Il personaggio di Rayman ha una storia a dir poco intrigante, dal momento che nel tempo ha subito diversi cambiamenti e spesso “ingiustizie”.
I primi giochi nacquero agli inizi degli anni Novanta per merito del designer francese Michel Ancel e di Ubisoft che cercava di espandere le proprie operazioni. Ancel ideò il carattere del personaggio ispirandosi ad Indiana Jones ed il suo spirito di avventura, e per l’aspetto decise che Rayman non avrebbe avuto alcun arto al solo scopo di semplificare il lavoro di animazione per i primi giochi 2D.
Il gioco del 1995 venne rilasciato per la prima Playstation e l’Atari Jaguar e il successo fu così grande da rendere la piccola melanzana parlante, Rayman, la mascotte non ufficiale di casa Ubisoft. Avvicinandosi agli anni 2000, la Ubisoft cercò di usare il suo personaggio di successo per avvicinarsi, come tante altre case di sviluppo all’epoca, al mondo 3D, facendosi spazio tra giochi come Crash e Mario 64; uscì dunque, nel 1999 su diverse piattaforme, il secondo titolo della serie principale, “Rayman: The Great Escape”, che dettò una storia più epica e composta, ritenuto ancora oggi dai fan il migliore della serie.
Dopo l’uscita del terzo titolo della serie principale nel 2003, Rayman andò incontro ai Rabbids che, grazie al loro grande successo dovuto alla serie spin-off, rubarono il posto alla prima mascotte di Ubisoft, facendola allontanare per alcuni anni dai riflettori. Dal 2011 al 2013, Ancel cercò di riportare gloria al suo personaggio ritornando alle origini: da questo punto in poi, si parla dettagliatamente dei due giochi che riportarono Rayman sul palcoscenico dell’industria videoludica e che bisogna giocare assolutamente.
1. Rayman Origins
Come abbiamo accennato prima, dopo anni di silenzio e poco interesse Rayman rientra in scena con un ritorno alle origini, il 2D. Rayman Origins è un platform 2D in stile metroidvania, ma con grafica moderna; le animazioni e gli sfondi di gioco sono estremamente fluidi e si ha la possibilità di giocare con altri tre giocatori a suon schiaffi e risate. Il titolo dispone di una trama semplice ma decisamente comica, infatti il gioco inizia con il protagonista e i suoi amici che russando forte nella Radura dei Sogni, disturbando una vecchia strega malvagia del sottosuolo che spedirà contro il gruppo di amici grandi orde di Incubi, il tutto accompagnato da musiche eccezionali ed esilaranti che creano ancora più atmosfera durante i tanti livelli da giocare. Gli obiettivi in gioco sono molto semplici, salvare i Lum e gli Electoons, salvare le Ninfe imprigionate dagli Incubi e infine sconfiggere lo storico nemico di Rayman, Mr. Dark.
Durante la grande avventura di circa 60 livelli, presenti all’interno di cinque mondi e una sezione bonus, il giocatore andrà incontro a livelli “sfida a tempo”, livelli sparatutto a scorrimento detti “moskito”, bossfight di ogni genere e per i completisti un postgame di giusta difficoltà. In poche parole, Rayman Origins non è solo un ritorno di uno dei personaggi più iconici della storia dei videogames, ma un vero e proprio capolavoro che riprende la formula platform 2D in chiave moderna e accompagnata da trama e colonne sonore originali.
2. Rayman Legends
Dopo il grande successo di Origins, arriva a distanza di due anni Rayman Legends, titolo ritenuto capolavoro del genere platform, che ha ripreso la formula del suo predecessore raffinandola in tutto e per tutto. Oltre al miglioramento grafico evidente, vengono introdotte nuove meccaniche e contenuti aggiuntivi che potenziano il titolo da ogni direzione. Tra gli elementi aggiuntivi e principali di Legends ci sono i Livelli Musicali, reinterpretazioni in stile Rayman di canzoni famose realmente esistite come “Eye of the Tiger” dei Survivor, in cui ogni azione del giocatore segue il ritmo della canzone, regalando un’esperienza divertente e piacevole per occhi e orecchie. In secondo luogo si deve necessariamente parlare del ruolo di Murfy, personaggio già incontrato come guida nel secondo titolo della serie, ovvero una piccola ranocchia verde che aiuterà il giocatore in alcuni livelli interagendo con l’ambiente circostante, naturalmente anche lui controllato dal giocatore con un solo tasto del controller.
Il gioco dispone di ben 120 livelli, tutti visibili all’interno della nuova Hub centrale rappresentati da dipinti disposti uno di fianco all’altro; sono stati aggiunti altrettanti personaggi, alcuni già conosciuti nei vecchi titoli, altri invece di riferimento ad altri videogiochi come Mario e Luigi di casa Nintendo, nel caso si giocasse al gioco su Nintendo Switch. Infine, come ultime aggiunte che si discostano dalla trama principale si trovano la modalità “Kung Foot”, simile al calcio e giocabile in multiplayer, le sfide online, livelli a tempo giornalieri o settimanali in cui i giocatori competono per scalare la classifica mondiale, e “Ritorno alle Origini”, una sezione che include 40 livelli rimasterizzati di Rayman Origins .
Per concludere, si consigliano assolutamente questi due titoli per l’esperienza audiovisiva che offrono a qualsiasi tipo di videogiocatore ad un prezzo, ad oggi, molto basso. Fino ad oggi, Rayman è stato nuovamente allontanato dalla scena videoludica, dato che Ubisoft a voluto dare più importanza a sue serie di enorme successo come Assassin’s Creed, ma non si esclude, secondo alcuni rumors, un altro ritorno della melanzana parlante e dei suoi amici folli e divertenti.
Fonte immagine in evidenza: immagine personale tratta dal trailer su Youtube, GameSpot