Il 27 maggio, presso la Feltrinelli di Largo Torre Argentina, ha avuto luogo la presentazione del libro La notte fa ancora paura, ultimo lavoro della scrittrice Fosca Navarra.
Storie femminili tra memoria, identità e resistenza
Il libro, pubblicato dalla casa editrice indipendente Minimum Fax, è suddiviso in sette capitoli e racconta le vicende di sei donne e un gatto, figure simboliche che si muovono in contesti storici, geografici e culturali molto differenti tra loro. Ogni racconto è una finestra aperta su un’epoca, una cultura, un universo femminile diverso: dalla Cina imperiale fino alla Londra degli anni Sessanta. Lo scopo del libro è interrogarsi su cosa ha significato essere donna e sull’eredità e le memorie che le generazioni passate lasciano a quelle future; ciò che unisce le protagoniste è una tensione comune verso la libertà, l’affermazione del sé e la ricerca di una voce in un mondo che, troppo spesso, nega o soffoca l’identità femminile.
La notte fa ancora paura: un viaggio letterario nell’oscurità del femminile
Durante la presentazione, Fosca Navarra ha dialogato con la scrittrice Ilaria Palomba e l’editore Luca Briasco, offrendo spunti sulla genesi del libro e sulle sue intenzioni narrative, parlando del rapporto che unisce le sette figure protagoniste del libro: le loro anime, infatti, sono interconnesse tra loro, collegando storie apparentemente così differenti attraverso un filo rosso metafisico che accomuna non solo le protagoniste del libro, ma tutte le donne del mondo. Una delle qualità più evidenti è la capacità di fondere la narrazione personale con una riflessione collettiva. Le storie delle protagoniste, pur diverse tra loro, risuonano come variazioni di un tema universale: l’essere donna in un mondo che ancora oggi tende a dominare, escludere, marginalizzare. Non mancano momenti di lirismo e tenerezza, così come passaggi duri e spietati che restituiscono al lettore la crudezza della realtà vissuta da molte donne, ieri come oggi.
Il significato del titolo
La notte fa ancora paura è già di per sé una dichiarazione politica. La “notte” diventa metafora dell’oscurità in cui troppo spesso la condizione femminile è relegata e che troppe donne durante la storia umana hanno dovuto patire: una notte che sa di silenzio, solitudine, violenza, ma anche di sogno e possibilità di riscatto. Le paure ancestrali e contemporanee si intrecciano nel racconto di Navarra, che non teme di esplorare territori emotivi e storici complessi con una scrittura poetica e limpida.
Il potere metafisico delle parole
Durante il dialogo tra l’autrice e Ilaria Palomba, è emerso il già citato elemento metafisico presente non solo nella storia come strumento narrativo, ma anche come mantra alla base del processo narrativo: Fosca Navarra ha infatti sottolineato il potere metafisico che le parole e la scrittura hanno nell’evocazione di emozioni potentissime, altrimenti impossibili da percepire, paragonando l’atto di scrivere un racconto o una poesia alla bellezza di una farfalla che si posa su un fiore.
La notte fa ancora paura si presenta come un’opera necessaria, che recupera l’eredità lasciata dalle donne del passato per costruire un futuro migliore e libero dal dominio del patriarcato perché, anche se la notte fa ancora paura, è anche vero che la parola — quando è autentica e condivisa — può essere il primo passo verso l’alba.
Fonte immagine in evidenza: ufficio stampa Minimum Fax