Il pittore fulminato: Fazi e César Aira ci portano nel Sudamerica

"Il pittore fulminato" pubblicato da Fazi ci porta in viaggio nel Sudamerica

Dal 1° marzo sarà in tutte le librerie Il pittore fulminato di César Aira per la collana Le strade della Fazi Editore, con una introduzione di Roberto Bolano e traduzione di Raul Schenardi. È annoverato tra gli scrittori sudamericani più influenti del momento, addirittura paragonato a Calvino e Nabokov per il suo stile inconfondibile e per la maestria nella scrittura. In Italia sono stati pubblicati anche altri suoi lavori come Il marmo e I fantasmi in edizioni SUR.

Il pittore fulminato, percorso nella bellezza

“Mi è rimasto negli occhi si dice comunemente. Perché solo negli occhi? Anche in tutta la faccia, nelle braccia, nelle spalle, nei capelli, nei talloni… Nel sistema nervoso”

Siamo ben lontani dal realismo magico caratteristico di molti scrittori dell’America Latina, sebbene un pizzico di sovrannaturale aleggi tra le pagine della storia, rendendola incredibile. Il noto pittore tedesco Rugendas e l’amico Krause decidono di compiere un viaggio in Argentina, alla ricerca di paesaggi da imprimere sulla tela bianca, di colori vivaci e forti, ma anche per disegnare gli indios, popolazione tanto selvaggia quanto primitiva dagli usi che tutt’ora affascinano la mentalità dell’ uomo europeo.

Un viaggio, dunque, nelle terre esotiche del Sudamerica, in contrasto evidente con il clima, la civilizzazione,le usanze del Vecchio Mondo. La scoperta della bellezza violenta di questa terra sarà il filo conduttore che avrà tuttavia un risvolto amaro: in una delle esplorazioni intraprese durante un giorno di forte temporale, Rugendas viene colpito da un fulmine insieme al suo cavallo. A partire da quel momento, la sua esperienza sarà percorsa da una rivoluzione del tutto silenziosa, che coinvolge soprattutto l’anima: il volto deformato, insieme alle atroci sofferenze che ne derivano, darà vita ad uno sconvolgimento interiore che tuttavia non porrà fine all’immenso amore che Rugendas nutre nei confronti della pittura. Il suo handicap gli darà una forza nuova e commovente e di conseguenza, una sensibilità ancora più acuita.

Già Roberto Bolano si espresse in maniera positiva sul romanzo brevissimo di Aira e lo si può leggere all’interno delle pagine introduttive dell’edizione Fazi: “Se c’è un autore contemporaneo che sfugge alle classificazioni, è Cesar Aira. Una volta che cominci a leggere Aira non vuoi più smettere. Egli è sicuramente un eccentrico, ma è anche uno dei tre o quattro migliori scrittori in lingua spagnola di oggi”. 

In effetti lo scrittore César Aira è stato capace in poco meno di 100 pagine di imbastire una vicenda avvincente, una storia di coraggio, di delicata amicizia, ma anche di viaggio, di passione viscerale per l’arte. Sembra di poter leggere un dipinto in cui fanno da padroni i colori accesi e le linee che contornano sfumatamente lo spirito umano e a cui è impossibile rimanere indifferenti.

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A proposito di Martina Benadusi

Martina Benadusi nasce a Napoli e fin da quando era bambina ha dimostrato un grande interesse per la materie umanistiche. Consegue il diploma classico europeo al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II e si laurea alla Federico II presso la facoltà di Lettere Moderne. Iscritta alla magistrale di Filologia Moderna, ha collaborato in passato con altri giornali online e attualmente scrive recensioni per libri di scrittori emergenti. Sono proprio i libri ad essere una delle sue passioni/ossessioni più grandi, assieme all’amore viscerale che prova nei confronti della sua città.

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