Tra tempo libero e startup, il 3D è ormai una realtà consolidata in Italia

Tra tempo libero e startup, il 3D è ormai una realtà consolidata in Italia

Ecco come il mondo della tecnologia sarà rivoluzionato dal 3D, che mira a cambiare il modo di navigare, di passare il tempo online ma anche di lavorare.

GABRIELE BONFIGLIO – È il 2023 la data limite che gli esperti di The Digital Box si sono dati per lanciare il loro nuovo prototipo di assistenze virtuale. Un qualcosa che sembra uscito direttamente dalla serie fantascientifica di Star Wars o dalle immagini di Star Trek: si tratta infatti di un assistente in forma di ologramma, creato proprio dall’azienda hitech pugliese, tra gli esempi più virtuosi della Murgia Valley. Una creazione che vede la luce grazie all’utilizzo del 3D e grazie alla sua capacità di interagire, comprendere e rispondere agli stimoli lessicali e semantici.

Un assistenze aziendale dotato di ologramma tridimensionale, che si presenta sotto le sembianze di un avatar umano, ovviamente personalizzabile a seconda delle esigenze. Al suo interno un’intelligenza artificiale che permette di agire in senso logico, comprendendo non solo le domande ma anche il tono della voce e l’espressione di chi gli sta parlando.

Una rivoluzione che viene spiegata così da Roberto Calculli, amministratore delegato nonché fondatore dell’azienda di The Digital Box: “Gli smart speaker come Google Home o Alexa fanno sempre più parte della nostra vita quotidiana e la mia previsione è che entro 10 anni parleremo con il 70 per cento di tutti i dispositivi tecnologici. Abbiamo deciso di mettere a disposizione delle aziende i vantaggi di uno smart speaker dotato di intelligenza artificiale sviluppando un nostro dispositivo con hardware e design italiano, e un sistema di audio-conferenze proprietario e quadrifonico che si connette a tutte le piattaforme aziendali”.

Il viaggio verso l’era 3D era iniziato però qualche anno fa in altri ambienti. Ad anticipare questa tendenza, infatti, ci aveva pensato il settore dei casinò online, che aveva e continua ad investire fortemente nella grafica innovativa e nelle innovazioni tecnologiche. Uno dei simboli di questa trasformazione è la slot Gonzo’s Quest, uno dei giochi più famosi presenti sulla nota piattaforma Starcasinò. In questo titolo prodotto dalla software house NetEnt la grafica tridimensionale si abbina ad effetti sonori avvolgenti e dinamici e ad un gameplay accessibile e semplice, un mix che ha contribuito al successo della prima slot 3D della storia.

Come spiega Riverso, head writer di GamingInsider: “Il 3D è una tecnologia molto usata dalle software house che associano nei loro titoli un gameplay veloce ad una narrazione avvincente, supportata da nuove funzionalità che migliorano l’esperienza di gioco. Più i giocatori sono esposti dal mercato ai giochi 3D, più li desiderano. Il successo di Gonzo’s Quest e di altre slot in 3D si spiega dall’unione di tutti questi elementi nella progettazione e sviluppo dei giochi”.

Tra lavoro in ufficio e tempo libero a casa il 3D si sta prendendo la scena. E chissà quante novità ha in serbo per il futuro.

 

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