Ciglia, di Giuseppe Albanese | Recensione

Ciglia di Giuseppe Albanese

Ciglia è un libro di Giuseppe Albanese edito da Ferrari.

Giuseppe Albanese racconta scenari futuribili e disegna angeli immersi nell’estasi soporifera dello shibari, attraverso il codice del fumetto. Una città addormentata dove risuonano a vuoto i passi di chi cerca le proprie mappe emozionali e mentali.

Trama del libro di Giuseppe Albanese

Un teorema matematico che dimostra l’inesistenza di Dio. Il suicidio spettacolare di una rockstar nel ritratto fatalistico di un’umanità affetta dalla sindrome da dipendenza tecnologica”.

Ciglia è un libro breve ma coinciso e per questo non si può dire troppo a proposito della trama; il rischio sarebbe quello di rivelare particolari ed elementi di fondamentale importanza. 

Una raccolta basata su personaggi e scenari apparentemente lontani, ma in realtà molto vicini, comuni a molti; Ciglia è caratterizzato da personaggi piuttosto alienati che vivono in una società strana, non identificabile. Si tratta di un modo definibile distopico, nel quale i protagonisti descritti dall’autore vivono trasgredendo ogni regola in vigore.

Immaginazione e verità diventano una materia unica, in due raccolti che descrivono il programma di eutanasia nazista Aktion T4 e la nascita della canzone “I’ll be your mirror” dei Velvet Underground.

Giuseppe Albanese approfondisce significati e stratificazioni identitarie, dandogli contenuto e spessore, per approdare, utilizzando un linguaggio che si può definire “personalizzato”, un percorso surreale, di cui non si sa molto, praticamente niente e che non è riconducibile a nessun luogo.
L’autore procede nella scrittura del proprio libro, Ciglia, attraverso una visione frontale e dettagliata, delle ingiustizie e degli ultimi, coloro che più necessitano di attenzione, spesso dimenticati, ancor più spesso ai margini della società; tutto ciò avviene attraverso domande talvolta inquietanti, altre volte retoriche. Dettagli. Elementi. Strani oggetti. Incontri casuali. Conseguenze. E tanto altro ancora.

Le argomentazioni a prova di quanto Giuseppe Albanese scrive in Ciglia, sono quasi tangibili, come se quelle parole incise nere su bianco potessero concretizzarsi dinnanzi agli occhi del lettore.

Niente all’interno del libro è prevedibile, anzi. Tutto sembra essere al posto sbagliato, ma… ciò non comporta gravi problemi, tutto continuerà ad evolversi, in un crescendo di caratteristiche che l’abile scrittura di Giuseppe Albanese, delinea alla perfezione.

Immagine in evidenza: Ferrari editori 

Altri articoli da non perdere
Sotto attacco di panico | Presentazione del libro di Gabriele Parpiglia
Sotto attacco di panico | Presentazione del libro di Gabriele Parpiglia

Lo scorso giovedì, 5 giugno, alle ore 18.30, nella sede del Gold Tower Hotel di Napoli (via Brecce a Sant’Erasmo, 185), ha avuto luogo la Scopri di più

I punkinari di Alessandro Pagani | Recensione
Alessandro Pagani

I punkinari, recentemente edito della casa editrice NeptUranus, è un testo scritto da Alessandro Pagani ed illustrato da Massimiliano Zatini Scopri di più

Libri di Yann Martel: 3 da leggere

Tra i libri di Yann Martel, famoso scrittore canadese, ve ne consigliamo tre da leggere insieme al celebre romanzo “La Scopri di più

Brava ragazza cattiva ragazza di Michael Robotham | Recensione
Brava ragazza cattiva ragazza

Brava ragazza cattiva ragazza Brava ragazza cattiva ragazza di Michael Robotham viene tradotto dall'inglese e pubblicato da Fazi Editore. Il Scopri di più

Libreria Wojtek, Ciro Marino ci parla della sua libreria | Intervista
Wojtek Libreria

Libreria Wojtek, il proprietario e cofondatore Ciro Marino ci racconta cosa significa gestire una libreria indipendente Wojtek è una casa Scopri di più

Sommersione: recensione del libro di Sandro Frizziero
Sommersione

Sommersione è il recente romanzo scritto da Sandro Frizziero (scrittore e docente di lettere presso Chioggia e finalista al premio Scopri di più

A proposito di Gerardina Di massa

Vedi tutti gli articoli di Gerardina Di massa

Commenta