risultati, grandi videogame con poca tecnologia disponibile ma utilizzata al massimo. Infine, a tutti coloro che hanno pochi soldi da spendere e cercano del divertimento immediato. 

Pro: estetica unica e coinvolgente, varietà di gameplay, alta rigiocabilità, svago e divertimento immediati.
Contro: un po’ complesso per i neofiti del genere.

Il gioco è disponibile su Steam dall’8 Agosto 2024, assieme ai suoi DLC.

Immagini del gioco fornite dall’ufficio stampa della casa di sviluppo 

A proposito di Marco Alessio Finocchiaro

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