Lettura inclusiva: 4 libri per andare oltre gli stereotipi di genere

Lettura inclusiva: 4 libri per andare oltre gli stereotipi di genere

Sin da bambini e bambine ci viene insegnato che i giocattoli non sono per tutti, che la bambina può pettinare le bambole e il bambino può fare la gara di macchinine, ma non viceversa. Lei indossa abiti pastello, deve essere sempre fine, elegante e mai scomposta; lui deve indossare abiti dai colori forti, deve muoversi e dimostrare quanto sia razionale. Lei può mostrarsi debole, anzi deve; lui non può piangere. Il linguaggio che usiamo, le immagini subliminali che ci vengono mostrate, le pubblicità che ci accompagnano dall’infanzia condizionano inevitabilmente il nostro futuro e la nostra crescita.

Gli stereotipi di genere non hanno nulla a che vedere con la natura umana, sono solo costrutti sociali che condizionano le nostre scelte, si insidiano anche nell’educazione, ingabbiando e categorizzando le persone in ruoli sociali da ricoprire. La parità di genere rappresenta un obiettivo cruciale a livello internazionale e varia la sua attenzione in base ai contesti socio-culturali dei Paesi. Basta pensare alla situazione delle donne musulmane e a come ne risenta la loro condizione psicologica. Ma, nonostante il processo di occidentalizzazione delle menti e dei costumi, persiste in tutti i Paesi una latente percentuale di stereotipizzazione, che non va a ledere solo le donne ma anche gli uomini, che vengono limitati nella loro piena realizzazione perché, fin da piccoli, vengono educati a preservare la loro virilità, per poi consolidare e interiorizzare queste dinamiche durante il percorso formativo. Diventa quindi un’esigenza anche degli agenti educativi cercare di scardinare categorizzazioni e stereotipizzazioni e di riformare l’educazione. La scuola, pur essendo il luogo privilegiato per formare menti critiche, rischia di perpetuare stereotipi radicati attraverso attività quotidiane, interazioni e persino i contenuti dei libri di testo, in cui spesso prevale un forte protagonismo maschile, per questo è importante offrire una lettura inclusiva.

L’importanza della lettura inclusiva nella decostruzione degli stereotipi

I libri possono rappresentare un rischio di stereotipizzazione: nei testi prevale spesso la figura femminile subordinata a quella maschile, quest’ultima invece indipendente; le donne sono sempre presentate in ruoli di cura e apprensione per la famiglia e la casa, mentre gli eroi avventurieri e coraggiosi sono solo gli uomini.
I bambini, soprattutto se piccoli, si immedesimano in questi personaggi con il rischio di fossilizzarsi in essi. È quindi fondamentale utilizzare libri illustrativi inclusivi e, per fortuna ci sono autori, come Gianni Rodari, Francesca Cavallo ed Elena Favilli, che propongono letture innovative per bambini che possono aiutare a esplorare la pluralità delle identità e dei ruoli sociali.

Ecco alcune letture inclusive che proponiamo in base all’età!

Proposte di lettura inclusiva per la scuola dell’infanzia

“C’è qualcosa di più noioso di una principessa rosa?” di R. Díaz Reguera

Esplora il desiderio dei bambini di andare oltre i ruoli predefiniti, mostrando che la creatività e l’immaginazione non hanno confini di genere. È un libro adatto soprattutto per la scuola dell’infanzia e racconta di Carlotta,  una  principessa che rifiuta gli stereotipi associati al suo ruolo e sogna avventure fuori dagli schemi.

“Pezzettino” di Leo Lionni

Quest’ultimo incoraggia i bambini a valorizzare la propria unicità, senza conformarsi a ruoli predefiniti e lo fa  attraverso il protagonista, Pezzettino, il quale si chiama così perché è un piccolo pezzo che cerca il suo posto nel mondo e alla fine scoprirà che non deve adattarsi agli altri ma può essere se stesso.

Proposte di lettura inclusiva per la scuola primaria

“Storie della buonanotte per bambine ribelli” di Francesca Cavallo ed Elena Favilli

È una raccolta di biografie di donne straordinarie che hanno sfidato gli stereotipi e cambiato il mondo. È pensato per la scuola primaria, il libro celebra la diversità e offre modelli positivi sia per bambine che per bambini, attraverso la rassegna di storie di figure femminili ispiratrici.

“Lettera a una bambina” scritto da Amy Krouse Rosenthal e Paris Rosenthal e “Lettera a un bambino” di Paris Rosenthal e Jason Rosenthal

Entrambi veicolano messaggi che valorizzano l’individualità e la libertà di espressione e cercano di coinvolgere anche i genitori nella lettura per creare una continuità della formazione anche a casa.

Le letture contro gli stereotipi di genere rappresentano uno strumento potente per costruire una società più equa e rispettosa delle differenze. Attraverso queste proposte per i bambini della scuola dell’infanzia e primaria, si possono aiutare i bambini a sviluppare una mentalità aperta e critica, creando così anche degli adulti del futuro capaci di superare le barriere imposte dai pregiudizi. 

Fonte immagini: Amazon 

Autore immagine di copertina: Martin Vorel (Wikimedia Commons)

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