La sarta di Chanel: il nuovo romanzo di Kristy Cambron

La sarta di Chanel: il nuovo romanzo di Kristy Cambron

La sarta di Chanel è un libro di Kristy Cambron, edito da Newton Compton.

“31 dicembre 1943. Foresta di Meudon, Francia. I fiocchi di neve che cadevano dal cielo rendevano le sembianze di quel bosco, ancor più cupo delle strade deserte di Parigi. Alle spalle di Lila le torce la rincorrevano e l’abbaiare dei cani risuonava forte in lontananza; il suo cuore batteva all’impazzata. Se la polizia di Vichy avesse raggiunto Lila, non avrebbe avuto bisogno di scuse per consegnarla alle SS e i nazisti non avrebbero avuto pietà di lei. Un foro di proiettile nel fianco e una pistola in tasca avrebbero rivelato chi era diventata Lila de Laurent. Un tempo modella di fama.
Nella Francia occupata dai nazisti, gli unici castelli che fungevano da manieri erano controllati dall’élite nazista o dai collaboratori del regime di Vichy. Ma Lila era ferita e stanca, e senza l’aiuto dei nazisti probabilmente sarebbe morta.
Le sole due opzioni che la protagonista poteva prendere in considerazione erano una, l’aiuto dei nazisti, l’altra, la morte”
Oserà chiedere aiuto? Si inoltrerà verso quei cancelli, per scorgere cosa ci sia dietro a quelle finestre, alla ricerca di aiuto?

La sarta di Chanel: storia di donne e di coraggio

Un romanzo appassionante, fortemente coinvolgente sin da subito. Le parole, una dopo l’altra, sono perfettamente collimanti tra loro, come le note musicali di una sinfonia antica, della quale ancora si sente il “sapore”.
La sarta di Chanel è un libro “cucito” alla perfezione, dove nulla è lasciato al caso ed ogni piccolo tassello, anche se apparentemente irrilevante, fa la differenza nel tessuto narrativo.

Il romanzo si basa su racconti veri, sull’occupazione nazista della Francia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Protagoniste indiscusse sono due donne, dal temperamento e dal carattere forte.
Due donne che con coraggio e con impegno, ma soprattutto con tanta speranza, riescono a rimboccarsi le maniche e ad andare avanti, nonostante l’implacabile e latente profilo storico nel quale sono inserite.
L’occupazione di cui si legge è – come l’autrice stessa la definisce – “un incubo depravato”, fatto di rappresaglie, libertà negata, soprusi, arresti, e tante persone ingiustamente uccise. Lila lo sapeva bene, osservava tutto quell’orrore, ma non perdeva la speranza, come se qualcosa dentro sé le dicesse di – dover andare avanti – nonostante tutto.

La sarta di Chanel, dunque, è un romanzo che si propone come un vero e proprio antidoto alla guerra, come strumento per affermare invece una cultura di pace e tolleranza; usare il tema storico della Guerra non è facile, soprattutto inserito in una cornice che si rifà ad elementi ed avvenimenti realmente accaduti, quando si parla di persone esistite e non frutto dell’immaginazione ed, in particolare modo, quando si scelgono due donne come simbolo di speranza.
Il romanzo di Kristy Cambron, autrice pluripremiata, sottolinea con fermezza che c’è ancora spazio per sorridere e che nonostante tutto, le protagoniste forti e tenaci del proprio romanzo, riescono a trovare una soluzione di “riscatto”.
Ecco quindi che attraverso un libro che fonda le proprie basi su un gravissimo e tragico evento storico, di risonanza mondiale, c’è spazio per la riflessione e diventa possibile lasciarsi ammaliare da episodi che “colorano” quel grigiore.

Il finale è tutto da scoprire, accennerà forse un “sorriso a denti stretti”, ma darà tanto amore, probabilmente non solo agli appassionati lettori che si troveranno improvvisamente alla fine di quello che sembra un “viaggio nel tempo”.

 

Immagine in evidenza: www.newtoncompton.com

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