Il taglio dell’angelo: giallo d’ambientazione ospedaliera

Il taglio dell'angelo

Il taglio dell’angelo è un recente testo scritto da Claudio Coletta e pubblicato dalla casa editrice Fazi editore lo scorso maggio; il testo, che si inserisce nel cuneo editoriale dei testi afferenti al genere del romanzo giallo d’ambientazione ospedaliera, si consuma tutto lungo la linea – sottile come una lama di bisturi – della tensione e dello sconcerto.

Il taglio dell’angelo: il testo di Claudio Coletta

Il taglio dell’angelo è un testo che già dalle prime pagine consuma la sua duplice tensione emotiva: un primario, poco aggiornato sui fatti di cronaca, trascorre le sue giornate lavorative più fra le carte di una burocrazia ospedaliera che fagocita la pratica medica che fra le corsie che accolgono i pazienti bisognosi di cure; questa situazione genera un senso di smarrimento nel primario la cui coscienza viene – come potrà leggere in dettaglio il lettore – definitivamente scossa da un caso di cronaca a lui vicinissimo: il decesso improvviso e apparentemente inspiegabile di un ragazzo straniero. Inizia così la narrazione di questo giallo – con diverse venature nere, come il lettore potrà accorgersi – che vedrà protagonista e coprotagonista (il primario succitato, il dottor Lorenzo Baroldi, e il suo amico poliziotto, l’ispettore di polizia Nario Domenicucci) a indagare spalla a spalla; ciò che verrà a galla sarà una storia torbida, fatta di aberrante strazio e sconcertante miseria umana.

Duplice tensione, si diceva, in apertura a questo articolo. Duplice è anche la scelta che appare operata da Claudio Coletta tra forma e contenuto: un testo che riguarda – al di là del tema poliziesco – un ambiente ospedaliero, medico, tutto pregno di scienza sanitaria, ma al contempo un testo impaginato con scansione in parti identificate da illustrazioni dei tarocchi, che ben delineano il mistero e il caso.

Per comprendere appieno quanto detto si può citare un passo tratto dalle Note e ringraziamenti scritte dall’autore, che ben può sintetizzare la genesi del testo: «Questo romanzo, o almeno buona parte di esso, si è affacciato alla mia mente diversi anni fa, quando il fenomeno della cosiddetta immigrazione clandestina […] imperversava nei media con immagini e storie davanti alle quali era impossibile rimanere indifferenti. Più volte, in quei mesi, mi sono chiesto come dare voce a tante esistenze devastate […] Sentivo di non esserne semplicemente capace […] Finché, una mattina d’inverno […] il quotidiano «La Repubblica» ha pubblicato un articolo in cui si raccontava un episodio sconvolgente avvenuto in Francia con i suoi strascichi giudiziari […] Ritengo doveroso ricordare che molto di quanto viene raccontato in queste pagine, protagonisti compresi, è frutto della mia fantasia, come dev’essere in un romanzo. Non lo è però il nucleo centrale della storia, quello è stato davvero, e potrebbe tornare a verificarsi in qualsiasi parte del mondo e in mille modi diversi, ovunque dovesse venir meno il rispetto della dignità umana, quale sia il colore della pelle e il paese di nascita».

Claudio Coletta firma, con Il taglio dell’angelo, un libro che affronta temi e ambientazioni a lui professionalmente vicini: oltre che scrittore e membro della giuria internazionale del Rome Film Fest nel 2007, infatti, Coletta è cardiologo e docente presso l’Università degli Studi La Sapienza” di Roma; la sua professione è tràdita palesemente nel romanzo attraverso le perite descrizioni dell’ambiente ospedaliero e di tutto il complesso sanitario (dalle conoscenze teoriche alla prassi medica), cosa, fra l’altro, che si era già ritrovata con i suoi precedenti testi – similmente misteriosi e crudeli – d’ambientazione ospedaliera: penso a Viale del Policlinico (edito per la casa editrice Sellerio) in cui già era presente il personaggio de Il taglio dell’angelo, il dottor Baroldi, non ancora primario, bensì ancora studente in medicina. Viale del Policlinico e Il taglio dell’angelo: due testi distanti nel tempo, nei temi di cronaca e nelle intenzioni narrative ma vicini – anzi vicinissimi – per raccapriccio e travaglio.

Fonte immagine in evidenza:  Fazi editore

Altri articoli da non perdere
Storie di navi, naufragi e marinai: mari, storia, avventure
Storie di navi, naufragi e marinai

Storie di navi, naufragi e marinai è un testo scritto da Gianfranco Vanagolli e inserito fra le nuove pubblicazioni della Scopri di più

Io e te di Niccolò Ammaniti: il best seller | Recensione
Io e te di Niccolò Ammaniti: il best seller

Io e te di Niccolò Ammaniti, libro pubblicato nel 2010, è un breve romanzo a cui si è ispirato l’omonimo Scopri di più

La fotografa degli spiriti di Desy Icardi | Recensione
La fotografa degli spiriti di Desy Icardi

La fotografa degli spiriti è un romanzo pubblicato da Fazi Editore e scritto da Desy Icardi nel novembre 2022. L’annusatrice Scopri di più

Tabish Khair: La notte della felicità, un libro sull’altro
Tabish Khair: La notte della felicità, un libro sull'altro

La notte della felicità, opera dello scrittore indiano Tabish Khair con traduzione di Adalinda Gasparini per Tunuè, porta con sé Scopri di più

Fabio Carta: intervista all’autore di Ambrose e Arma Infero
Fabio Carta: intervista all'autore di Ambrose e Arma Infero

Intervistiamo Fabio Carta, scrittore di fantascienza, laureato in Scienze Politiche, autore del libro Ambrose e della serie Arma Infero (Il Scopri di più

Il grido della rosa: il nuovo romanzo di Alice Basso
Il grido della rosa

Il grido della rosa è un avvincente romanzo dell’autrice Alice Basso, edito da Garzanti. Trama Torino, corre l’anno 1935. Da lì Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Giornalista pubblicista. Contatti: [email protected] [email protected]

Vedi tutti gli articoli di Roberta Attanasio

Commenta