Allucinazioni più comuni, quali sono?

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Le allucinazioni: cosa sono?
Sebbene i disturbi allucinogeni siano da sempre studiati, Fernel usò per la prima volta il termine allucinazioni per definire un disturbo dell’occhio nel 1574.
Sarà poi, Esquirol, nel 1817 a definire le allucinazioni come una convinzione di una sensazione percepita causata dalla presenza di un oggetto nonostante l’ inesistenza dell’ oggetto stesso.
Si tratta di una percezione intima, caratterizzata dall’assoluta certezza.
Quando ci sono delle anomalie della percezione si verificano: alterazioni dell’intensità, alterazioni qualitative, sinestesie, illusioni, allucinosi, pseudo-allucinazioni e allucinazioni da cui poi ne derivano alcuni tipi più comuni. Esse, in medicina, rientrano nella categoria dei disturbi percettivi, errate percezioni visive, uditive o di altro tipo in assenza di reali stimoli esterni. È il cervello che produce questa illusione (stimolazione sensoriale) in certi stati alterati proponendo un meccanismo onirico che sconvolge la veglia. 
Importante distinzione deve essere fatta tra illusione e allucinazioni poiché, molto spesso in psichiatria, vengono utilizzati come sinonimi. Con l’illusione, la percezione parte da uno stimolo reale ma viene modificata da una parte soggettiva. Sono proiezioni di elementi che non troveranno riscontro nella realtà.

I vari tipi di allucinazione più comuni
Le allucinazioni possono interessare vari tipi di sensi, infatti la medicina le classifica in varie modalità di manifestazione. Ecco alcuni tipi di allucinazioni più comuni:

1) Allucinazioni acustiche: (o uditiva) sono le più comuni e si presentano come disturbi psichiatrici con decorso cronico (in particolare la schizofrenia). Sono spesso percepiti come scritti o discorsi con contenuto minaccioso, esigente o dispregiativo. 
2) Poi vi sono le allucinazioni visive: si ha la percezione di persone o immagini inesistenti, compaiono nel momento in cui si hanno malattie al cervello ma possono presentarsi in ulteriori casi, come la schizofrenia, o intossicazione da farmaci.
3) Allucinazioni olfattive: si contraddistinguono per la falsa percezione di odori provenienti dal soggetto stesso e dalla realtà che lo circonda. Compaiono per la maggior parte delle volte in casi di schizofrenia.
4) Allucinazioni tattili: si ha la percezione di stimoli tattili che non esistono, ad esempio la sensazione di insetti sul corpo.
5) Infine vi sono le allucinazioni cenestesiche: si ha la percezione di avere animali o corpi esterni nell’organismo. Questo tipo di allucinazione è molto rara, come quella tattile.

Esse possono essere anche classificate in base alle loro caratteristiche in: semplici in cui non è necessaria un’elaborazione cognitiva, e complesse coinvolge più canali sensoriali e quindi è necessaria un’elaborazione cognitiva poiché coinvolge diverse aree celebrali.

Trattamenti per le allucinazioni più comuni:
Esistono dei trattamenti specifici per le allucinazioni più comuni, vengono prescritti, dopo aver avuto la diagnosi, con farmaci antipsicotici adatti al tipo di problema psichico. In concomitanza ai farmaci il paziente deve anche intraprendere un percorso di psicoterapia di sostegno, per lavorare ed accettare il tipo di disturbo diagnosticato. Varie possono essere le cause comuni come: l’alcolismo, la demenza vascolare, la salmonella, il Morbo di Parkinson, disturbo bipolare, epilessia, schizofrenia e disturbo post – traumatico da stress.

Fonte immagine: Pixabay

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