Allontanarsi, il quarto episodio della saga dei Cazalet

Allontanarsi, il quarto episodio della saga dei Cazalet

Quarto episodio della Saga dei Cazalet, Allontanarsi si presenta come una delle più recenti fatiche editoriali della Fazi, la quale si è occupata anche della pubblicazione de Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa e Confusione, tutti firmati Elizabeth Jane Howard. Inoltre da poco la stessa casa editrice ha annunciato la prossima pubblicazione del quinto ed ultimo volume Tutto cambia, nelle librerie dal 18 settembre.

Allontanarsi… ma non troppo

La guerra è ormai conclusa, siamo all’indomani dello sbarco in Normandia del 1945. Tutti si aspettano che la fine della guerra sia l’inizio di un periodo di pace, prosperità e soprattutto felicità. E i Cazalet non sono da meno.

Ancora una volta la Howard sceglie un titolo accuratissimo per descrivere la situazione della famiglia. Per i membri dei Cazalet il tempo è passato, i più grandi sono invecchiati e i più piccoli sono cresciuti, ormai i ragazzi prendono definitivamente la propria strada, che già in Confusione si era cominciata timidamente a delinearsi, e si allontanano appunto, dalla famiglia e anche dal passato fanciullesco che stava loro tanto, troppo stretto. La preminenza che nei precedenti volumi veniva accordata ai pensieri delle tre ragazze – Louise, Polly e Clary – svanisce del tutto; ai loro pensieri non vengono dedicati più capitoli a parte, solo delle sezioni corali intitolate “Le ragazze”, che poi tanto ragazze più non sono. Quasi una scelta obbligata della Howard, al fine di porre tutti i personaggi sullo stesso piano, dal momento che tutti adesso hanno eguale importanza.

Anche per i più grandi, per coloro che sono in un’età in cui i cambiamenti non sono più tanto frequenti e soprattutto entusiasmanti, sperimenteranno nuove situazioni ed emozioni che la fine della guerra porta con sé. Si dovrà rinunciare alle abitudini vittoriane una volta per tutte, ci si dovrà adattare ad un nuovo tipo di vita borghese, in cui gli agi e le etichette vengono messe definitivamente da parte. Ci si allontana dalle certezze e dalle comodità e si affrontano altri tipi di problemi, dovuti al cambiamento sociale che la guerra ha definitivamente imposto.

Sarà un allontanamento, tuttavia, dettato anche dalle scelte dei personaggi. Chi incontrerà amori, delusioni, tormenti, ma anche nuove opportunità di vita. La distanza, tuttavia, non sarà tale da non permettere quegli incontri fugaci, fulminei e balsamici, che chi legge la saga da tempo ha imparato a riconoscere e apprezzare come cifra di riconoscimento di questa famiglia.

Ancora una volta il ritmo narrativo cambia, si ritorna quasi alla lentezza de Gli anni della leggerezza e Il tempo dell’attesa. Stavolta però, non è una lentezza ai limiti dell’estenuante, ma quasi una dilatazione temporale piacevole, che ha il sapore di quegli incontri con persone che non si vedono da tanto tempo. È tutto un sollazzarsi nel confronto tra il passato e il presente che prepara la strada a chissà quale futuro. È la piacevolezza dell’incertezza a sospingere la lettura in avanti.

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A proposito di Martina Benadusi

Martina Benadusi nasce a Napoli e fin da quando era bambina ha dimostrato un grande interesse per la materie umanistiche. Consegue il diploma classico europeo al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II e si laurea alla Federico II presso la facoltà di Lettere Moderne. Iscritta alla magistrale di Filologia Moderna, ha collaborato in passato con altri giornali online e attualmente scrive recensioni per libri di scrittori emergenti. Sono proprio i libri ad essere una delle sue passioni/ossessioni più grandi, assieme all’amore viscerale che prova nei confronti della sua città.

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