Regina rossa: il nuovo romanzo di Juan Gòmez-Jurado

Regina rossa: il nuovo romanzo di Juan Gòmez-Jurado

Regina rossa è il nuovo romanzo dell’autore Juan Gómez-Jurado, edito da Fazi; l’autore è uno dei più celebri giallisti spagnoli e tale libro conferma quella bravura innata che ha portato tanto successo.

Trama del romanzo

“Fulcro della vicenda è un personaggio che diventerà sin da subito di fondamentale importanza: Antonia Scott; si tratta di una trentenne con delle particolari qualità, prima tra tutte un’acutissima intelligenza, probabilmente dovuta ad un quoziente intellettivo fuori dal comune. Doti delle quali sono a conoscenza i poliziotti spagnoli, che conoscono fin troppo bene l’astuta donna.

Un caso inquietante, difficile, strano e dai dettagli sottilmente affilati, porterà la polizia a chiedere l’aiuto di Antonia e la donna accetterà di essere coinvolta nella vicenda, o meglio, proverà a districarne gli aspetti più subdoli e sconosciuti, con arguzia e furbizia”.

Regina rossa è un romanzo, un thriller che colma la mente dei lettori. La riempie di aspetti, tasselli inaspettati, contenuti diversificati, identità sospette e non, persone che si rivelano essere tutt’altro rispetto a ciò che sono veramente, luoghi, dialoghi e tanto altro ancora.

Regina rossa: caratteristiche canoniche del thriller e avanguardia di genere

Definire con poche parole un romanzo così intenso e ricco non è assolutamente semplice; sicuramente ciò che colpisce sin dalle prime pagine è la maestria dell’autore, Juan Gómez-Jurado, che abilmente crea una storia ricca di pathos, dalla quale è difficile non lasciarsi travolgere.
Il ritmo è incalzante e si incentra sulla figura di Antonia, che mantiene viva l’attenzione, contribuendo a dare “colore”, e in particolare modo dinamismo, ad una trama fittamente tessuta.

Regina rossa presenta tutte le caratteristiche proprie di un giallo o per meglio dire di un thriller. Leggendo l’interessante ed avvincente romanzo si noterà subito come l’autore, dopo aver denotato i caratteri essenziali propri del genere, quelli cosiddetti “canonici”, adotta poi delle regole specifiche, analizzando particolari e dogmi che spesso destabilizzano o offuscano l’attenzione del lettore, allontanandola dal tema principale.

Non si tratta di un romanzo tradizionale, esso non segue i principi della tradizione ma li adotta in modo alternativo, in un impiego differente rispetto alla normativa rigida che regola il genere. In questo senso la trama, ma anche i personaggi e la vicenda stessa, rimandano al canonico per elementi o meccanismi in comune ma al tempo stesso si distacca da esso rispetto a vari livelli.

Livelli tematici e contestuali nei quali sono perfettamente inseriti i personaggi, primo fra tutti Antonia, che non è facile definire e per la quale scegliere degli aggettivi sarebbe riduttivo. Come detto inizialmente è una donna fuori dal comune, che sorprenderà il lettore.
In realtà anche l’ispettore Gutiérrez non è definibile, nel senso che non si può descrivere, perché troppo complicato e limitativo.
Due personaggi legati da un mistero… fitto e da decifrare, una espressione beffarda si potrebbe dire.
Ciò che dà ancora più vivacità ai personaggi sono le situazioni che li vedono coinvolti; pagina dopo pagina, il lettore avrà la sensazione che probabilmente non si parli di un unico mistero e soprattutto che potrebbe in realtà trattarsi di un insieme di coincidenze.

Tutto confluirà in un finale che lascerà sospesi e sorpresi al tempo stesso.
Il genere cui appartiene Regina rossa, il giallo, prevede che nel finale si condensi la spiegazione dell’enigma. Ma forse in questo romanzo non è così: probabilmente potrebbero essere le diverse interpretazioni (soggettive) da parte di chi legge a stabilire il finale stesso.

 

Immagine in evidenza: www.fazieditore.it

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