Camilla Läckberg, Il figlio sbagliato | Recensione

Camilla Läckberg, Il figlio sbagliato: recensione

Il figlio sbagliato è il nuovo romanzo di Camilla Läckberg pubblicato a giugno 2023, ed è l’undicesimo della serie di libri che vedono come protagonisti la coppia sposata Patrick ed Erica, lui poliziotto e lei scrittrice; è un thriller in cui ci si addentra lentamente, per poi farsi risucchiare letteralmente in una trama avvincente, con numerosi colpi di scena che si susseguono nella seconda metà del romanzo.

Jean Edith Camilla Läckberg Eriksson è una scrittrice svedese originaria di Fjällbacka, un piccolo paese sulle coste occidentali della Svezia, dove ambienta preferibilmente le sue storie. Definita la regina del noir nordico, Camilla Läckberg riesce a dare un valore aggiunto ai suoi romanzi grazie ai personaggi, che non sono mai degli eroi, ma gente comune che affronta tematiche molto attuali, come gli aspetti socioculturali del mondo transgender, oppure come il rapporto tra fama e potere.

La trama de Il figlio sbagliato di Camilla Läckberg è ambientata a Fjällbacka in periodo autunnale. Fervono i preparativi per la festa dell’anniversario di matrimonio di Henning Bauer, scrittore candidato al premio Nobel, ed Helene, che dirige una delle più importanti case editrici svedesi. Contemporaneamente Rolf Stenklo, storico amico della famiglia Bauer, sta preparando, nella stessa cittadina, un’elegante mostra fotografica con un tema misterioso, mistero che già nelle prime pagine può essere riassunto dalla frase: “Non si era mai sentito libero come nel momento in cui attaccò delicatamente a una delle cornici il foglio con il titolo Colpa”, come se stesse per svelare una verità sconosciuta e sconvolgente. Il giorno seguente i festeggiamenti, il corpo del fotografo viene ritrovato senza vita sul pavimento della galleria. La scia di sangue non finisce qui, infatti pochi giorni dopo avviene un efferato plurimo omicidio in casa Bauer. Nell’opera di Camilla Läckberg, a questo punto, è difficile non pensare ad un collegamento tra i diversi delitti. Ad indagare sul caso troviamo il commissario Patrick Hedström con la sua squadra e la moglie Erica, scrittrice, che trova un collegamento con una triste vicenda del passato, risalente al 1980, ovvero la morte di Lola, una donna transessuale, uccisa nel suo appartamento con la figlioletta di sei anni. La compagnia di amici, che all’epoca frequentava Lola, adesso è a Fjällbacka e verranno alla luce i traffici loschi che per anni hanno ruotato attorno al Blanche, un club culturale esclusivo di Stoccolma ed aperto a un ristretto numero di prescelti. È chiaro che qualcuno trami vendetta, una vendetta che non guarisce, ma che è comunque ritenuta necessaria.

Questo thriller di Camilla Läckberg si articola su due piani temporali: da un lato il passato delle ricerche di Erika con gli avvenimenti del 1980, che legano la morte di Lola al prestigioso e nascente circolo culturale del Blanche; dall’altra il presente con le indagini del commissario Patrick Hedström, che partendo dall’omicidio del fotografo Rolf Stenklo, portano poi al riaffiorare di rancori e crudeltà nascoste per anni, evidenziando allo stesso tempo la complessità dei rapporti familiari.

Camilla Läckberg con questo romanzo mi ha lasciata affascinata e stupita. Inizialmente, i personaggi e le loro storie possono sembrare difficili da memorizzare, ma poi pagina dopo pagina ci si sente immersi in un mistero che si vuole a tutti i costi comprendere, mantenendo viva l’attenzione grazie ai colpi di scena per nulla scontati, che svelano uno alla volta i segreti dei personaggi.

Fonte immagine per l’articolo: ibs.it

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