La Trilogia delle Gemme viene pubblicato nel 2009 da Kerstin Gier. Il successo strepitoso di cui gode la saga porterà anche alla produzione di un film correlato: Ruby Red ed i suoi sequel.
Il romanzo young-adult ruota attorno al tema molto intrigante dei viaggi nel tempo, nonostante al suo interno si trovi il solito cliché che affligge il genere. Infatti la protagonista del romanzo, Gwendolyn, scopre di possedere un gene specifico che, una volta manifestatosi, permette a chi lo possiede di viaggiare nel tempo e di affidarsi allo strumento del Cronografo, diventando la prescelta di una profezia che cade sulle due famiglie coinvolte nell’ereditarietà del gene in questione. Infatti, affianco a lei troveremo il personaggio di Gideon de Villiers, altro portatore del gene per la linea di trasmissione maschile.
Vicende intricate nella Trilogia delle Gemme
Il romanzo di Gier va lodato sicuramente per un intreccio di eventi pensato molto bene. Infatti, per un lettore che si approccia per la prima volta ad un romanzo del genere, capire l’esatta cronologia degli eventi potrebbe risultare particolarmente ostico. Disseminati lungo tutto l’arco narrativo troviamo molteplici salti nel tempo ad epoche differenti che influenzano ciò che accade nel “futuro-presente” della narrazione. Il tempo del romanzo viene inevitabilmente distorto e dilatato alla massima potenza, creando un’atmosfera sospesa che lascia il lettore in uno stato apparentemente confusionale.
Le vicende del romanzo sono dunque intricate, complesse, rendendo difficile per il lettore comprendere a pieno la vicenda senza leggere buona parte del romanzo. Gwendolyn, per niente preparata a ciò che dovrà affrontare durante le tre narrazioni, è un personaggio che rappresenta l’ordinarietà di tutti coloro che, per un motivo o per un altro, sentono di essere degli outsider rispetto al contesto nel quale sono cresciuti.
Sebbene il romanzo risulti quindi apparentemente “disordinato”, gli eventi nascondono una logica che è invece metodicamente pensata dall’autrice che riesce a rendere la narrazione abbastanza scorrevole e non pesante, fugando il possibile rischio di un’interruzione della lettura precoce a causa dei continui salti temporali che il libro propone ad ogni capitolo. Sicuramente La Trilogia delle Gemme è un romanzo più elaborato – per temi e scrittura – rispetto ai corrispettivi presenti sul mercato e si adatta maggiormente ad un pubblico che ha voglia di riflettere sui collegamenti prendendosi delle pause sporadiche dalla lettura.
Chi cerca invece una lettura veloce e leggera non troverà un terreno particolarmente fertile in questo racconto.
La piaga del genere young-adult
Anche in questo caso, come nella stragrande maggioranza dei romanzi di questo genere, la vicenda narrativa viene riempita da una romance che, pur abbellita ed alleggerita dal tema che fa da sfondo al finale, finisce per assottigliarne lo spessore. Se il romanzo di Gier ha le potenzialità per essere davvero tanto interessante e ben strutturato, la storia d’amore che coinvolge la protagonista ed il personaggio di Gideon viene inserita nel racconto come se dovesse accalappiare l’attenzione dei fan più giovani. Risulta di conseguenza un surplus, che poteva essere efficacemente compensato riducendola ad un elemento di contorno per approfondire temi che, in maniera accennata, vengono presentati nel romanzo quali la stima di sé e la crescita della protagonista durante la storia.
La trilogia delle Gemme è un lavoro ben fatto e su questo non ci piove. Si distingue bene nel mucchio di romanzi del genere a cui esso appartiene e riesce a brillare rispetto a molti di questi. Il successo che questo ha ricevuto è assolutamente meritato: per essere un romanzo giovanile presenta una sovrastruttura narrativa potenzialmente ottima e che poteva essere tranquillamente l’unico centro portante dell’intero racconto. Nonostante il difetto di eccessivo sentimentalismo, è un libro molto versatile che si adatta a molti tipi di lettori e dunque è una valida alternativa da tenere sulla propria mensola in caso si abbia voglia di leggere qualcosa.
Fonte immagine: archivio personale.