Roma che nessuno conosce: recensione

Roma che nessuno conosce: recensione

Tra le nuove uscite di questo ultimo scorcio del 2021 si distingue Roma che nessuno conosce, un’imperdibile guida per curiosi e appassionati della città eterna. Scritta con amore da un romano doc, Claudio Colaiacomo, e pubblicata da Newton Compton Editori

Roma che nessuno conosce: la nostra recensione

È una lettura agile e piacevolissima, consigliata per tutti coloro che amano Roma e non sono mai appagati dalla loro conoscenza della città eterna: il nuovo libro di Claudio Colaiacomo, Roma che nessuno conosce, è arricchita da un sottotitolo che ne svela gli intenti: Dai luoghi più misteriosi ai personaggi più insoliti e ai modi di dire più curiosi: la Città Eterna non ha più segreti

Non è certo il primo libro nel panorama letterario italiano a raccontare i segreti di Roma, ma questa nuova insolita guida di Claudio Colaiacomo, Roma che nessuno conosce, ha una marcia in più. A partire dall’esergo poetico, che suona come un memorandum per qualsiasi lettore: 

«Ama Roma con equanimità nel tepore di primavera
e tra i brividi delle notti d’inverno»

Un’esortazione pacifica che suona onniabbracciante, nominando la stagione più mite dell’anno unita alla virtù dell’equanimità e quella invece più gelida accoppiata agli inevitabili brividi di freddo che essa comporta. Molto chiara è anche l’intenzione dell’autore, che nell’Introduzione esordisce nei seguenti termini: 

«Quale è il corpo di Roma? Il suo cuore? La sua mente, la sua anima? Mi pongo questa domanda ogni volta che mi trovo in intimità con la mia città, quando cerco di scrutarla negli occhi, inseguo il suo cuore o entro in sintonia con le corde più profonde della sua anima. Questa ricerca non è un vezzo filosofico, ma una necessità concreta che sento forte dentro di me. Facciamo lo stesso con le persone che amiamo, anzi, le amiamo proprio perché abbiamo colto la loro essenza, attraverso sfumature e dettagli che misteriosamente risuonano con la nostra. In questa ricerca spesso troviamo noi stessi, perché è più semplice cogliere il nostro essere quando si riflette nell’altro»

Meno di settanta capitoli scritti con cura e con amore, accompagnati da disegni e litografie, racchiudono questo racconto corale dal titolo altisonante Roma che nessuno conosce. Colaiacomo riesce a trasmettere la passione a tutto tondo che egli nutre per la sua città, passando per la sua storia millenaria e soffermandosi sugli aspetti meno noti di essa, il tutto in una forma narrativa godibile e scattante. 

Il libro è suddiviso in tre parti, fedele all’intenzione del suo autore, che in tal modo conferisce anche alla città eterna una dimensione perlomeno tridimensionale: in primo luogo viene infatti mostrato il suo corpo, la “grande bellezza” visibile agli occhi di tutti, le sue strade, i monumenti, gli angoli pittoreschi dinanzi ai quali orde di turisti scattano ogni giorno una foto-ricordo. È poi la volta del cuore: il fulcro narrativo si sposta sui personaggi che l’hanno abitata e sulle tracce indelebili che le loro vite hanno lasciato nel passato e tuttora presenti. Infine, una lunga sezione è dedicata a quella che di Roma, secondo Colaiacomo, costituisce l’anima, ovvero tutte le tradizioni, gli usi e i costumi a tal punto “romani” da essere universalmente riconosciuti come rappresentativi dell’Urbe. 


E così, portando letteralmente a passeggio per le vie di Roma, dalle più suggestive alle più trafficate soffermandosi sugli angoli più obsoleti, Claudio Colaiacomo porta a compimento la sua missione, per compiere la quale c’è bisogno di un quarto elemento che tenga uniti i tre strati sottili e inscindibili che la compongono. Un quarto elemento dato dai lettori del libro, da quelli che ne ameranno gli aneddoti fino a fare di Roma “un essere vivo, distinto, capace di emozionare”.

Per chi ama Roma e non si stancherebbe mai di lei e del suo fascino, pur ammettendo l’esistenza di qualche difetto a livello logistico-quotidiano, abbondantemente però ripagato dal fatto stesso di poterla abitare, respirare, permettendole ogni istante – quasi fosse una persona reale – di potersi raccontare. 

Fonte immagine: Ufficio Stampa Newton Compton Editori

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A proposito di Giulia Longo

Napolide di Napoli, Laurea in Filosofia "Federico II", PhD al "Søren Kierkegaard Research Centre" di Copenaghen. Traduttrice ed interprete danese/italiano. Amo scrivere e pensare (soprattutto in riva al mare); le mie passioni sono il cinema, l'arte e la filosofia. Abito tra Napoli e Copenaghen. Spazio dalla mafia alla poesia.

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