Amore e fedeltà secondo Casey Wilson in Io e Buddy

io & buddy

Recensione del romanzo “Io & Buddy” di Casey Wilson

Si dice che non esista un amore più puro di quello che lega il cane al suo padrone e, leggendo Io e Buddy ci si accorge di quanto ciò sia vero. Il romanzo scritto da Casey Wilson e pubblicato dalla casa editrice Newton Compton trasuda amore e fedeltà da ogni parola, mettendo in evidenza quanto sia profondo e vero il legame tra uomo e animale, e come esso trascenda persino la morte. Chi convive con un animale sa quanto i suoi occhi siano in grado di parlare, quanto ogni gesto non sia casuale, ma dettato dal desiderio di esprimere amore; sa quanto la sua presenza possa confortare ed aiutare nei momenti difficili. Ebbene, il romanzo Io e Buddy, incentrato sulla vicenda del giovane Toby e del suo adorato golden retriever, è la celebrazione, appassionata e dolce, di questo rapporto speciale.

Io e Buddy. Trama

L’adolescente Toby Fuller si sente più solo che mai, soprattutto dopo aver lasciato la realtà cittadina di Seattle per trasferirsi con sua madre in un tranquillo paesino di campagna. Certo, non è la prima volta che Toby cambia città ed abitudini, dal momento che per tutta la sua infanzia, lui e sua madre si sono spostati per seguire il padre nella carriera militare. Il padre di Toby è una figura autoritaria, con la quale il ragazzo non è mai stato in grado di costruire un vero rapporto, se non di tipo estremamente conflittuale.

In realtà, anche tra i genitori le cose non sembravano andare per il verso giusto, così la separazione è diventata l’unica soluzione possibile. Tuttavia, l’insieme di eventi che si sono succeduti in così breve tempo, hanno portato Toby a costruirsi una corazza, dietro cui trincerarsi per non es­sere più ferito. Questa è la precaria situazione emotiva del giovane quando arriva per la prima volta nella pittoresca Riverside, in cui tutti si conoscono, che sua madre ha scelto come loro luogo di residenza definitivo. Nonostante un’ iniziale diffidenza, Toby si adatta presto alla tranquillità della sua nuova casa, e si apre a nuove esperienze e nuove amicizie, la più importante delle quali sarà quella con il dolce Buddy, un golden retriever randagio, che un giorno lo segue fino a  casa. Pur fa­ticando a camminare, Buddy si avvicina a Toby passo dopo passo, senza mai togliergli gli occhi di dosso, come se Toby fosse tutto ciò di cui ha biso­gno. Da quel giorno comincia a svilupparsi tra i due un’a­micizia straordinaria e Toby piano piano scopre l’amore incondizionato. Sembra quasi sul punto di fare pace con il suo passato doloroso, quando il destino avverso si prepara a stravolgergli di nuovo la vita. Buddy sarà in grado di dare al suo amico la forza necessaria per andare avanti?

Io e Buddy, un’amicizia che fa bene al cuore

Il romanzo della Wilson è emozionante dall’inizio alla fine. La storia di Buddy e Toby colpisce fin dalle prime pagine affidate alla voce interiore del golden retriever. L’autrice, infatti, ha deciso di descrivere il rapporto speciale tra il protagonista e il suo amico a quattro zampe, dividendo la storia in un dopo e un prima, che si estendono su un arco temporale abbastanza lungo. Questo espediente le permette anche di dare voce allo stesso Buddy, cui è affidata la narrazione del tempo presente. In questo modo, la Wilson permette al lettore di compiere un’operazione che molti possessori di cani sognano: entrare nei pensieri dei loro amici pelosi e  vedere il mondo attraverso i loro occhi.

Chi vive con un cane si trova spesso a chiedersi cosa provi il suo amico, quali sentimenti si nascondano nelle profondità del suo cuore, perché chi vive con un cane sa che ciò che egli esprime con gli occhi e con i gesti è solo una piccolissima parte dell’immensità che ha dentro di sé. In effetti, i capitoli “di Buddy” sono quelli più intrisi di tenerezza e che più spesso faranno scivolare qualche lacrima di commozione. Ci si accorge fin da subito di quanto profondo e vero sia l’attaccamento del cane al suo padrone.

Ogni volta che la Wilson darà voce a Buddy, lo farà proprio per rimarcare la totalità disarmante del suo amore: Buddy sa che Toby ha bisogno di lui, ed è deciso a non abbandonarlo mai, per nessun motivo. Man mano che ci si addentra nella storia, diventa sempre più evidente che la maturazione emotiva di Toby è strettamente collegata alla presenza di Buddy nella sua vita. Da un lato, il prendersi cura di un essere così indifeso, lo aiuta a riportare tutte le cose nella giusta prospettiva e ad imparare a controllare le emozioni negative; dall’altro, insegna, a lui che non ne è mai stato capace, ad esprimere i suoi sentimenti, senza filtri.

La forza di questo romanzo risiede non tanto nella scrittura, di per sé scorrevole e abbastanza semplice, priva di fronzoli, quasi asciutta, ma nel carico emotivo che esso si porta dietro. La tenerezza e la caparbietà del cucciolone arrivano dritte al cuore. La fragilità di Toby commuove e non si può fare a meno di gioire man mano che essa viene sostituita da quella serenità che ha sempre ricercato invano. Schopenhauer disse “Chi non ha avuto un cane, non sa cosa vuol dire essere amato“, e la storia di Buddy e Toby riflette perfettamente questo pensiero.

 

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