Dentro l’acqua di Paula Hawkins | Recensione

Dentro l’acqua di Paula Hawkins | Recensione

Dentro l’acqua è uno degli ultimi romanzi dell’ex giornalista e attuale scrittrice londinese Paula Hawkins. Nel 2017, non molto tempo dopo la pubblicazione del bestseller internazionale La ragazza del treno, la casa editrice Edizioni Piemme si è occupata del lancio di un nuovo thriller firmato Hawkins, al tempo considerato «l’evento editoriale dell’anno».

Dentro l’acqua di Paula Hawkins: quadro generale

Si tratta di un’originale narrazione a più voci, con un focus improntato talvolta su una prospettiva corale, talvolta su una visione individuale dettagliata, profonda e ricca di spunti di riflessione per un lettore che si ritroverà a sfogliare le pagine in modo compulsivo, fino all’inaspettata e sconvolgente rivelazione finale. In Dentro l’acqua, a partire dal flashback di un’allora diciassettenne protagonista, la storia si svolge secondo molteplici sbalzi temporali che complicano una vicenda già di per sé difficile da sgrovigliare. Per quanto riguarda la struttura narrativa, uno degli elementi originali è la divisione in capitoli basata sul cambio della prospettiva: il titolo di ciascun capitolo di Dentro l’acqua corrisponde proprio al nome di ognuno dei personaggi che determinano la coralità sopracitata. Ognuno di essi, seppur in modi diversi e per le più svariate circostanze, ha fatto parte della vita della protagonista Nel Abbott, dunque offre la propria versione dei fatti oltre che un giudizio nascosto tra le righe.

La trama

«Non fidarti di una superficie troppo calma. Lascia che l’acqua ti racconti la sua storia», questa una delle citazioni più esemplificative del romanzo Dentro l’Acqua, ambientato nel nord dell’Inghilterra, più precisamente imperniato sul mistero dei numerosi corpi di donne che giacciono sul fondo del fiume di Beckford. Tra i tanti, quello di Nel Abbott, sorella di Julia Abbott, ossia la protagonista ancora viva che, riluttante, ritorna nella soffocante cittadina della sua adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi spezzati e confusi l’hanno sempre tenuta lontana. Purtroppo, venuta a conoscenza della morte della sorella, è il momento di tornare per scoprire una verità che in tanti avrebbero voluto affogare, parallelamente ad una delle possibili cause che avrebbero condotto Nel alla morte: l’annegamento. Di tutte le cose che Julia pensa di sapere, solo di una n’è davvero certa: sua sorella non si sarebbe mai buttata; pur essendo ossessionata dalle storie delle molte donne morte affogate nel fiume di Beckford, mai avrebbe pensato di seguirne le orme. Eppure, si è sempre trattato di donne ritenute scomode, difficili, proprio come Nel. «Lo stagno delle annegate», come viene soprannominato il fiume, rappresenta lo scrigno di segreti sfuggenti proprio come l’acqua e come gli sguardi bassi degli abitanti del paese, nel cui intreccio di vite nulla è come sembra.

Avvolta da un turbinio di emozioni spesso indecifrabili, Julia è costretta a riconciliarsi con un lato di sé che ha da sempre preferito lasciarsi alle spalle. Ricongiuntasi con la giovane nipote nonché figlia di Nel, lotta contro la sofferente allucinazione di vedere la sorella ritornare a vivere nelle movenze di un’adolescente. Col passare del tempo, questa sensazione sarà fonte di tranquillità: le darà la forza necessaria ad affrontare la realtà in tutte le sue sfaccettature.

Fonte dell’immagine in evidenza: edizpiemme.it

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