Speedrun e retrogaming, tra nostalgia e ossessione

Speedrun e retrogaming, tra ossessione e nostalgia

Il mondo dei videogiochi al giorno d’oggi sta raggiungendo vette impensabili; per grafica, profondità di gameplay e storytelling si sta lentamente arrivando a creare dei veri e propri capolavori ma, nonostante tutto ciò, molti videogiocatori si sentono sempre più distaccati da quello che giocano.
Cosi tornano al passato tuffandosi in vecchi capolavori di generazioni passate rivivendo le sensazioni e gli scenari che magari li emozionavano da bambini.
Questo è conosciuto come retrogaming e, per i più temerari, spesso si trasforma in ossessione provando a battere i giochi che da piccoli gli sembravano infiniti nel minor tempo possibile; questo è il mondo delle speedrun.
Tempo di tuffarsi nel passato e capire questo mondo di nicchia.

Esempi di retrogame


Nonostante non ci sia una definizione precisa di retrogame, il senso generale che accumuna console e videogiochi al termine è che questo appartenga a generazioni passate e lontane dal contemporaneo mondo videoludico.
Questo porta, quindi, a far cadere sotto la stessa definizione giochi come Pacman (rilasciato nell’ormai lontanissimo 1980), e Super Mario 64 (rilasciato nel già più recente 1996 e con un remake per Nintendo DS del 2005).
È quindi evidente che questi siano giochi che richiedano un certo tipo di apparecchi per funzionare e per essere goduti al massimo. Infatti, ad esempio, per giocare a Super Mario 64 servirebbe una Nintendo 64 (del novembre 1995) ormai fuori produzione e venduta come un cimelio vintage perciò spesso questa, come molte altre, console è difficilmente rintracciabile sul mercato.
La soluzione a questo problema arriva però con gli emulatori sempre più frequenti sul web che permettono di rivivere quelle emozioni ma giocando dalla comodità dei nostri dispositivi più moderni.
la facilità di utilizzo e di diffusione di questi ultimi ha portato molti giocatori a riavvicinarsi a vecchi titoli e molti hanno testato i limiti dei retrogame; chi cercando segreti, chi scovando bug (errori all’interno del gioco) o chi semplicemente ha voluto scoprire quanto velocemente questi potessero essere finiti. È qui che nascono le cosiddette speedrun.

Dedizione o ossessione, la realtà delle speedrun

La parola speedrun, che dall’inglese è vagamente traducibile in corsa di velocità, allude quindi al completare un gioco o sezione di un gioco nel minor tempo possibile. Gli speedrunners non sono solo ottimi giocatori ma grandi strateghi perché per eseguire una speedrun con successo serve non solo tantissima pratica ma anche preparazione pregressa. Infatti, una speedrun può comprendere anche l’utilizzo di percorsi preparati pocanzi, l’abusare di glitch che possono comportare “uno skip” di alcune zone del gioco stesso al fine di ottenere un risultato finale migliore.
Dopo la nascita di questo fenomeno di massa si sono create non poche comunità di giocatori determinati a scovare ogni singolo cavillo, movimento e percorso che possa portare a tempi di completamento bassissimi.
Ma come sarebbe possibile controllare ogni singola speedrun dei tantissimi giochi sul mercato videoludico?
Ed è qui che entra in gioco Speedrun.com. Questo sito, che vanta classifiche su ben 20000 giochi con moltissime categorie diverse per gioco, è il sito perfetto per gli speedrunner che registrano i loro tentativi, li inviano ai moderatori del sito e qui vengono stilate le classifiche dei tempi migliori per gioco.
La cosa più sorprendente è che i giochi con più speedrun sono proprio i retrogame; se prendiamo ancora ad esempio Super Mario 64 facendo una piccola ricerca notiamo non solo che è uno dei giochi con più speedrunner attivi ma ha un numero di tentativi registrati pari all’assurda cifra di 34mila. Considerando che il tempo più veloce per una run classica di Super Mario 64 è di 1h 34m e 35s, numero assurdo per chi abbia mai giocato Mario 64 magari da piccolo ed averlo finito dopo mesi, vale a dire che ci sono almeno 34mila ore di gioco documentate solo su questo titolo. Questo è un numero, strano a dirsi, ma molto piccolo paragonato alle migliaia di ore di pratica che gli speedrunner dedicano a perfezionare i loro percorsi e strategie che vanno eseguiti senza il minimo errore. Pratica che spesso viene condivisa su YouTube e Twitch e molti streamer, a volte neanche grandi speedrunner, hanno trovato grandi community a supportare i loro tentativi. Degni di nota sono Simply (che ha anche tenuto il record mondiale) e Clint Stevens (speedrunner di medio livello che compensa con la sua simpatia).
Ma c’è un dettaglio che rende le speedrun di Super Mario 64 interessanti; infatti il tempo più veloce di completamento dell’intero gioco, ovvero raccogliere 120 stelle, è di 1h 34m 35s ma se non fosse necessario prendere tutte quelle stelle?
Su speedrun.com infatti esistono altre 4 categorie: finire il gioco con 70 stelle, 16 stelle, 1 sola oppure 0.
Un giocatore “normale” penserebbe che tutto questo è assurdo ma gli speedrunner vedono le cose in maniera diversa dagli altri. Infatti, abusando di glitch e alcune meccaniche oscure del gioco, riescono ad ottenere risultati assurdi come, ad esempio, il record mondiale per una run a 0 stelle: 6 minuti e 27 secondi.
Ai più colti è sicuramente venuto un dubbio “ma com’è possibile salire le leggendarie scale infinite alla fine del gioco? Serve per forza avere tutte le stelle.” ebbene in una speedrun neanche quelle sono così lunghe. Roba da matti.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Nanni Luigi

Studente di Lingue e Culture Comparate presso L'Orientale di Napoli. Ventunenne sempre con le cuffie e un jack of all trades con le mani in pasta in troppe cose.

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