Resto qui di Marco Balzano | Recensione

Resto qui di Marco Balzano

Resto qui è un romanzo pubblicato nel 2018 da Marco Balzano, secondo classificato al Premio Strega, vincitore del Premio Isola d’Elba – Raffaello Brignetti, e tantissimi altri riconoscimenti. L’autore, Marco Balzano, racconta di aver preso ispirazione per Resto qui dalla vista del campanile che si erge dal Lago di Resia, nel comune di Curon Venosta in Alto Adige. Nel 2020 dalla storia vera di Curon Venosta nasce la serie televisiva, a cura di Ezio Abbate, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano per la piattaforma Netflix, che racconta le vicende che hanno interessato il piccolo borgo ai confini con l’Italia. 

Trama

In Resta qui Marco Balzano usa lo strumento della scrittura con grande perizia per raccontare e intrecciare tre livelli storici e darci un libro lodevole. Resta qui traccia una storia in un contesto geografico a molti di noi ignoti: siamo negli anni in cui a Curon e Resia, ai confini dell’Italia, che conservano lingua e cultura tedesche, si combatte la Seconda Guerra Mondiale. E quando qui si fa spazio il progetto di una diga, non sarà più solo combattere il Nazi-fascismo alle porte, ma ragione d’odio che sottende alla rabbia dei protagonisti, in primis Erich e Trina (quest’ultima la voce narrante) e di tutti gli abitanti della Val Venosta, perché ci vorrà il coraggio di restare, di resistere e non farsi sommergere dalla storia dei più forti, di chi detta legge sulla storia degli ultimi e della loro terra. 
 
Ci vorrà coraggio e rabbia per opporsi alla diga in costruzione e al Nazi-fascismo, proprio quelli che avranno Erich e Trina, voci di una resistenza, tra mille peripezie e sventure, come la fuga della figlia Marica presso gli zii o Trina che ucciderà dei nazisti, contro il progresso che di lì a poco sommergerà per sempre le valli e le storie di quegli uomini.
 
In Resto qui è come se davvero esistesse una storia deputata ai più forti ed una storia minima che può essere distrutta per far posto alle ruspe della civilizzazione. Ma è questa che vince con prepotenza sempre, perché anche Erich e Trina saranno costretti ad abbandonare i loro paesi d’origine. 
 
Conclusioni
 
Resta qui è la storia di chi resta, nonostante tutto, e di chi restando sa trasformarsi per fare i conti con il destino e la storia. Enrich e Trina restano insieme con uomini e donne,  amiche maestre clandestine, un gruppo di disertori, i contadini dei masi, il comitato contro la costruzione della diga: i coraggiosi aggrappati alla propria terra. Contro questo la morte non può nulla. 
 
Fonte immagine in evidenza: Feltrinelli Editore 
Altri articoli da non perdere
Solitaire, il romanzo d’esordio dell’autrice di Heartstopper | Recensione
solitaire senza nuvole recensione

Solitaire, Senza Nuvole è il primo romanzo di Alice Oseman, pubblicato nel 2013 ed edito da Newton Compton con una Scopri di più

Il dolore in un sorriso di Giuseppe De Martino
Il dolore in un sorriso di Giuseppe de Martino

Giuseppe De Martino con il suo Il dolore in un sorriso è uno dei protagonisti del salotto letterario del Chiaja Scopri di più

Romanzi di Margaret Atwood: 5 da non perdere
Romanzi di Margaret Atwood, 5 da non perdere

Margaret Atwood (1939) è una poetessa, scrittrice e ambientalista canadese. È una delle personalità più prolifiche in ambito letterario ad oggi, vincitrice Scopri di più

I passi di mia madre, il romanzo di Elena Mearini
Elena Mearini

I passi di mia madre è il nuovo libro di Elena Mearini, edito da Morellini editore. Il racconto di una Scopri di più

Mario Pieri: Memorie dall’Ottocento
Mario Pieri

La conoscenza dell'opera di Mario Pieri (Corfù, 1776 - Firenze, 1852) si configura come un passaggio obbligato per chi voglia Scopri di più

Classici della letteratura giapponese, 5 da conoscere
Classici della letteratura giapponese, 5 da conoscere

5 Classici della letteratura giapponese: un viaggio tra antico e moderno Se siete appassionati di manga e anime o della Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Valeria Chiara Toma

Vedi tutti gli articoli di Valeria Chiara Toma

Commenta