Prendere o lasciare, di Lydia Millet I Recensione

Prendere o lasciare di Lydia Millet I Recensione

Prendere o lasciare è un romanzo di Lydia Millet, edito da NN Editore.

La trama

«Nina è un’agente immobiliare di Los Angeles. Vende abitazioni di lusso a persone capricciose e viziate, che cambiando casa sperano di abbandonare i fantasmi del passato.
In questo modo conosce un dittatore africano che all’improvviso cerca di annegarsi in piscina; un adolescente rabbioso che si fa beccare mentre guarda un porno; una donna abbandonata dal marito, convinta che ci siano degli gnomi pronti a riparare tutto quel che non funziona nelle stanze della sua villa. Un circolo vizioso di personaggi diversi, ciascuno con le proprie caratteristiche, che diventano metafore della vita di ognuno, tra confidenze e verità nascoste».

Prendere o lasciare è un libro intenso, con il quale l’autrice riesce a trasportare il lettore in tante dimensioni diverse; ciò avviene grazie ai tanti personaggi che “entrano in scena”, le cui esistenze, anche se può sembrare strano, sono in qualche modo interconnesse. È un po’ come incontrare degli estranei coi quali prima o poi si comprende di avere qualcosa in comune. Proprio questo aspetto rende il romanzo avvincente ed interessante e distaccarsi dalla lettura sarà piuttosto difficile.

Prendere o lasciare: tra dolori e consapevolezze

I personaggi di Prendere o lasciare abbandonano la morale della normalità per immergersi nel puro piacere e nella realtà nuda e cruda.

Descrivere le caratterizzazioni dei protagonisti che affiancano Nina, fulcro della storia, non è facile, ma in questo caso è diverso; infatti, Prendere o lasciare si rivela un romanzo ben tessuto, all’interno del quale l’autrice non si limita a narrare, ma sottolinea abilmente i sentimenti e le emozioni che caratterizzano le vicende ed i protagonisti. Ciò avviene in modo totalmente naturale e al lettore sembrerà (per assurdo) di conoscere quelle persone, attraverso flashback, incontri casuali, sguardi fugaci, sorrisi dispensati quotidianamente a sconosciuti e tanto altro ancora.

Jeremy, Paula, Lora, Aleska, sono le suggestive “creature” che pagina dopo pagina formano il corpus narrativo di Prendere o lasciare. La loro esistenza è simile a quella di ogni altra persona, quel dolore che spesso caratterizza l’esistenza, è di tutti.

Un argomento importante che descrive una delle funzioni della scrittura: dare sfogo e provare a dare un senso alla realtà. Prendere o lasciare è un libro che può appartenere a tutti, tra storie toccanti, estenuanti, ma anche tanti sentimenti contrastanti, violenze fisiche e psicologiche e tanti altri aspetti che terranno compagnia al lettore, donandogli consapevolezza e coinvolgendolo in una lettura dal sapore crudo e realistico.

Prendere o lasciare è un libro che raccoglie ed accoglie i sentimenti di chi vorrebbe ricominciare daccapo. Parole che sanno di infinito, che spiegano realtà spesso difficili da spiegare, domande per le quali non esiste una risposta ed altro ancora.
Un mondo vero, che racchiude storie che potrebbero appartenere a chiunque. In Prendere o lasciare le vite di uomini e donne sospesi tra l’accettazione del destino e la lotta per i propri sogni s’intrecciano come se fossero delle nuvole che pian piano si avvicinano. Naturalmente. Senza che intervenga l’uomo. Come avviene nella vita reale. In alcune vicende, per alcune situazioni, non è possibile fare nulla, sono immutabili e accettarle è l’unica soluzione.
Ma in un mondo in costante fermento, la protagonista principale di Prendere o lasciare, Nina, riuscirà a trovare spazio per sé, e per l’amore? Lo si scoprirà solo leggendo.

Immagine in evidenza: NN Editore

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