Mia madre, la graphic novel di Li Kunwu ci racconta la Cina

Mia madre

Mia madre è la nuova graphic novel del fumettista Li Kunwu, edita per add editore.

Li Kunwu è un fumettista cinese. Nato nel 1955 nella provincia dello Yunnan, tra i primi a dedicarsi esclusivamente al fumetto. Per trent’anni il suo lavoro è stato pubblicato in Cina su numerose riviste illustrate, come il «Lianhua Huabao» e «Humo Dashi». In Italia add editore ha pubblicato Una vita cinese, la trilogia tradotta in sedici lingue con cui ha raggiunto il successo internazionale (vol. 1 Il tempo del padre, vol. 2 Il tempo del Partito, vol. 3 Il tempo del denaro) e Mia madre.

L’autore, in una commossa introduzione, spiega il senso della sua opera; in occasione della morte della madre, sceglie di immortalarne la memoria attraverso la sua opera che con cruda semplicità racconta il percorso di una bambina che diventa donna, sullo sfondo di una Cina martoriata da guerre e nuove supremazie.

Mia Madre, la storia della Cina attraverso gli occhi di una donna

Il racconto figurato di Li Kunwu parte prima ancora che la madre nascesse; la storia inizia dal rapporto conflittuale tra i genitori di sua madre, che vivono in condizioni di estrema povertà. Il padre va in città a lavorare per una famiglia benestante, mentre la madre resta in paese, a crescere un’infinità di bambini, in condizioni durissime. L’autore, attraverso il focus sulla storia personale della famiglia della madre, allarga poi la visuale a quella dell’intera Cina, dalle controversie politiche alle leggi che portarono alla “Politica del figlio unico”. 

Le crude parole sono accompagnate da altrettante immagini che mettono a nudo, spesso letteralmente, i personaggi, con tratti incisivi e netti. La sorte della madre però è particolarmente felice rispetto ai tempi; il padre la chiama in città per farla studiare insieme ai figli del suo capo, nonostante sia femmina. La bambina si dimostra particolarmente intelligente e capace; ben presto però i conflitti tra i genitori spingono la madre a tornare a casa e a costringere la bambina a tornare con sé. La sua istruzione continua a singhiozzi, insieme con le vicende sempre più critiche della Cina del suo tempo, a causa dell’invasione giapponese. Ma lei è caparbia e continua a studiare, nonostante le condizioni sempre più precarie.

Riesce dunque a diventare una donna indipendente e a contrastare tutte le avversità. E quando in Cina il partito comunista vince, conoscerà suo marito, attivista del partito, proprio nel momento in cui nel paese sembra tornare la pace. 

Li Kunwu racconta la storia di una vita che germoglia e fiorisce su di uno sfondo funesto, dove tutto sembra remare contro, con tutti i presupposti per fallire.

Una graphic novel nella quale la storia di un intero paese, la cui cultura ci è ancora per molti versi ancora estranea, passa attraverso gli occhi di una giovane donna, nel suo percorso di formazione verso l’indipendenza, che la condurrà a conoscere la durezza della vita e insieme la forgerà, insegnandole a lottare per se stessa, contro tutte le avversità.

Un omaggio a sua madre, ma anche e soprattutto uno squarcio su una cultura per molti versi ignota, che attraverso le nitide immagini di quest’opera, ci offre una visuale nuova e estremamente affascinante, dura ma al contempo vera e intrigante.

Fonte immagine: ufficio stampa.

A proposito di Carmen Alfano

Studio Filologia Moderna all'università degli studi di Napoli "Federico II". Scrivo per immergermi totalmente nella realtà, e leggo per vederci chiaro.

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