Libri erotici: una rassegna della migliore letteratura erotica per nulla banale

Libri erotici: una rassegna della migliore letteratura erotica per nulla banale

Libri erotici: una rassegna della migliore letteratura erotica per non cadere nella banale porno-letteratura.

Di libri erotici sono pieni gli scaffali di ogni libreria, dalla più ricercata alla più commerciale, perché molti sono i fan del genere per le più svariate ragioni. Chi si accosta al genere erotico lo fa perché alla ricerca di storie piccanti o di sensazioni forti; lo fa per vedere tradotto in parole quello che si fa in azione o anche per vedere immortalato sul bianco della pagina quello che spaventa, quello che per pudore non si riesce a fare o per costrizioni di natura morale non si riesce ad esprimere. Non tutto ciò che le librerie propongono nel settore “letteratura erotica”, però, vale la pena di essere sfogliato. Come in ogni settore della letteratura è bene sapere di cosa si è in cerca, cosa si vuole leggere, prima di passare per la cassa. Tra l’immane quantità di robaccia che il mercato propone cercheremo di selezionare quanto di più alto il genere abbia prodotto, affinché i nostri lettori possano trovare, nel sentiero che li porta alle sensazioni forti, anche una buona dose di piacere letterario.

Il confine tra erotismo e pornografia è effettivamente molto scivoloso e se per la filmografia intercettare questo confine è abbastanza facile, per i libri erotici non lo è altrettanto. Su questo punto Neil Gaiman ha cercato di dare una spiegazione nella prefazione di Lost Girls, l’opera a fumetti in tre volumi di Alan Moore e Melinda Gebbie:

«Il confine tra pornografia ed erotismo è ambiguo, e cambia a seconda del punto di vista. Per alcuni forse dipende da cosa ti eccita (ciò per me è erotico, per te è pornografico), per alcuni è una questione sociale (vale a dire l’erotismo è la pornografia per ricchi). Forse ha anche a che fare con la distribuzione – la pornografia in rete è indiscutibilmente porno, mentre un’edizione a tiratura limitata, su carta avorio, comprata da esperti, divisa e rilegata in volumi costosissimi, non può che essere erotica».

Tale spiegazione non ci soddisfa del tutto e non chiarisce completamente la differenza tra letteratura pornografica e letteratura erotica, ma è comunque un indizio per cercare di capire a che tipo di testo ci stiamo accostando.

La rassegna di libri erotici che proponiamo comincia dalle più recenti proposte per poi passare ai classici, a quei testi che acquistano ancora più valore se si pensa a quale sia il contesto culturale nel quale sono stati pubblicati.

Di recente pubblicazione è Candore (Einaudi), il nuovo romanzo dello scrittore pugliese Mario Desiati: Martino Bux, un soldato diciottenne, scopre il sesso e il mondo femminile in un cinema a luci rosse, dove donne sensuali e disinibite tanto quanto irraggiungibili si offrono a lui e alle sue fantasie erotiche. Tutto questo può avvenire solo in un cinema a luci rosse perché fuori c’è una Roma e un’Italia ancora perbenista e bigotta. Ma per Martino la pornografia diventa una claustrofobica trappola: piano piano la realtà diventa per lui insoddisfacente e allora cerca solo donne che somiglino ad attrici hard, frequenta solo posti torbidi e persone che possano regalargli momenti di piacere sessuali.

Non è possibile non menzionare la trilogia di Cinquanta sfumature di E. L. James edita da Oscar Mondadori. La storia d’amore tra la ventunenne Anastasia Steele e Christian Grey, amministratore delegato della Grey Enterprises Holdings Inc., uomo brillante e di successo ma anche oscuro manipolatore traumatizzato da un torbido passato di violenze, ha inizio da un incontro casuale e sfocerà presto in una relazione turbolente scandita da pratiche sessuali BDSM. L’intera saga ha spopolato in tutto il mondo vendendo oltre 125 milioni di copie in 52 paesi.

Per quanto riguarda i classici del genere, la produzione è vasta e va da storie d’amore con contenuti erotici come L’amante di Lady Chatterley di D. H. Lawrence, al racconto delle proprie esperienze erotiche e omoerotiche di Jean Cocteau ne Il libro bianco, ai romanzi autobiografici di autori dalle vite scioperate e stravaganti come Tropico del Cancro di Henry Miller e Post office e Donne di Charles Bukowski, fino a veri e proprio manuali di libertinaggio come La filosofia nel boudoir di D.A.F. de Sade.

Lady Constance Chatterley, detta Connie, è una donna emancipata e disinibita che vive a Wragby Hall ed è sposata con Clifford Chatterley. Disgraziatamente Clifford sotto le armi rimane paralizzato e, quindi, impotente: nonostante ciò Connie deciderà, almeno in un primo momento, di rimanere fedele al vincolo matrimoniale e di prendersi cura di lui. Ma Connie non riuscirà a lungo a mortificare i suoi istinti e suoi bisogni e la sua devozione e fedeltà nei confronti del marito naufragheranno difronte al virile fascino di Mellors, il guardiacaccia di Clifford. La brutale passione che divamperà tra di loro si consumerà tra i boschi e l’umile casa di Mellors, fino a tramutarsi in un amore che non potrà più essere taciuto.

Il libro biancodi Jean Cocteau è un romanzo seguito in appendice da 14 testi erotici. Il romanzo racconta le esperienze omoerotiche dell’autore, i suoi amori, le sue attrazioni per Dargelos, giovane studente di liceo, o Jean Desbordes, poeta con cui Cocteau ebbe una relazione. Il romanzo e e i testi d’appendice sono corredati da disegni realizzati dallo stesso Cocteau.
La pubblicazione del romanzo Tropico del cancro nel 1961 costò a Miller un processo per oscenità che l’America a rivedere le leggi sulla pornografia. Il romanzo è autobiografico e scritto in prima persona: il protagonista si muove nella Parigi degli anni ’30 del ‘900 conducendo una vita scioperata, fatta di sesso, mollezze, alcool, fumo ed espedienti per sopravvivere. 
Dell’eros e del sesso esibito ed esplicito Bukowski ha fatto la sua cifra stilistica: Post office e Women sono romanzi che raccontano di storie sentimentali turbolente, maratone alcoliche e sessuali, vite randagie e dissolute che hanno come protagonista Henry Chinaski, alter ego dell’autore.
A concludere la rassegna non poteva non essere il marchese de Sade, dal quale, non ha caso, prende il nome la condizione psichica del sadismo. Il marchese de Sade è considerato uno dei massimi esponenti dell’Illuminismo francese e in effetti le sue teorie in campo filosofico non sono altro che un’estremizzazione dell’ateismo illuministico. Alla base delle sue opere ci sono la totale negazione della morale cristiana e il libertinaggio più estremo.
La filosofia nel budoir Madame de Saint-Ange, assieme ad un amico del fratello, il libertino Dolmancé inizieranno la giovane e inesperta Eugénie alle pratiche sessuali più estreme e ad una filosofia di vita che ha come solo credo il raggiungimento del piacere. 
Fonte immagine: ansia.it

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