Il 29 aprile alle ore 18:30 presso il Gold Tower Hotel di Napoli si è tenuta la presentazione del libro “Millefoglie di me”, curato dal noto giornalista Gabriele Parpiglia. Questa pubblicazione rappresenta un racconto di mille pagine che ripercorre la storia e la vita della rinomata Pasticceria Napolitano. Il titolo si ispira a una delle creazioni più apprezzate del laboratorio, la torta Millefoglie, un dolce classico noto per i suoi strati fragranti. Ma non bisogna farsi ingannare: il libro “Millefoglie di me” non è un semplice ricettario dedicato ai numerosi dolci, bensì uno sguardo intimo sul percorso umano e professionale che ha caratterizzato la storia della Pasticceria Napolitano.
Pasticceria Napolitano: un racconto tra storia e passione familiare
Oltre un secolo di tradizione dolciaria dal 1920
La Pasticceria Napolitano, attiva fin dal 1920, racconta in ogni angolo del negozio storie di sacrifici, passioni e ricordi tramandati nel tempo. Questa attività storica rappresenta un punto di riferimento per la città di Napoli.
L’eredità di famiglia: Marco, Vincenzo e Giovanni Napolitano
Marco Napolitano, insieme a suo fratello Vincenzo e al padre Giovanni, porta avanti con dedizione l’attività di famiglia, rappresentando la terza e quarta generazione alla guida della pasticceria che ha profondamente segnato le loro vite. Le esistenze private dei due fratelli si intrecciano inevitabilmente con quella dell’attività. Non si tratta soltanto di un lavoro, perché per Marco e Vincenzo la pasticceria è tutto: un luogo legato a momenti difficili, come la perdita di zia Nunzia, ma anche a nuove scoperte e a un futuro ancora tutto da scrivere. I due pasticcieri hanno a cuore le loro radici e cercano di mantenerle vive, introducendo un pizzico di innovazione ma conservando soprattutto la stessa passione di nonna Pasqualina, come recita lo slogan che affianca il marchio della pasticceria.
Le ricette nel libro “Millefoglie di me”: sapori e ricordi
All’interno del libro “Millefoglie di me” trovano spazio le ricette di alcuni capolavori dell’arte dolciaria napoletana, presentati come un mosaico di ricordi, emozioni e sapori indimenticabili.
Dolci tradizionali: dagli struffoli al San Gennariello
Tra le ricette della Pasticceria Napolitano descritte nel volume vi sono gli struffoli, dolce simbolo del Natale, piccole palline di pasta fritte immerse nel miele e decorate con confetti colorati, scorzette d’arancia e cedro candito. Troviamo poi il biscotto all’amarena, un tesoro di pasta frolla e confettura, amato per la sua semplicità. Immancabile è il San Gennariello, un dolce dalla forma semplice ma dal significato profondo, essendo un omaggio al Santo Patrono di Napoli, San Gennaro.
Il Re Poderico: un omaggio alla piazza
Dulcis in fundo, il Re Poderico, un dolce creato appositamente per celebrare la piazza denominata “Luigi Poderico”, che ospita la sede storica della Pasticceria Napolitano.
La Millefoglie della Pasticceria Napolitano: tra tradizione e innovazione
“Siamo molto legati ai dolci storici della tradizione partenopea come il babà, la sfogliatella, la caprese. Nonostante ciò, nei nostri laboratori cerchiamo sempre di proporre qualcosa che possa stupire il cliente pur rimanendo fedeli al gusto. Un esempio è proprio la nostra Millefoglie che è stata rivisitata in chiave del tutto moderna”. Con queste parole Marco Napolitano sottolinea come la sua interpretazione della Millefoglie abbia un tocco di originalità. Questa è resa dalla scelta di rendere tutti gli strati ben visibili, permettendo di osservare sin da subito le creme che fuoriescono dalla sfoglia croccante. Inoltre, il dolce è arricchito con creme di vario gusto, tra cui crema chantilly e fragoline, crema pasticcera con le amarene, cioccolato. Oltre ai gusti classici, il cliente può personalizzare la preparazione del dolce, richiedendo variazioni specifiche, così che ognuno possa avere la propria Millefoglie unica. I motivi che hanno spinto la Pasticceria Napolitano a proporre questo dolce, non tipicamente partenopeo, includono la sua fama internazionale e l’assenza di legami con festività particolari. Ancora più importante è la sua versatilità stagionale: può essere gustata sia d’inverno che d’estate.
Dalla crisi pandemica alla rinascita: la resilienza della Pasticceria Napolitano
L’impatto della pandemia sull’attività
Nonostante la Pasticceria Napolitano sia un’attività così radicata nel tessuto della città, l’avvento della pandemia da COVID-19 ne ha segnato il periodo più buio. Come spiega Marco Napolitano, i lockdown e le restrizioni hanno inferto un colpo durissimo alla pasticceria. Le saracinesche abbassate, i forni spenti e l’assenza dei clienti affezionati, che quotidianamente frequentavano il locale per concedersi un momento di dolcezza, hanno creato uno scenario impensabile fino a pochi mesi prima.
La terapia e le nuove opportunità digitali (Tik Tok)
“È come se il mio mondo si fosse fermato all’improvviso. La mia pasticceria è la mia vita e quel silenzio assordante mi aveva fatto perdere tutto. Non nascondo di essere andato in terapia dopo la fine della pandemia”. Marco Napolitano ha spiegato come la terapia sia stata utile per ritornare alla sua vita frenetica più forte di prima, con la consapevolezza di chi ha davvero vissuto quel silenzio difficile e ne è riuscito ad uscire. La pandemia ha tolto tanto a Marco, ma è stata anche capace di offrire nuove opportunità, come l’approdo nel mondo virtuale di Tik Tok, che ha permesso alla Pasticceria Napolitano di mantenere un contatto con i clienti e raggiungere un nuovo pubblico, dimostrando grande resilienza.
“Millefoglie di me”: un libro per sostenere la clownterapia e i bambini
La collaborazione con Flora Sasso e “La tua voce clowntherapy onlus”
Durante la presentazione del libro “Millefoglie di me”, a cui siamo stati invitati dai giornalisti Federica Riccio e giornalista Alessandro Savoia, la dottoressa Flora Sasso, conosciuta come zia Trilly, ha spiegato come in ospedale, con la sua associazione “La tua voce clowntherapy onlus”, doni un sorriso ai bambini malati oncologici o ematologici attraverso la clownterapia. Il volume “Millefoglie di me” si configura così non solo come un viaggio tra le pagine della storia della Pasticceria Napolitano, ma anche come un vero e proprio atto d’amore e di solidarietà verso i progetti dell’associazione.
I progetti benefici: La Casetta del Sorriso e Accendi un Sorriso
Con l’empatia che lo contraddistingue, Marco Napolitano ha scelto di dedicare il ricavato della serata di presentazione del libro del 29 aprile a due importanti iniziative promosse dall’associazione: La Casetta del Sorriso (un alloggio gratuito destinato temporaneamente alle famiglie dei piccoli pazienti oncologici) e Accendi un Sorriso (un progetto per la donazione di portaflebo/chemio personalizzati per i bambini in cura). Un gesto che sottolinea ulteriormente il legame tra la Pasticceria Napolitano e la comunità. La serata di presentazione del libro si è poi piacevolmente conclusa con una conviviale cena, durante la quale gli ospiti hanno avuto anche il piacere di gustare la celebre Millefoglie, simbolo di dolcezza e di tradizione della pasticceria Napolitano.
Fonte immagine in evidenza e immagini all’interno dell’articolo: archivio personale Marco Napolitano.