La fortuna di Finch: il terzo libro della saga di de la Roche

La fortuna di Finch: il terzo libro della saga di Mazo de la Roche

La fortuna di Finch è il terzo libro della saga “Jalna” di Mazo de la Roche. Il libro, prettamente descrittivo, è curato in ogni minimo dettaglio, in linea con lo stile della celebre autrice.
Il primo volume della saga è La tenuta di Jalna, ambientato negli anni Venti, molto apprezzato dai lettori.

La fortuna di Finch: trama e caratteristiche

Finch ha ormai ventuno anni e può dunque entrare in possesso dell’eredità lasciatagli dalla nonna.
In un ambiente familiare colmo di risentimenti e sguardi amari, il giovane può usufruire dell’ingente somma di denaro per viaggiare e recarsi nella vecchia Inghilterra, dove affondano le radici della sua famiglia. Grazie ad un regalo da parte di alcuni zii il ragazzo si recherà a Whiteoak dove ancora abita la sorella Augusta, che lo ospiterà con piacere.
Il giovane protagonista, dunque, salperà alla volta di una nuova vita, provando a liberarsi di un enorme macigno sulle sue spalle, ma anche di tanti disguidi familiari, insulti e cattiverie proferite nei suoi confronti.

Il lettore partirà con il protagonista ed i suoi zii, vivrà le loro ansie e paure, trepidazioni e scene di vita quotidiana; tutto ciò grazie allo stile scorrevole della narrazione che aiuta a tenere viva l’attenzione, senza giri di parole.

La fortuna di Finch è un libro semplice ed è proprio questa caratteristica che gli conferisce quella carica emotiva in più, propria dell’autrice Mazo de la Roche.

Un viaggio lontano nello spazio ma vicino nel presente

“L’intralcio di troppi ricordi”, come scrive l’autrice, rende dinamica la trama rendendola ricca di intrecci, storie amorose e lieti eventi. I componenti della famiglia, ben descritti nei libri precedenti, e ancora qui presenti, sono ben legati l’uno all’altro, per vari motivi.

Leggendo La fortuna di Finch al lettore sembrerà di appartenere a quella grande famiglia, come se non ci fossero barriere, come se quelle parole si concretizzassero in persone vere.
Il romanzo si legge facilmente, in poco tempo, senza troppe pretese; sicuramente i tanti, tantissimi particolari che costellano soprattutto la prima parte del libro, aiutano il lettore a catapultarsi nella storia, senza mai perdere il filo.
La scelta di realizzare una descrizione particolareggiata è pensata, probabilmente, per permettere a chi legge di immaginare i particolari e le vicende dei protagonisti. 

Una lettura lenta e concentrata che però si costella di tanti elementi diversi, seppur concatenati tra loro. Ogni protagonista rappresenta un’identità a sé, con particolari differenti, che però si intrecciano nei vari capitoli del romanzo, confluendo in un finale tutto da scoprire, ma che lascerà senza fiato. 

Finch, il protagonista del romanzo, si troverà a fare i conti anche con l’amore, sentimento più che conosciuto di cui tutti sono alla ricerca. Lo troverà e lo vivrà, talvolta soffrendo.
Il sentimento d’amore che prova, così come i tasselli antichi della sua famiglia, lo metteranno a dura prova, in un “viaggio” psicologico tra passato e presente. Si viaggia, ci si allontana, ma alcune cose continueranno a vivere dentro noi, esisteranno in qualsiasi luogo.

Immagine in evidenza: Fazi editore

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