Il romanzo burlesco francese: autori ed opere

Il romanzo burlesco francese: autori ed opere

Il romanzo burlesco si diffonde nel ‘600 in tutta la Francia come parodia del romanzo classico, per questo Charles Sorel, in Le Berger Extravagant (1627-1628), lo definisce “antiromanzo”. Lo scopo era sfatare il mito per cui il romanzo fosse un genere pericoloso e deridere le critiche. Per quanto riguarda le caratteristiche, il romanzo burlesco non è omogeneo ma è sicuramente attraversato dal cosiddetto “libertinismo” per cui si parla di libertà dell’individuo, esaltazione dell’erotismo e del piacere, rifiuto del moralismo. Il modello a cui il romanzo burlesco si ispira è il romanzo picaresco spagnolo: i protagonisti appartengono, infatti, agli strati più bassi della società e sono mossi dalla volontà di soddisfare i propri bisogni. A tal proposito, Le Berger Extravagant di Sorel assomiglia molto a Don Chisciotte di Cervantes perché entrambi i protagonisti, dopo aver letto il primo un romanzo pastorale e il secondo uno cavalleresco, perdono il senno e decidono di diventare pastore e cavaliere, immaginando di trovarsi nell’età dell’oro e scambiando gli oggetti della realtà per altro.

Il romanzo burlesco di Paul Scarron

Le Roman comique (1651-1657) di Paul Scarron è un importante romanzo burlesco in cui l’attributo ‘comico’ non riguarda solo la parodia ma preannuncia i protagonisti dell’opera: una troupe di comédiens. In quegli anni i commedianti non erano ancora sedentari, infatti si muovevano continuamente da una città francese all’altra ed è in questo contesto che la compagnia nasconde una coppia di innamorati da un barone che vuole separarli. Il registro narrativo e l’ambientazione presentano una dicotomia: da un lato sono aristocratici, dall’altro è sempre presente l’elemento comico, volgare. Scarron ha accostato volutamente il serio e il comico, per creare una sensazione di spaesamento nel lettore, fino ad arrivare ad un terzo registro cioè quello delle avventure dei giovani amanti, i quali non usano né un registro volgare, né comico, ma allo stesso tempo i due non sono nobili. Fu proprio questo l’elemento di novità de Le Roman comique che attirò il pubblico borghese: il romanzo del ‘600 in Francia era rivolto prevalentemente all’aristocrazia, le altre classi sociali non si identificavano nei personaggi, quindi non erano interessati a leggere; con Scarron le vendite crebbero grazie alla borghesia che, prima di allora, non si rivedeva né nell’aristocrazia, né nelle classi popolari che si recava a teatro a guardare le farse. Anche Scarron crea l’antiromanzo col suo romanzo burlesco dimostrando che l’amore non può appartenere solo alla classe aristocratica.

Antoine Furetière: Le Roman bourgeois

L’ultimo romanzo burlesco è Le Roman bourgeois (1666) di Antoine Furetière, un altro esempio di antiromanzo che ricorre alla parodia del romanzo eroico-galante. Furetière opera in maniera diversa rispetto ai suoi colleghi scrittori: è completamente distruttivo nei confronti delle strutture narrative tradizionali, infatti quella che vuole essere ‘’stravolta’’ è la forma del romanzo. Le Roman bourgeois è costituito da due libri, in apparenza sconnessi tra di loro: il primo è una storia molto complessa e intricata di amori non corrisposti; il secondo invece sovrappone delle storielle che non hanno nulla in comune tra loro. È un romanzo burlesco differente, disomogeneo, che contiene tante storie legate tra loro da un filo logico a cui difficilmente è possibile risalire. Purtroppo, però, l’opera non ebbe successo. Con Furetière si parla di “estetica del disordine”, che si opponeva alla normativa classicista, innovativa ma troppo precoce per l’epoca, perciò non fu capita; l’altro elemento negativo del romanzo fu l’oggetto della satira, ovvero la borghesia. Come detto precedentemente, il pubblico di lettori era diviso essenzialmente in aristocrazia e borghesia, la prima non aveva interesse nei romanzi riguardanti il mondo borghese, la seconda, invece, si sentì offesa dall’analisi dei costumi borghesi parigini, fatta dall’autore con forte spirito satirico. Considerando il contesto, bisogna ricordare che l’audience del ‘600 proveniva da una lunga tradizione classica, abituata al romanzo eroico-galante; già il romanzo burlesco costituiva un forte elemento di rottura, con il romanzo di Furetière la distanza dalle forme canoniche aumentò, portando ad un’altra causa di insuccesso.

Immagine di copertina – fonte: Wikimedia Commons

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