Evermen – La reliquia nascosta è il secondo dei quattro romanzi di cui si compone la saga fantasy ideata dallo scrittore neozelandese James Maxwell edito in Italia da Fanucci Editore.
In questa nuova avventura ritroviamo i due fratelli Ella e Miro alle prese con altre sfide e situazioni rocambolesche che metteranno a dura prova i due giovani protagonisti. Il primate Melovar Aspen – il principale cattivo della storia – è sempre più intenzionato a portare a compimento il suo perverso e allucinato piano di conquistare l’Impero servendosi del potente esercito dell’Armata Nera e del micidiale elisir a sua disposizione, soffocando qualsiasi forma di ribellione volta e riportare la pace e la libertà nei territori martoriati dalla guerra. Le sorti di quest’ultima dipendono dal ritrovamento di una sconosciuta, prodigiosa e terribile reliquia degli Evermen che, se dovesse finire nelle mani sbagliate, metterebbe in serio pericolo l’intero mondo fantastico di Merralya sancendone la fine. È con la consapevolezza di dover impedire che questa accada che Ella, Miro e i loro alleati dovranno unire e convogliare tutte le loro forze ed energie in un unico e difficile obiettivo comune: evitare a ogni costo e con qualsiasi mezzo a loro disposizione che il primate e i suoi seguaci riescano nel loro diabolico intento.
James Maxwell non delude con Evermen – La reliquia nascosta
Quando si ha a che fare con una serie di romanzi, per qualsiasi scrittore riuscire a mantenere alte l’attenzione e la curiosità dei lettori non è un’impresa da poco. Molto spesso il rischio è quello di dilungarsi eccessivamente – “allungare il brodo” per dirla in maniera spicciola – inserendo elementi superflui e ridondanti nella trama che in fine dei conti aggiungono quantitativamente più pagine al libro ma qualitativamente nulla di nuovo e interessante ai fini dell’intreccio narrativo. James Maxwell, come già aveva dimostrato nel primo capitolo della saga Evermen – L’incantatrice, non si è lasciato trascinare in questo meccanismo, il cui unico risultato nella maggior parte dei casi è quello di ottenere l’effetto contrario: annoiare i lettori che inevitabilmente perdono interesse per il libro e decidono che, se queste sono le premesse, non vale la pena spendere tempo e denaro per sapere come andrà a finire la storia.
Il secondo volume si presenta ricco di avventure, colpi di scena, episodi descritti con dovizia di particolari e, protagonista indiscussa del romanzo, tanta, tanta magia. L’Autore offre al pubblico più punti di vista dai quali guardare a quanto accade con rinnovato interesse e voglia di saperne di più, di svelare i tanti misteri nascosti dietro ogni personaggio ed evento in un crescendo di suspence che aumenta di capitolo in capitolo. Dal punto di vista stilistico, come per il precedente romanzo, l’aver optato per un linguaggio semplice e diretto arricchito da termini inventati ad hoc per la storia rende la lettura ancora più piacevole e le pagine si voltano praticamente da sole senza alcuno sforzo di comprensione o memoria.
Sulla copertina di Evermen – La reliquia nascosta si legge: “Il male non è mai stato così vicino al trionfo…” ; non resterà che aspettare l’uscita degli ultimi due capitoli per scoprire cosa ne sarà di Ella, di suo fratello Miro e dei personaggi che popolano e animano questa saga coinvolgente destinata a lasciare il segno nella storia del genere fantasy.