Libri di Jhumpa Lahiri: 3 da leggere

I libri di Jhumpa Lahiri sono stati tradotti in molte lingue, ma alcuni sono stati scritti di proprio pungo dall’autrice stessa, come quelli in lingua italiana. Jhumpa Lahiri è una scrittrice statunitense, una donna brillante e dalla carriera di successo, autrice di racconti brevi e romanzi.

Jhumpa Lahiri nasce l’11 luglio del 1967 a Londra ma conserva le sue origini bengalesi poiché i genitori erano appunto immigrati dello Stato indiano del Bengala Occidentale. Successivamente trasferisce negli Stati Uniti per poi continuare a identificarsi come cittadina statunitense.

L’opera che decretò il successo di Jhumpa Lahiri è una raccolta di racconti brevi intitolata “L’interprete dei malanni”, pubblicata nel 1999. La raccolta riscuote un enorme successo, attirando l’attenzione di critici letterari e di un vasto pubblico di lettori tanto da farle ottenere il premio Pulitzer per la narrativa.

Dopo il primo successo ottenuto continua la sua carriera letteraria pubblicando diversi romanzi, ma la scrittura non è l’unico interesse che coltiva Jhumpa Lahiri. Infatti, è anche appassionata della lingua italiana tanto da pubblicare delle opere scritte direttamente in italiano, tra cui un’opera autobiografica intitolata “In altre parole”, vincitrice del premio internazionale Viareggio-Versilia.

Ora, dopo aver introdotto la vita dell’autrice, possiamo passare a parlare di tre libri di Jhumpa Lahiri da leggere assolutamente.

1. L’omonimo

Parla della storia di un uomo di nome Ashoke Ganguli che, mentre legge un libro durante il suo viaggio in treno viene sorpreso da un avvenimento molto particolare. Il treno sul quale si trovava deraglia nelle campagne bengalesi ma fortunatamente riesce ad essere salvato dai soccorritori.

Ashoke attribuisce questo miracolo alle pagine del libro che stava leggendo, un libro scritto da un uomo di nome Gogol. Questo sarà anche il nome che decide di dare a suo figlio dopo essersi trasferito negli Stati Uniti con sua moglie. Crescendo il ragazzo non capisce le ragioni dietro alla scelta di tale nome che lui trova imbarazzante.

Da questo motivo di vergogna il giovane Gogol decide di allontanarsi dalla famiglia e dalle sue tradizioni, ma nel corso della narrazione sarà costretto a riavvicinarsi a seguito di eventi tragici.

Il libro riflette un sentimento comune provato dall’autrice stessa, una sensazione di smarrimento culturale scaturita da piccoli particolari; con questo si vuole far emergere le difficoltà che caratterizzano la vita di un immigrato.

2. L’interprete dei malanni

Questo romanzo, come molti altri libri di Jhumpa Lahiri, ha come tematica principale la diversità culturale, ma nello specifico viene analizzata un’India caratterizzata da una miriade di aspetti variegati, approfondendo le radici di tale cultura e la diversità che si percepisce una volta entrati a far parte della popolazione occidentale.

Questi aspetti riflettono le vite dei protagonisti di tale racconto, originari dell’india ormai ritenuti americani, poiché da molti anni trascorrono la loro vita in quel luogo. Viene analizzata la storia di una coppia indiana in crisi, quella del signor Kapasi, un’altra ancora di un bengalese che rimembra la sua gioventù a Londra.

3. The Lowland

Protagonisti del romanzo sono due fratelli, Subhash e Udayan, considerati inseparabili. I due si portano pochi anni di differenza e hanno trascorso tutta l’infanzia insieme, contando l’uno sull’aiuto dell’altro. Ma la loro vita verrà stravolta nel momento in cui faranno il loro ingresso in Vietnam i carri armati statunitensi, provocando di conseguenza delle rivolte in India.

Udayan si legherà al movimento naxalita compiendo determinate scelte volte al bene della sua famiglia, di suo fratello, dei suoi genitori, di sua moglie incinta e quello delle generazioni future.

Fonte immagine: Guanda

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