Sognando Bologna di Riccardo Bassi | Recensione

Sognando Bologna di Riccardo Bassi

Riccardo Bassi, autore di Sognando Bologna, è uno scrittore e imprenditore milanese. L’autore si divide tra la famiglia, il lavoro, lo sport e la scrittura, passione che coltiva da sempre. La sua professione principale si svolge nell’ambito informatico, inoltre collabora come referente partnership nel progetto Milan Academy.

Sognando Bologna è una sorta di romanzo giallo, a tratti pink-noir, che racconta le difficoltà economiche e sociali di un gruppo di ragazzi.  L’autore, non a caso, sceglie il capoluogo dell’Emilia Romagna come culla del proprio racconto, poiché fulcro dello sviluppo della cultura italiana, della musica, dello sport e della cucina. La prefazione del libro è a cura di Luca Bonaffini e la copertina è uno scatto del figlio di Luca Carboni, Samuele.

Sognando Bologna è la storia di una comitiva di ragazzi, le cui vite si intrecciano e si slacciano a causa di una serie di sorprendenti ed inaspettati eventi. Protagonista indiscusso del racconto è Kevin, la cui vita è irrimediabilmente legata a quella di tre ragazze, Alice, Sara e Giulia con cui intrattiene relazioni amorose diverse tra loro ma tutte importanti allo stesso tempo. Le tre ragazze sono completamente diverse, per cui Kevin non sa verso quale delle tre proiettarsi. Il filo conduttore della narrazione è, dunque, il rapporto che lega Kevin alle tre donne, sullo sfondo di una Bologna piena di bellezza, contraddizioni e criminalità.

Sognando Bologna di Riccardo Bassi

Un alone di mistero caratterizza la storia ed i personaggi che s’incontrano e si scontrano tra il posto di lavoro e la palestra che frequentano. Alice, giovane donna dal passato turbolento, viene presentata come la dama di compagnia di una contessa che improvvisamente viene colta dall’Alzheimer. La malattia procede a ritmo irrefrenabile, e quindi la donna è chiamata a redigere il proprio testamento. Ma Alice in realtà non è una dama di compagnia: è un’agente segreto ingaggiato per proteggere la contessa, il suo patrimonio e un anello dal valore di due milioni di euro da eventuali malfattori. Protagonisti mutevoli, poiché dietro alle loro vite apparentemente normali e tranquille, si celano una serie di misteri e colpi di scena del tutto inattesi.

Sognando Bologna si apre in maniera lenta: nelle prime pagine predominano descrizioni delle vite e delle abitudini dei personaggi principali. Il lessico è chiaro e la narrazione procede scorrevole e in maniera lineare. È solo verso la metà del racconto che la storia prende una piega inaspettata: costanti colpi di scena incuriosiscono il lettore portandolo a giungere al termine della storia in breve tempo.

A proposito di Chiara Morello

Vedi tutti gli articoli di Chiara Morello

Commenta