I Soulslike, un genere ufficiale o un’etichetta di Internet?

I Soulslike, un genere ufficiale o un'etichetta di Internet?

In ogni branca delle produzioni artistiche, per classificare ogni opera facciamo riferimento ai generi: per quanto riguarda le canzoni, i generi possono essere il rock, il pop, il rap; per la letteratura abbiamo, invece, il fantasy, l’horror, i thriller e molti altri ancora. Anche i videogame, anch’essi considerati una forma d’arte, sono divisibili in molti generi: sparatutto in prima persona (FPS), giochi di ruolo (RPG), simulazione, strategia e molti altri ancora, dividendosi in categorie a loro volte sempre più fitte e specifiche.

Negli anni del 2010, molti fanatici della community dei giochi RPG iniziarono a etichettare molti giochi del genere con l’appellativo di Soulslike, per i più disparati motivi.

Ma che significa la parola Soulslike”?

Come si può intuire, è formata da due parole, “Like Souls”, all’italiana “Come i Souls”, e con “Souls”, nel mondo dei videogiochi, si intendono alcuni dei giochi che sono usciti dalla casa di produzione nipponica FromSoftware. Partendo da Demon’s Souls; seguendo con la trilogia Dark Souls, Dark Souls II e Dark Souls III; e concludendo con i tre titoli autoconclusivi Bloodborne, Sekiro ed Elden Ring. Soulslike, quindi, si riferiscono ad altri giochi con caratteristiche uguali o simili a quelli sopracitati.

Non è un caso infatti che, dopo l’uscita di quel gioco in particolare che ha gettato le basi di questo grande fenomeno, ovvero Dark Souls, i fan di quest’ultimo hanno iniziato a usarlo come modello di riferimento per criticare (sia in maniera costruttiva o distruttiva) i futuri giochi che avrebbero ripreso alcuni elementi dal suddetto.

Ma quali le caratteristiche renderebbe un gioco un Soulslike?

1) Difficoltà
Una delle prime cose che i giocatori, erroneamente, dicono quando affrontano un gioco difficile, è quello di chiamarlo subito Soulslike. Nonostante l’ambiente sia completamente ostile, dove la maggior parte delle entità ha la sola programmazione di sconfiggere il giocatore, e la morte può causare la perdita della valuta del gioco o punti esperienza; questa caratteristica è puramente soggettiva e facilmente superabile con il miglioramento dell’equipaggiamento o con la semplice abilità del giocatore.

2) Ambientazione
Molti dei giochi Soulslike hanno questo elemento in comune: un’atmosfera oscura, tetra, oppure decadente e apocalittica, oscillando tra i mondi medievali e futuristici; il giocatore ha sempre a che fare con un mondo sull’orlo della rovina, attraversando un’insidiosa mappa dai colori spenti, scuri e un paesaggio in rovina. Un elemento abbastanza elusivo, visto che non tutte le ambientazioni apocalittiche e oscure fanno dei giochi dei Soulslike. Zelda the breath of the wild, prendendo per esempio, partendo dall’ambientazione analoga a quella sopracitata, avrebbe le caratteristiche di un Soulslike, eppure non lo è.

3) Trama criptica
Un’altra caratteristica che hanno in comune questi giochi, è il fatto che la storia del passato non la si scopre subito, ma si lascia il giocatore a raccogliere vari pezzi d’informazione reperibili dai dialoghi con i personaggi e alcuni oggetti di gioco, cercando di ricostruirla.
Può essere un modo interessante per svelare piccoli pezzi di storia nel corso del gioco, come se fosse un puzzle, tuttavia ci sono alcuni giochi definiti Soulslike che non hanno tutto questo mistero nella storia, anzi viene vissuta direttamente nel percorso verso il finale, come Nioh.

4) Finali
Infine, la questione dei finali è molto dibattuta dalla community. Ci sono giochi considerati Soulslike, come Nioh, che hanno un solo e unico finale; invece, giochi non considerati del genere, come Blasphemous, che hanno più di un finale aperto. Si affibbia molto spesso l’apertura e la moltitudine dei finali a libera interpretazione come marchio di fabbrica della FromSoftware, ma molti giocatori dimenticano che questi tipi di conclusioni nascono da molto tempo prima dei giochi Souls, come Nier del 2010 o Shadow of the Colossus del 2005.

Come si è analizzato in questo articolo, riportando alcuni esempi di cosa o non cosa sia un Soulslike, si può evincere che queste caratteristiche non rendano necessariamente un gioco appartenente al genere “Souls”, ma come sia l’utilizzo di uno o più di questi elementi per rendere un gioco un Soulslike tale di questo nome.

Fonte immagine: Pixabay

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