Pokémania: la rinascita di un brand

Pokémania: la rinascita di un brand

Negli ultimi anni, il brand Pokémon ha vissuto una vera e propria rinascita. Ma quali sono stati gli eventi principali che hanno portato a questa nuova ondata di Pokémania? Cerchiamo di ripercorrere insieme i passaggi più significativi.

Uno dei brand più forti al mondo

Partiamo da un dato di fatto: Pokémon è uno dei brand più forti non solo in Giappone, ma in tutto il mondo. Non si limita al settore videoludico, ma abbraccia un universo vastissimo che comprende giochi di carte, tornei competitivi, serie TV, anime e un merchandising praticamente infinito.

Il successo iniziale grazie alla collaborazione con Nintendo

Il marchio è sempre stato potente, soprattutto grazie al successo dei videogiochi sviluppati principalmente per le console Nintendo. Non si è mai espanso verso altre piattaforme come PlayStation o Xbox, rimanendo fedele alla casa madre. Questo non è stato un limite, anzi: i giochi Pokémon hanno sempre avuto un enorme seguito sia per l’accessibilità economica delle console Nintendo, sia per la loro capacità di attrarre un pubblico molto ampio. Insomma, sin dalla fine degli anni ’90, Pokémon è stato sinonimo di successo.

Il calo dei primi anni del 2010

Negli anni ’10 del 2000, però, il brand ha attraversato una fase di calo. Non riusciva più ad attirare l’attenzione e l’entusiasmo dei tempi d’oro, né a livello commerciale né mediatico. Ma tutto è cambiato con una serie di eventi che, a partire dal 2016, hanno riacceso l’interesse per il mondo Pokémon, soprattutto tra i giovani adulti nella fascia tra i 20 e i 30 anni.

Il caso Pokémon GO, la miccia che ha riacceso l’entusiasmo

Il primo grande scossone è stato Pokémon GO, lanciato nel 2016. Il gioco ha unito la forza del brand con una tecnologia allora innovativa: la realtà aumentata. Pokémon GO ha rivoluzionato il modo di giocare, spingendo le persone a uscire di casa, camminare, esplorare il mondo reale e interagire con altri giocatori. Questo gameplay unico ha attirato una vasta platea, tra chi cercava qualcosa di nuovo e chi, spinto dall’effetto nostalgia, sognava da bambino di diventare un Allenatore di Pokémon nella vita reale.

In quel periodo, Pokémon è tornato a essere sulla bocca di tutti. Alcuni hanno scaricato il gioco per curiosità, altri per moda, altri ancora per rivivere le emozioni dell’infanzia. Il risultato? Un successo planetario e l’inizio di una nuova ondata di Pokémania.

Il boom delle carte collezionabili: Logan Paul e il rilancio del collezionismo

Successivamente, è arrivato un altro fenomeno: il boom delle carte collezionabili. Tutto è partito quando Logan Paul, noto influencer americano, ha fatto scalpore acquistando e mostrando pubblicamente carte Pokémon rare, facendo schizzare l’interesse (e i prezzi) alle stelle. Le carte sono tornate, così, protagoniste anche sui social, diventando oggetti da collezione ambiti non solo dai nostalgici, ma anche da investitori veri e propri. Alcune carte hanno raggiunto valori incredibili, toccando anche il milione di dollari. Anche in questo caso, il motore del successo è stato in parte l’effetto nostalgia. Aprire un pacchetto di carte oggi significa rivivere l’emozione di quando si era bambini. Inoltre, il crescente interesse per le carte rare, ha spinto il collezionismo Pokémon, che è diventato ormai un vero e proprio mercato.

Un mercato strutturato e strategico

The Pokémon Company ha saputo cavalcare perfettamente l’onda. Ha lanciato edizioni speciali in occasione di anniversari, puntato su Pokémon iconici e creato espansioni in cui le carte rare erano sempre più difficili da trovare. Questo ha generato una vera e propria “caccia” alle bustine. Il boom  delle carte è stato quindi un altro forte impulso alla Pokémania moderna.

Gli effetti collaterali della nuova febbre Pokémon: il fenomeno scalping

Questa nuova ondata di interesse ha però portato anche alcuni effetti negativi. Uno dei principali è stato il fenomeno scalping dei reseller: persone che, fin dalle prime ore del mattino, si accalcavano davanti ai negozi in attesa dell’apertura per acquistare in massa bustine, blister e pack. Il loro scopo non era collezionare o giocare, ma rivendere tutto a prezzi maggiorati, anche il doppio o il triplo del prezzo originale, alimentando un vero e proprio mercato parallelo.

Pokémon Pocket: un’app innovativa in un mercato in evoluzione

Infine, va citato il recente successo di Pokémon Pocket, un’applicazione lanciata negli ultimi sei mesi, che ha saputo sfruttare al massimo l’interesse rinato intorno alle carte. Nell’app, gli utenti possono collezionare carte digitali, scambiarle e utilizzarle per giocare, dando vita a un’esperienza completamente nuova ma perfettamente in linea con la tradizione Pokémon. Pokémon Pocket ha dato ulteriore slancio sia al brand sia al mondo del collezionismo, proponendo un’alternativa digitale che ha risolto un problema concreto: la scarsità di prodotto fisico disponibile.

La Pokémania continua a evolversi

In conclusione, la recente Pokémania non è stata un caso fortuito, ma il frutto di una combinazione di innovazione e una strategia di marketing mirata. Un mix che ha saputo riaccendere l’interesse dei fan storici, ormai adulti, attirare nuove generazioni e persino conquistare l’attenzione di collezionisti e investitori.

Fonte immagine: Archivio personale

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A proposito di Chiara Pia Giugliano

Classe '00, studentessa di lingue e culture africane e asiatiche all'Orientale. Scoprire e vivere nuove culture e tradizioni è ciò che più mi rende felice! Motivo per cui, appena posso, sono in viaggio! Compagna inseparabile delle mie avventure è la macchina fotografica, una delle mie più grandi passioni insieme all'arte, al cinema e alla lettura.

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