Flashback e Flashforward: cosa sono, differenze e uso

Flashback e flashforward

Scopriamo insieme le tecniche narrative del Flashback e del Flashforward, tramite alcuni esempi letterari e cinematografici.

Qualsiasi tipologia di narrazione deve possedere non soltanto una trama lineare e dei personaggi ben caratterizzati. ma deve saper adoperare anche tutto quell’ampio ventaglio di tecniche utili per tenere alta l’attenzione del suo pubblico. Le più utilizzate tra queste sono quelle del flashback e del flashforward, che si basano sul tempo del racconto.

Flashback e Flashforward all’interno della fabula e dell’intreccio

Prima di parlare ampiamente di queste due tecniche, è necessario spendere qualche parola su quello che viene definito come tempo del racconto, che può essere inteso come fabula e intreccio. Rispettivamente la storia può seguire l’ordine cronologico degli eventi (nascita – vita – morte) o quello strettamente narrativo (morte – nascita- vita).

In entrambi i casi, ma di più nel secondo, l’autore può avvalersi dell’uso del flashback e del flashforward.

Flashback e Flashforward, vediamoli singolarmente!

Flashback. Cos’è ed esempi

Il flashback, che in italiano corrisponde all’analessi, permette di andare a ritroso nel tempo del racconto, mostrando eventi che sono accaduti in precedenza o episodi chiave della vita di un personaggio che sono utili per capire la trama principale, nonché alcune sue caratteristiche. Si rivela indispensabile anche per coprire gli eventuali buchi di trama che possono intaccare la linearità della vicenda.

Questa tecnica risale ai poemi epici. Gran parte dell’Odissea di Omero è in fin dei conti un lungo flashback dove Ulisse, giunto alla corte di Alcinoo come ospite, racconta le avventure vissute assieme ai suoi compagni una volta fuggito da Troia. Nella letteratura italiana è celebre l’esempio de I promessi sposi dove Alessandro Manzoni interrompe la narrazione principale per parlare del passato di Fra Cristoforo, della Monaca di Monza, dell’Innominato e del cardinale Federigo Borromeo. Si può anche citare La freccia del tempo, romanzo scritto da Martin Amis nel 1990 che narra la storia di un ex medico nazista partendo dalla sua morte per poi concludersi con la sua nascita. Qui la tecnica del flashback viene usata per innescare curiosità nel lettore, in quanto egli non sa fin da subito che il personaggio principale sia in realtà un criminale di guerra.

Tanti esempi di flashback si trovano anche nel cinema e nelle serie TV. Alcuni film possono essere interamente raccontati con questa tecnica, partendo da un evento scatenante. Quarto Potere di Orson Welles inizia con il protagonista Charles Foster Kane che in punto di morte pronuncia una parola enigmatica: Rosabella (Rosebud in originale). Proprio quell’ultima parola porterà un giornalista a intervistare le varie persone con cui Kane è stato a contatto nel tentativo di capire a cosa si riferisca.

Altri buoni esempi sono Viale del Tramonto di Billy Wilder e Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Nel primo caso la narrazione inizia con il ritrovamento all’interno di una piscina del cadavere del protagonista il quale, oramai divenuto un fantasma, racconta tramite un lungo flashback le vicende che lo hanno portato a fare quella fine. Il secondo film invece inizia con una telefonata che riporta il protagonista, un regista affermato, a ritornare nel paesino d’origine dove ha imparato il mestiere di cineasta. C’era una volta in America di Sergio Leone suddivide i vari flashback distribuendoli lungo le tre linee principali della narrazione: l’infanzia del protagonista Noodles, l’età adulta e la vecchiaia.

Un uso particolare del flashback lo fa Christopher Nolan in Memento, film montato a ritroso che inizia dalla fine e si conclude con quello che dovrebbe essere l’inizio. Il protagonista è infatti un poliziotto affetto da amnesia che indaga sull’assassinio di sua moglie e lo fa rievocando i propri ricordi “al contrario”.

Tra le serie TV si può citare How I met your Mother dove la trama principale ruota attorno a Ted Mosby, un padre che racconta ai suoi figli tutte le vicende che lo hanno portato a incontrare sua moglie. Tutti gli episodi si possono considerare dei veri e propri flashback che spesso e volentieri arrivano persino a mescolarsi tra di loro e a essere lasciati in sospeso, per poi essere ripresi più avanti.

Flashforward. Cos’è ed esempi

Il flashforward, che corrisponde alla prolessi, indica un’anticipazione degli eventi che avverranno in seguito nella storia. È una tecnica molto utile quando si vuole creare una suspense tale da tenere il lettore o lo spettatore incollato letteralmente alla vicenda, ma viene usata quasi raramente.

Charles Dickens in Canto di Natale usa un flashforward tramite la figura dello spirito del natale futuro, che mostra a Ebenezer Scrooge cosa lo attende se non metterà da parte il suo atteggiamento crudele e avaro. Invece nel cinema la saga di Ritorno al Futuro diretta da Robert Zemeckis gioca moltissimo con questa tecnica narrativa specie nel secondo capitolo della trilogia, dove Marty McFly si ritrova proiettato nell’allora lontano 2015.

Nel mondo della serialità televisiva si può invece prendere come esempio Breaking Bad. La serie ideata da Vince Gilligan fa largo uso di molti flashforward che spesso non vengono sciolti sin da subito, venendo lasciati in sospeso per molte puntate.

Fonte immagine copertina per l’articolo su Flashback e Flashforward: Wikipedia

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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