Fazi Editore esce oggi in libreria con Rosamund, il terzo e ultimo capitolo della saga familiare degli Aubrey della scrittrice Rebecca West.
Finita la Prima Guerra Mondiale, le gemelle Mary e Rose Aubrey sono, ormai, due affermate pianiste che viaggiano in giro per il mondo entrando in contatto con un ambiente sfarzoso dal quale, tuttavia, non si sentono attratte perché vacuo e volgare. Entrambe sono ancora profondamente addolorate per la perdita dell’amata madre e dell’adorato fratello e, malgrado i loro sforzi, non riescono a vivere il loro presente serenamente. Aiutate dal Signor Morpurgo – datore di lavoro del loro padre scomparso, rimasto sempre accanto a loro – decidono di trasferirsi dalla casa di famiglia di Lovegrove in una nuova abitazione. L’uomo, alcuni vecchi amici e la cara cugina Rosamund rappresentano il loro unico conforto.
Tuttavia, le due protagoniste si ritrovano ad affrontare un’altra dolorosa quanto inaspettata separazione proprio da quest’ultima che sposa uno sgradevole e strano uomo ricco lasciando il lavoro di infermiera che tanto adorava, per seguire il marito nei suoi viaggi all’estero. Le due sorelle affronteranno in maniera diversa la nuova situazione nella quale si vengono a trovare: mentre Mary deciderà di abbracciare appieno una vita solitaria che comporterà il distacco dalla gemella, Rose si aprirà all’amore per il compositore Oliver scegliendo di viverlo appieno.
Rosamund : una fine per un nuovo inizio
In quest’ultimo libro della trilogia degli Aubrey, Rebecca West vi riporta le caratteristiche peculiari dei precedenti – La famiglia Aubrey e Nel cuore della notte – come le descrizioni accurate dei personaggi, degli stati d’animo e delle ambientazioni con quel suo tipico tocco ironico che, anche nel finale, contribuisce a mantenere l’originalità di una storia unica nel suo genere.
Attraverso la voce narrante di Rose – che nulla risparmia al lettore – veniamo a conoscenza dei suoi altalenanti stati d’animo, dei suoi più profondi pensieri e sentimenti legati agli eventi che, sin da bambina, ne influenzano la crescita e la maturazione sia come donna che come artista.
Tra tutti, quello che indubbiamente evidenzia questo cambiamento – per quanto gli altri non siano di certo meno importanti – è la consapevolezza dell’amore che la giovane ammette di nutrire per Oliver nel momento stesso in cui lui esterna ciò che prova per lei:
“… Smise di suonare e si alzò in piedi. Entrai nella stanza e ci trovammo l’una di fronte all’altro, tremanti. Uno sguardo colpevole gli si dipinse in volto e poi scomparve. Disse esultante: «Ora posso amare di nuovo». Mi colpì come una stretta al cuore che lui la mettesse in quel modo, ma il mio io più profondo mi disse freddamente che se avessi avuto lui, nient’altro sarebbe più importato. Venne verso di me e io mi irrigidii per il disgusto, ero sicura che sarei morta quando mi avrebbe toccata, e invece, naturalmente, cominciai a vivere.”
Con Rosamund, i personaggi della West iniziano tutti un nuovo significativo percorso accompagnati da una sinfonia che ne ha segnato le vite e che continuerà a risuonare nei loro cuori riecheggiando nei ricordi di un passato ormai lontano, di un presente da scoprire e di un futuro da comporre.
[Fonte immagine: Sito Fazi Editore]