Nel mondo videoludico ci sono veramente pochi sviluppatori che si dedicano a una sola serie, o almeno a un singolo universo. Oddworld Inhabitants, fondata in America nel 1994 da Sherry McKenna e Lorne Lanning, ha visto il rilascio solamente di giochi legati all’universo di Oddworld, escludendo un periodo di 4 anni in cui lasciarono temporaneamente il campo videoludico. Essendo perlopiù videogiochi per una nicchia molto specifica, è facile che passino in sordina, ma vale assolutamente la pena parlarne.
Ecco quindi 3 dei giochi più interessanti di Oddworld Inhabitants.
1. Oddworld: Abe’s Oddysee
Il primissimo videogioco sviluppato dalla Oddworld Inhabitants e rilasciato da GT Interactive è il primo gioco nella duologia con Abe come protagonista, pubblicato nel 1997. Si tratta di un platform 2D pubblicato originariamente su PC e Playstation One, per poi tornare nel 2003 su GOG e poi nel 2008 su Steam. Il titolo segue Abe nella sua fuga da Rapture Farms (in Italiano “Mattatoi Ernia”): luogo i cui abitanti, avendo quasi esaurito le risorse che utilizzavano per le loro leccornie, intendono utilizzare i membri della sua specie (i Mudokon) come ingrediente speciale nel loro nuovo prodotto. La missione di Abe sarà quindi di fuggire e decidere se salvare gli altri dipendenti, trattati come schiavi e tenuti sotto stretta sorveglianza. Oltre a poter correre, saltare e poter interagire con alcuni marchingegni, le features simbolo del gioco sono quelle di poter parlare con i nostri simili, in modo da farci seguire o fermarli in caso di pericolo, e quella di poter prendere possesso di alcuni nostri nemici. Il gioco non cerca affatto di addolcire la sua critica anticapitalista: la serie infatti continuerà in questa direzione senza freno e con sempre maggior forza. Questo capitolo ricevette un remake nel 2014 chiamato New ‘N Tasty, come lo spot pubblicitario per il nuovo prodotto di Rapture Farms, riportando in auge la serie. Tuttavia, il cambio da diverse schermate pre-renderizzate a un’ambientazione totalmente 3D degli sfondi fa perdere un po’ di punti per quanto riguarda lo stile generale del gioco.
2. Oddworld: Stranger’s Wrath
Pubblicato da EA Games nel 2005 per Xbox, per poi uscire in HD su console Playstation, PC e Nintendo anni dopo, è il quarto videogioco ambientato nel mondo di Oddworld. Ci farà prendere una pausa da Abe, per metterci nei panni dello Straniero: un misterioso cacciatore di taglie che sta cercando di accumulare denaro per motivi che ci saranno tenuti nascosti. Sarebbe stato facile scegliere un altro titolo platform tra i giochi di Oddworld Inhabitants di cui parlare, ma Stranger’s Wrath è una svolta decisamente più interessante. La serie cambia totalmente direzione con questo capitolo, passando dal genere platform a un action adventure ibrido a un FPS. Cambia anche l’ambientazione, passando dalle letali fabbriche che occupavano la maggior parte dei primi tre capitoli a un ambiente western. Infatti, il nostro principale obiettivo all’interno del gioco sarà quello di riscattare taglie di diversi criminali, che attaccheremo con una balestra che utilizza come munizioni insetti e piccole creature che troveremo in giro, ognuno dagli effetti diversi. Esattamente come nei capitoli precedenti potremo approcciare i nostri nemici “pacificamente”, cioè stordendoli e consegnandoli alle autorità, oppure più semplicemente uccidendoli. Oltre alla critica anticapitalista, sempreverde per un Oddworld, qui si va anche a discutere di come il profitto spinga a cambiare le persone, arrivando anche a rinunciare alla propria identità pur di poter vivere in pace.
3. Oddworld: Soulstorm
Soulstorm è l’ultimo capitolo a essere stato rilasciato ad oggi nella saga di Oddworld, uscito inizialmente in esclusiva su console Playstation e sull’Epic Games Store e sviluppato da Oddworld Inhabitants assieme a diversi studi esterni. Pubblicato dalla stessa Oddworld Inhabitants, è un reimagining del sequel di Abe’s Oddyssee, Abe’s Exoddus rilasciato nel 1998. Il gioco prende una direzione un po’ diversa rispetto alla sua controparte originale. Seguiremo Abe subito dopo la fine del primo capitolo, che dovrà portare il suo popolo in salvo dal precedente proprietario di Rapture Farms che gli sta dando la caccia. Oltre ai comandi già presenti nel primo capitolo, qui vengono introdotte diverse meccaniche, tra cui il doppio salto e il poter costruire oggetti che potranno tornarci utili durante l’avventura. Un’altra svolta nel gameplay è nel sistema di “karma” all’interno del gioco: qui infatti, oltre a poter scegliere di salvare i Mudokon, avremo anche l’opzione come in Stranger’s Wrath di risparmiare i nostri nemici, catturandoli anziché uccidendoli. Dopo il rilascio del gioco sono stati pubblicati due DLC gratuiti, uno per Xbox (Vykkers Labs) e uno per console Playstation e PC (Toby’s Escape). Anche qui, come nei vari capitoli, c’è una forte critica anticapitalista, in cui persino i nostri nemici di un’intera serie, gli Slig, potrebbero arrivare a ribellarsi ai loro capi.
La saga di Oddworld ha ormai 30 anni e l’ultimo capitolo rilasciato, Soulstorm, non è andato molto bene. Parlare solo di 3 giochi non rende giustizia alla quantità di lavoro svolto dall’azienda e proprio per questo, si invita a controllare anche gli altri giochi della saga, come Munch’s Oddysee o Abe’s Exoddus. Ci sono rumor che parlano di un nuovo gioco in arrivo che non fa parte del mondo di Oddworld, ma è presto per dirlo. Non si può far altro che augurare loro buona fortuna e sperare che questo pezzo di storia videoludica non vada perso, specie per come sta andando in quest’ultimo periodo il mondo videoludico.
Fonte immagine di copertina: Pagina ufficiale Steam di Oddworld: Abe’s Oddysee