Lilletta Ely, celebre cosplayer, youtuber, content creator e scrittrice, è una vecchia e affezionata conoscenza per noi di Eroica Fenice ed è nota a tutto il pubblico nerd per i suoi video spiritosi e i contenuti che pubblica, da qualche anni anche su TikTok. Il suo carattere è il suo punto di forza, non le manca la volontà. Mentre il mondo si trasforma, lei si adatta con capacità darwiniana e nel frattempo, sono trascorsi quasi dieci anni e nuove generazioni di fan di manga e anime, di fantasy e magia, si appassionano ai suoi contenuti così come gli amanti della “vecchia scuola” possono fare un tuffo nel passato possono fare un tuffo nel passato con i suoi video spassosi. Dato il mutar dei venti e all’indomani di un altro affollatissimo e intenso Lucca Comics and Games 2024 dove Lilletta ha presenziato, tra gli altri eventi, con un fantastico Cosplay a tema Hocus Pocus abbiamo deciso di chiedere il suo punto di vista sulle ultime novità nel campo della comunicazione e dei social media.
Lo abbiamo già chiesto in passato ma vogliamo saperlo ancora: chi c’è dietro Lilletta Ely?
Come suol dirsi: me, me stessa, medesima. Il mio piccolo canale YouTube è nato per gioco, ma oggi per me è un’ancora fondamentale. Faccio un lavoro d’ufficio assai monotono e poco creativo, ma purtroppo, come ben sappiamo, in questo paese non è sempre semplice trovare uno sbocco lavorativo in linea coi propri studi (nel mio caso beni culturali) e soprattutto con le proprie capacità e inclinazioni. Così, se nelle ore di ufficio devo occuparmi di noiose pratiche burocratiche, nel tempo libero posso parlare di quello che più mi piace: anime, manga e cultura “nerd” in generale. E gatti, che non guastano mai!
Sei scrittrice, Cosplayer, videoblogger e ora anche TikToker. Quale ruolo ricopri più volentieri, in cui senti di essere più nel tuo elemento?
Ho iniziato ad interessarmi al cosplay nel lontano 2004 e proprio questo hobby mi ha avvicinata a quello che faccio oggi, per questo resterà sempre una parte fondamentale del mio percorso “nerdistico”. Tuttavia, con l’avanzare dell’et… ehm, col mio diventare vintage, mi risulta un pò arduo passare ore e ore in fiera con abiti scomodi o parrucche strette, per cui ho dovuto relegare questo hobby a rare occasioni, quali, per l’appunto Lucca Comics, che fa vivere non solo una fiera, ma anche tutta la bellissima città in cui essa si svolge! YouTube è stato la vera chiave di volta perché mi ha permesso di comunicare ciò che mi piace con chi aveva il piacere di starmi ad ascoltare, e ho scoperto che mi piaceva moltissimo trattare questi argomenti nei video. Pian piano, con passi decisamente lenti, ho cercato di migliorarmi dal punto di vista tecnico ma anche variando e spaziando altri argomenti. Come i fotoromanzi vintage di Barbie, che adoro fare! Su TikTok posso dire: ni. Mi piace esplorare ciò che viene pubblicato, trovo comodo soprattutto non vi siano le restrizioni copyright che invece su YouTube sono molto stringenti, ma d’altronde quest’ultimo permette di monetizzare i contenuti, Tik Tok no, per lo meno che io sappia. In conclusione, però, YouTube resta la mia casa primaria a cui sarò sempre affezionata.
Di canali come il tuo non ce n’erano molti, tu stessa ti sei ispirata ai video riassunti divertenti dei cartoni animati che hanno accompagnato boomers e millennial come me. Ma poi, qualcosa è cambiato…
Credo sia stata proprio l’app di TikTok a cambiare in maniera radicale la fruizione di ciò che realizzano i content creator: se YouTube rendeva gradevole la visione di un video di 5, 10 o anche 20 minuti, con TikTok è tutto più veloce, fugace, ogni cosa è fatta di trend e temi virali che a volte lasciano il tempo che trovano. Non a caso YouTube ha introdotto gli shorts, per concorrere in qualche modo col suo nuovo competitor. Inoltre, se per girare e montare un video per YouTube occorreva un minimo di tempo e manualità adesso col cellulare si possono realizzare corti degni di un festival del cinema in pochissimo tempo!
Tiktok ha trasformato tutti in videomakers, videoblogger pubblicando chi più chi meno prodotti di qualità. Com’è cambiato il tuo lavoro in questo senso e in che modo l’ Intelligenza Artificiale sta influenzando il lavoro nel campo della comunicazione visiva?
Credo che tutti noi content creator abbiamo notato un cambiamento epocale dopo l’avvento di TikTok: lo stesso YouTube ora spinge forzatamente video brevi e verticali al posto di quelli classici, forse perché la soglia dell’attenzione è drasticamente calata, e intrattenere per più tempo lo spettatore è diventato un qualcosa di non scontato come invece lo era prima. Spesso con TikTok si diventa virali per le tematiche e le cose più assurde, permettendo a chiunque di godere dei suoi 5 minuti di popolarità, che a volte sfumano pian piano, mentre altre aprono strade inaspettate.
Che cosa c’è nel futuro di Lilletta Ely?
Spero di trovare le energie ed il tempo per scrivere un nuovo libro, vorrei provare qualcosa di diverso stavolta, sebbene sia consapevole che sarà un percorso in salita in quanto lo dovrò autoprodurre. Le case editrici, ahimè, stanno affrontando un periodo non facile, e se proprio devono pubblicare qualcosa, puntano non certo alla qualità ma alle potenzialità di vendita, chiedendo per esempio a chi ha milioni di followers su Tik Tok di scrivere qualcosa, sebbene poi magari quel creator porti contenuti abbastanza intraducibili in pagine scritte, ma d’altronde, è la dura legge di mercato!
Il quadro, secondo Lilletta Ely, si potrebbe definire quasi un paradosso: tanto semplice quanto complicato. Nell’ottica dell’utilizzo di una app dove tutti possono trovare un momento di notorietà, è piuttosto facile creare un contenuto, tuttavia è difficile che resti nel tempo, se non è un prodotto di qualità, nonostante tutto. Facciamo un grande in bocca al lupo per le prossime imprese a questa straordinaria e “resistente” Lilletta Ely , invitando tutti ad iscriversi al suo canale Youtube e alle sue pagine su Instagram e Facebook, Instagram e, ovviamente, su TikTok.
Si ringrazia Elisabetta Tosi, in Arte Lilletta Ely per l’intervista. Immagine di Copertina e foto nell’articolo per gentile concessione di Lilletta Ely.