Il franchise Pokémon è uno dei più noti al mondo e ha influenzato intere generazioni a partire dagli anni ’90. Non tutti sanno che gli incassi globali generati dalla sua nascita superano i 100 miliardi di dollari, rendendolo il marchio più fruttuoso della storia. Ma come nasce il fenomeno globale dei “mostriciattoli tascabili”? La storia inizia con un ragazzo giapponese e la sua passione per la collezione di insetti.
Indice dei contenuti
Evento | Dettagli e protagonisti |
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Inventore dei Pokémon | Satoshi Tajiri, fondatore di Game Freak. |
Primo Pokémon Creato | Rhydon, disegnato da Ken Sugimori. |
Primi Giochi Pokémon | Pokémon Rosso e Pokémon Verde (Giappone, 1996). |
Debutto Serie Animata | Giappone, 1997. Rende Pikachu la mascotte globale. |
Le origini: l’idea di Satoshi Tajiri
La creazione dei Pokémon va accreditata principalmente a Satoshi Tajiri, che assieme a Ken Sugimori fondò la software house Game Freak. Tajiri passò la sua gioventù in una periferia di Tokyo coltivando le sue due più grandi passioni: i videogiochi e collezionare insetti. Questa pratica era molto diffusa nelle abitudini giapponesi prima dell’urbanizzazione. Proprio da questo passatempo, osservando le metamorfosi degli insetti, Tajiri prese spunto per creare un mondo abitato da creature immaginarie che i ragazzini potessero catturare, allenare e scambiare con gli amici.
I primi videogiochi: la nascita di un mito
Tajiri portò il suo progetto a Nintendo chiamandolo “Capsule Monsters”. Il nome fu poi cambiato per copyright in “Pocket Monsters” e abbreviato in Pokémon. Le figure chiave nello sviluppo furono Tajiri, Ken Sugimori che disegnò i Pokémon, Junichi Masuda che compose le musiche e il leggendario Shigeru Miyamoto, che come produttore ideò meccaniche fondamentali come le lotte e le apparizioni nell’erba alta. Dopo 6 anni di lavoro, i primi giochi Pokémon, *Rosso* e *Verde*, uscirono in Giappone nel 1996 per il Game Boy, arrivando in Occidente nel 1998. La prima generazione includeva 151 Pokémon, ma, contrariamente a quanto si possa pensare, il primo Pokémon ad essere stato disegnato da Sugimori fu Rhydon, non Pikachu.
La serie animata e l’ascesa di Pikachu
Alla fine degli anni ’90 venne trasmessa in Giappone la serie animata dei Pokémon, che racconta le avventure di Ash Ketchum. È proprio grazie all’anime che si spiega perché Pikachu è diventato così famoso, elevato a icona immortale del brand. Inizialmente, il compagno di Ash doveva essere Clefairy, ma alla fine fu scelto il noto roditore elettrico perché piacque maggiormente al pubblico, in particolare a quello femminile, risultando più carino e accattivante. L’anime conta oggi migliaia di episodi, inclusi alcuni controversi come il famoso episodio bandito dalla televisione a causa degli effetti stroboscopici.
Il gioco di carte collezionabili (TCG)
Un altro settore dove il brand è dominante è quello delle carte da gioco collezionabili (TCG), una mania iniziata in Giappone nel 1996. Fino al 2003 le carte Pokémon venivano prodotte da “Wizards of the Coast”, la stessa azienda delle note carte di Magic. Il TCG Pokémon costituisce oggi uno degli elementi cardine del collezionismo moderno: molti collezionisti sono disposti a spendere cifre esorbitanti, come i circa 5 milioni di dollari spesi dallo youtuber Logan Paul per la leggendaria carta “Pikachu Illustrator”.
Dalla passione di un ragazzo per gli insetti a un impero multimediale, la storia dei Pokémon dimostra come una semplice ma potente idea – catturare, allenare e condividere – possa conquistare il mondo e unire diverse generazioni.
Immagine di copertina: Pixabay
Articolo aggiornato il: 02/09/2025